Capitolo 7

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«Io non ho capito nulla. Stai dicendo che dietro tutto questo groviglio di dubbi ci sia la morte di una persona?» replica Brenda più confusa di me.

«Io non so se crederci... J è l'unico che può dirmi la verità» mi siedo sul bordo del letto.

«Certo. Unico problema: tu non sai dove sia J»

«Ma posso trovarlo...»

«E come?» si mette davanti a me con le braccia conserte.

«Andrew mi ha detto che ha incassato il denaro del prestito...»

«E questo cosa potrebbe significare? Che ti ha usata solamente per le conoscenze della tua famiglia in banca?»

Alzo gli occhi al cielo «Ma perché ce l'avete tutti con lui? Se avesse voluto solamente il denaro da me, perché non è scappato con i soldi che gli aveva offerto mia madre piuttosto che mettere su una casa con me?»

Alza le spalle non sapendo cosa rispondere.

«Ecco! Non possiamo azzardare risposte sul suo strano comportamento perché solo lui può darmele!»

«Okay... E dove lo trovi?» si sdraia con uno sbuffo sul letto.

«Beh, se è stato sincero con me nel dirmi che avrebbe voluto investire il prestito in un'attività...»

«Che tipo di attività?» mi interrompe.

«Non una di quelle illegali che stai pensando tu!» smonto i suoi pensieri e mi sdraio accanto a lei «Credo più un bar o un pub, cose così... E se ha davvero ottenuto la somma richiesta, adesso starà già gestendo un locale...»

Alza un sopracciglio, guardandomi stranamente «Secondo te ha accantonato la vita da criminale per aprirsi un locale e lavorare come una persona normale?»
Brenda ha la capacità di farmi dubitare anche delle mie idee.

«Okay, non posso più parlare con te!» sbuffo.

"Non te la prendere, ma mi sembra un po' assurdo. Avrebbe potuto farlo continuando a stare con te... Non ha senso quello che stai pensando. Io credo che ci sia sotto qualcosa di molto losco e che quei soldi gli servivano per qualche altro tipo di affare... E ovviamente tu non potevi esserne al corrente»

Scuoto la testa «Brenda, non confondermi ancora di più le idee. Lasciami mettere in pratica il piano che ho pensato...»

«E allora? Dove vuoi arrivare?»

Mi alzo e mi siedo sui talloni pronta a spiegarle la mia idea «Bene, ora non ci resta che collegarci ad internet e vedere le ultime inaugurazioni di locali, bar e cose del genere...»

Sgrana gli occhi, vedendomi come una completa psicopatica «Puoi ripetere?»

«Deve essere semplice. Noi cerchiamo tutte le nuove aperture di questa città, e delle zone limitrofe, e chiamiamo poi chiedendo di J... Qualcuno dovrà pur rispondere "sono io" o "un attimo che glielo passo"...» resto convinta della mia idea e inizio a navigare su internet.

«Tu sei pazza» si alza per andare via.

«Quindi non mi aiuti?»

«Assolutamente no!» si volta adirata «Io non ti aiuto a cercare uno squilibrato criminale solamente per farti uccidere... Ti stai condannando a morte, amica mia»

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo «Ancora con questa storia? Se J mi vuole morta per davvero, mi avrebbe piantato una pallottola nel cranio già tempo fa!» sbotto senza togliere lo sguardo dal monitor del computer.

Rapita - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora