Capitolo 22

5.6K 387 101
                                    

«Dove cazzo credi di andare?» Mi urla in faccia.

Ma io non ho intenzione di andare da nessuna parte.
Non so perché il mio corpo stia tremando e architettando di allontanarsi da lui, ma giuro che non ho realmente pensato di scappare.

«I-io... io...» non riesco neanche a parlare per quanto mi intimorisce il suo tono furioso.

«Tu non vai da nessuna parte!» Stringe ancora di più la presa sui miei polsi, mentre i suoi occhi iniettati di sangue sembrano volermi divorare l'anima.
«Sono stato chiaro?» Aggiunge scuotendomi.

Deglutisco sentendo improvvisamente la mia gola completamente secca e, senza volerlo, i miei occhi si inumidiscono.

Ho paura?
No, non ho paura di lui.
So bene che non mi farà del male. E allora cosa diamine sto provando?
Mi sembra che qualcosa in tutta questa storia mi stia sfuggendo...

Ma una sua mano mi lascia un polso e mi stringe i capelli dietro la nuca, spingendomi poi con la fronte verso la sua, con forza.
«Tu sei mia!» Ringhia tra i denti «E non vai da nessuna parte, cazzo! Non te lo permetto!»

È furioso e non capisco nemmeno il perché.
Io non ho fatto nulla!
Neanche sapevo che quel Diego lo avesse pagato per stare con me e non ho neanche ordinato io alle mie gambe di arretrare facendolo infuriare come un pazzo.

Porto la mano sulla sua dietro la mia nuca per incitarlo a lasciare la presa dato che sta stringendo abbastanza forte ma lui non accenna a toglierla. Anzi, conferma di più l'idea che io voglia ancora fuggire.
«No! Tu resti qua. Non ci provare a scappare perché non ti conviene!" Mi intima sempre più incazzato.

«No... I-io...» balbetto e fatico a mettere due parole insieme per quanto mi confonde questo suo strano atteggiamento.
Vorrei spiegargli che non voglio scappare, ma che voglio capire...

«No cosa?» Urla forte a pochi millimetri dalla mia faccia.

Strizzo gli occhi per non dover guardare la sua faccia inferocita.

«Guardami, cazzo! Ti ho fatto una domanda!» Mi scuote per farmi riaprire gli occhi e quando lo faccio, le lacrime non smettono di rigarmi la faccia e mi lascio sfuggire perfino un singhiozzo.
«Non me ne frega un cazzo delle tue lacrime! Piangi pure quanto vuoi, ma lo stesso non ti muoverai di qui»

«J...» mormoro in un singhiozzo.

«Non te lo permetto!» Inveisce ancora, ma Ed gli chiede di smetterla posando una mano sulla sua spalla.

«Smettila, J! Ora basta... la stai spaventando»

J lascia immediatamente la presa dal mio polso e dai miei capelli, e quella ferocia nei suoi occhi scompare completamente, riprendendo a guardarmi come se mi vedesse solamente adesso.

Solo adesso mi rendo conto di aver trattenuto il respiro e rilascio un profondo sospiro mentre l'ultima lacrima solca la mia guancia.
Che diavolo gli prende?

Si passa una mano nei capelli e poi sul viso mentre compie qualche passo allontanandosi da me, voltandomi le spalle.

Mi sento spaesata e rivolgo uno sguardo a Ed per cercare di capire, ma lui scuote leggermente la testa. E allora rivolgo lo sguardo verso Sarah che è rimasta ancora accanto a Diego, scioccata di aver appena visto J reagire in un modo così furioso.

Rapita - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora