Capitolo 33

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Stremata arrivo da Frank e Evelyn, e spero tanto che siano in casa.

Ogni tanto mi guardo indietro e mi sollevo nel vedere che nessuna minaccia è pronta ad aggredirmi.
Forse mi sono solo impressionata e preoccupata per nulla. Il patrigno di J, che dice essere mio padre, non aveva cattive intenzioni. Voleva solo inculcarmi in testa questa verità. E d'altronde, cosa avrebbe potuto farmi un una caffetteria piena di gente?

Ma intanto J ancora non si è fatto vivo, e bussò alla porta dei due signori con una certa timidezza che mi assale.
Cosa mai posso raccontargli?

Ma Evelyn viene ad aprirmi e rimane sorpresa nel vedermi, e con una certa gioia mi abbraccia «Elinor, ma che bello averti qui. Sei con Jack?» Mi chiede, ma io scuoto la testa e mi invita comunque ad entrare.

«Credo che arriverà a momenti» dico riferendomi a J e alla chiamata che gli ho fatto prima.

Mi fa accomodare e mi prende qualcosa dal frigo senza neanche averglielo chiesto, ma sono comunque grata della sua ospitalità e della sua contentezza nel vedermi.

Io e J non abbiamo passato molto tempo con loro durante il nostro periodo di convivenza. Eravamo così presi da dimenticarci praticamente di ogni cosa.

«Che bello. Così pranzeremo tutti insieme oggi» commenta contenta e posa sul tavolo due bicchieri di spremuta e due pezzetti di crostata.

Bevo un sorso e poi la guarda che prende una forchettata di crostata «Scusaci Evelyn se non siamo più venuti a trovarvi. Io e J abbiamo attraversato dei periodi strani...»

«Stai tranquilla. Non me la sono mica presa... Mi basta sapere che le cose stiano andando bene adesso tra di voi...»
ma a queste parole mi rabbuio e abbasso lo sguardo.
Evelin se ne accorge e posa la forchetta.
«È successo qualcosa?»

Prendo un respiro e penso che non ci sia nulla di male nel confidarmi con lei. Infondo lo conosce meglio di me.
«J ha preferito lasciarmi e ritornare a frequentare la gente di prima. Io da testarda quale sono l'ho seguito e l'ho obbligato a dirmi tutta la verità. E non è stato bello sapere che nella sua testa c'è sempre stata Maddy...»
odio dover pronunciare questo nome.

Evelyn resta un po' in silenzio a valutare questa situazione, poi mi sorride «Sono sicura che Jack prima o poi si renderà conto...»

«Io non ne sono certa...»

«Arriverà sempre il momento di un cambiamento, Elinor. Jack ha già il suo lato peggiore, ma troverà presto il suo lato migliore. E quando lo farà ti verrà senz'altro a cercare. E poi sta per arrivare, giusto?» Mi sorride e ricambio con gentilezza, anche se dentro di me so perfettamente che non è come dice lei.

J non verrà a cercarmi. Lui sta bene così.
Ma semmai dovesse farlo, chi lo dice che sarò lì ad aspettarlo?

«Evelyn...» aggiungo poi rivelandole il vero motivo della mia visita «C'è stato un incontro strano poco fa, ed è per questo che J mi ha detto di venire qui»

«Che incontro?»

«Dopo che J mi ha parlato di Maddy, ho preferito andare via e mi sono fermata in una caffetteria prima di ritornare a casa. Ma un uomo mi ha seguita e mi ha raccontato di essere mio padre, cioè il mio vero padre dato che mia madre ha avuto la brillante idea di nascondermi la verità per tutta la vita, e la cosa strana è che lui conosceva me e conosceva J. Ci seguiva da un po' e si tratta del suo patrigno»

Evelyn sgrana gli occhi e la paura ci mette poco per attraversare il suo viso.
Istintivamente si guarda intorno e va a chiudere la porta a chiave.

«Sei sicura, Elinor?»

«Sì» ammetto flebilmente «Ma non voglio creare problemi. Ora chiamo mio padre, cioè il padre che mi ha sempre cresciuta e mi farò venire a prendere» mi alzo di scatto e cerco di rassicurarla.

«Nessun problema, Elinor. Sono contenta di ospitarti qui...»

«Io non voglio allarmarmi, ma forse voleva solo dirmi questa verità e lasciarmi in pace» alzo le spalle e non so più cosa pensare.

«Certo... Spero solo che J non si sia messo in qualche guaio adesso» e questo pensiero la fa vacillare per un attimo.
E io non ci avevo pensato affatto.
Ho chiamato J solamente per rinfacciargli il fatto di avermi nascosto anche quest'altra notizia raccapricciante, ma non l'ho fatto di certo con l'intenzione di allarmarlo e riaprire vecchie ferite che riguardano il suo patrigno. Certamente non voglio metterci il dito nel suo passato e farlo diventare più presente che mai.

Ma l'arrivo di J si fa attendere più che mai e comunque ho già chiamato mio padre, rassicurandolo e dicendogli che sto bene.
Gli ho dato l'indirizzo di Evelyn e Frank, e presto verrà a prendermi.

Ma Frank sembra molto preoccupato. Guarda continuamente fuori dalla finestra e il notiziario scorre in TV.
J potrebbe fare sul serio qualcosa a quell'uomo? Ma in fondo lui non mi ha fatto nulla. Ci stiamo preoccupando per nulla. Però J perché non arriva? Possibile che non si sia preoccupato neanche un po' per me?

E la stanchezza della sera prima inizia a farsi sentire e questa preoccupazione mi stanca più che mai. Evelyn se ne accorge.
«Perché non vai un po' a riposare? Ti avvisiamo noi non appena arriverà tuo padre, o J» mi accarezza amorevolmente una spalla, ma so bene che è molto più preoccupata di me.

Frank annuisce e annuisco anche io.
Evelyn mi fa strada al piano di sopra e mi fa accomodare nella stanzetta degli ospiti, ma sono troppo stanca e impensierita per soffermarmi a guardare i dettagli.

Mi tolgo le scarpe e mi stendo sul letto. Mi copro gli occhi con un braccio e nel silenzio riesco a sentire il battito accelerato del mio cuore.

Da un lato vorrei che mio padre arrivasse in fretta, così da non rivedere J un'ultima volta. Ma dall'altro vorrei vedere J e rassicurarmi del fatto che non abbia fatto qualche stupidaggine con il suo patrigno.

Ma questi pensieri mi fanno assopire lentamente e i sogni che faccio sono parecchio disturbati, tanto da girarmi e rigirarmi nel letto e svegliarmi solamente due ore più tardi completamente sudata e con l'affanno.

Sobbalzo ed esco dalla stanza a piedi nudi, sperando di trovare qualche faccia familiare al piano di sotto, ma il troppo silenzio che c'è in questa casa mi fa ghiacciare sulla cima delle scale e indugiare se continuare a scendere o meno.


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Ciao mie adorate lettrici che nonostante i tempi lunghi e i capitoli lasciati in sospeso continuate a seguirmi con tanta curiosità.
Vi sarò sempre grata per tutto il tempo che mi dedicate 🙏🏻❤️

Ma adesso, in questo piccolo spazio, voglio comunicarvi che la storia sta quasi giungendo al termine 😔
Vi avevo detto di preparavi psicologicamente e quindi i prossimi capitoli saranno abbastanza forti.

Mi scuso per i mancati capitoli di Jack che non vengono costantemente pubblicati qui, ma saranno presenti nella versione integrale che a settembre potrete trovare disponibile online.

Senza i suoi capitoli, qui ci metteremo qualche capitolo in più per rimettere in ordine tutti i tasselli, ma man mano arriveremo al finale 💪🏻

Vi comunico anche che al termine di questa storia ci sarà un piccolo giochetto che spero parteciperete tutte🤞🏻

Ancora grazie mille! ❤️😘

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