Jack

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«Cosa sono io per te?»
Maddy era solita fare la stessa domanda.
Ad ogni incomprensione e ad ogni litigio, lei mi chiedeva «cosa sono io per te?» con gli chiari sgranati e lucidi. Proprio come quelli di Eleanor.
Me la ricorda in un modo così doloroso che quasi mi sembra di non averla perduta affatto.
E adesso mi sembra proprio di rivederla. Di rivedere quegli occhioni desiderosi di cambiamento, di essere rassicurati... bisognosi di me.
Maddy aveva bisogno di me...
E allora mi avvento sulle sue labbra vedendo davanti a me la sua reincarnazione.
«Ecco cosa sei per me!» glielo sussurro a pochi millimetri dalle sue labbra.
Questo è quello che avrei sempre dovuto dire a Maddy per farla restare e per non farla scappare via, ma che non sono mai riuscito a dirle.

Ma ora gliel'ho detto. E la sento così incredibilmente vicina che Eleanor scompare del tutto.
Sento il suo odore, la sua dolce risata, i suoi ansimi sensuali... Maddy è qui.

E la bacio come non ho mai fatto prima, in un modo dolce e lento.

Mai sono stato a coccolarla, a guardarla e a tenerla stretta a me. Ci drogavamo, ubriacavamo e poi finivamo collassati in quel schifo di letto del motel che avevamo occupato... Ma ora voglio farle capire che è diverso. Che è tutto diverso.

Con questo bacio le voglio trasmettere che mi dispiace, che mi scuso e che spero mi perdoni... Che desidero non vederla andare via, che non scelga un altro al posto mio e che mi accetti per quello che sono, con i miei innumerevoli difetti, con la mia anima nera e con il mio disperato bisogno di sentirmi ancora una volta amato da lei.

Chiudo le mie labbra intorno alle sue per assaporarle fino in fondo.
Il mio bacio è così lento che quasi sembra fermarsi anche il tempo.

C'è silenzio, c'è passione, c'è vita... Due cuori che battono e due corpi che si desiderano. Il mio e il suo. Io e Maddy. Ancora una volta.

«Ti amo, J» mi sussurra tra le labbra e come al solito non rispondo. Non ci riesco. La bacio più intensamente, facendo scorrere le mie mani sulla sua nuda schiena, liberandola dal reggiseno e da qualsiasi altro indumento ingombrante.

Fremo per l'impazienza di affondare dentro di lei, ma prima voglio eccitarla, in modo che sia lei a chiedermi di prenderla.
Voglio che mi desideri, che mi implori, che sia l'unico di cui ha bisogno... Non Andrew. Non un altro ricco da strapazzo. Solo io. E quel nulla che ho da offrirle.

Faccio scorrere le mie labbra e le mie dita sul suo corpo nudo e caldo che si inarca e si contorce sotto i miei tocchi indecenti.

I suoi versi così provocanti mi annebbiano il cervello e le sue mani che si stringono nei miei capelli, sempre più vogliose di me, mi eccitano come non mai.

La bacio, la lecco e la tormento fin quando non sento il sapore dei suoi umori sulla mia lingua e la sua voce che inizia ad implorarmi.

La sposto dalla parete e la spingo sul letto.
Afferro un condom e me lo infilo impaziente, per poi prenderla per i fianchi e trascinarla sul bordo del letto per avvicinare il suo bacino al mio.

E non attendo oltre, sprofondo dentro di lei con colpi secchi e ripetitivi, inarrestabili e profondi.
Come se volessi recuperare il tempo perduto e punirla per essere andata via senza neanche salutarmi.

La stringo a me con forza. Mi muovo dentro e fuori di lei. Affondo il viso nei suoi capelli e inalo a fondo il suo profumo.

Le sue unghie mi graffiano la schiena e le spalle, e geme accanto al mio orecchio.

Questi versi mi accendono. Mi ammattiscono. Mi tormentano. E mi ritrovo a stringere una mano nei capelli dietro la sua nuca e le porto il viso a livello del mio.
«Tu!» Sbotto «Tu sei solo mia! Mia! Di nessun viziato del cazzo! Ma solamente mia!» E ad ogni esclamazione ci associo un colpo secco e profondo dentro di lei che la fa vacillare tra le mie braccia per colpa degli spasmi e gridare per l'intenso orgasmo che la travolge.

«Sì, J. Sono tua...» mugola senza forze «Solo tua» aggiunge mentre mi lascio andare dentro di lei. E quando riapriamo insieme gli occhi, immergendoci l'uno negli occhi dell'altro, Maddy svanisce.
Eleanor e qui. Tra le mie braccia che mi sorride appagata e io scuoto la testa, rendendomi conto di essere diventato completamente pazzo.

Attacco la mia fronte alla sua e cerco di stabilizzare il mio respiro e questo battito accelerato del mio cuore.

Eleanor me la ricorda in un modo impressionante. E non capisco se questo possa essere un bene o un male.
Ma una cosa è certa: non merita tutto questo.
Mi sembra di usarla per rendere vivo il ricordo di Maddy... E l'ho sporcata. L'ho dannata. L'ho imprigionata nel mio essere contorto che adesso le è difficile uscirne.

E io... sono egoista. Me la tengo. Non voglio condividerla con nessuno.
Anche se ho trasformato quella dolce ragazza per bene in una pazza che impugna una pistola e acconsente a tutto quello che dico, be', non mi interessa. Un po' perché mi ricorda i vecchi tempi, un po' perché può rimpiazzare Maddy... e un po' perché mi fa stare bene... E un po' perché voglio far incazzare quello stronzo che mi segue dappertutto, e voglio fargli capire che non ho affatto paura delle sue minacce, che a Eleanor me la sono ripresa e che la proteggo, costi quel che costi.

«Scusami» mormoro sulla sua fronte, premendoci poi le labbra per stamparle un bacio. Le chiedo scusa per questo mio egoismo e per non riuscire a dirle quello che mi passa per la testa e la terribile verità che le tengo nascosta. Ma non mi ascolta perché si è già appisolata sulla mia spalla.

****
Non odiatelo! 🙏🏻🙏🏻
Ha i suoi motivi per comportarsi in questo modo.
J è ancora troppo legato al suo passato e la sua ex lo tormenta più che mai. Poi, non solo l'ex ma anche quella presenza misteriosa che li seguo dappertutto.
Chi sarà mai?

Spero che questo capitolo abbi aggiunto qualche altro tassello al puzzle intricato e che stiate cominciando a capirci qualcosa ☺️

BUONANOTTE!
❤️❤️❤️❤️

(Come al solito non ho riletto il capitolo, quindi scusatemi per gli errori)

Rapita - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora