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Questo capitolo non potevo non pubblicarlo 😊.
Spero abbiate passato un buon ferragosto ⛱😎
Un bacio grande ❤️
****I ricordi della sera prima mi provocano un'emicrania assurda e mi alzo da questo scomodo divano, che contribuisce al dolore, per cercarmi qualcosa in frigo da mangiare. Ma Ed ha il frigo completamente vuoto, se non per due birre e qualche frutta ormai marcia.
Sbuffo e esco di casa senza badare nemmeno se stia ancora dormendo, e raggiungo una piccola caffetteria per fare colazione.
Ordino dei pancakes e mentre li trangugio beatamente, mi soffermo con lo sguardo su alcuni clienti.
Una madre ripulisce la bocca del figlio sporca di zucchero a velo e sorride per gli fa il solletico.
Un uomo discute animatamente al telefono e nello gesticolare troppo si rovescia il caffè sulla camicia.
La cameriera passa di nascosto il numero di cellulare ad un altro uomo che se lo infila frettolosamente in tasca, mentre la moglie si sta già avviando alla macchina... e il mondo gira. Ognuno ha la sua vita, le sue cose da fare, le cosa da dire e le cose da nascondere.
E io ho la mia vita. Una vita piena di merda.
Ho avuto la mia possibilità di cambiare insieme ad Elinor. Potevo avere una vita diversa, tranquilla, semplice, pulita e... completa.
Potevo... e volevo. Dio, se lo volevo!
Stavo bene con Elinor. Che la gente ci creda o no, io stavo bene.
Poi è subentrata la sua voglia di farmi conoscere il suo mondo e di esibirmi ai suoi amici come un trofeo, poi la paura di aver fatto un torto a Maddy, poi quel maniaco di Richard con la sconvolgente notizia che Elinor è sua figlia... cazzo!Termino la colazione e lascio il denaro sul bancone dopodiché scappo per sfuggire ancora una volta a tutti questi ricordi che mi attanaglino la testa, confondendola sempre di più.
E per l'intera giornata mi dedico a tutt'altro, sfuggendo ai continui pensieri di Maddy, alla faccia confusa di Elinor e alle minacce di Richard.
Devo darmi una regolata. Devo prendere una decisione e... e Elinor deve ritornarsene a casa sua.
Per tutto il pomeriggio mi sfogo in palestra, anche se la mano malconcia mi permette di fare poco e niente.
Mi sfondo di addominali e sudo come un maiale sul tapis roulant con una lunga e resistente corsa.E dopo una lunga doccia rinfrescante, con il getto puntato dritto sulle scapole per sciogliere la tensione, finalmente rispondo alle chiamate di Ed.
Ci incontriamo in una tavola calda e ordiamo due porzioni di pollo con contorni, e un bel boccale di birra.
«Non ti sei fatto proprio vedere al bar» apre il discorso mentre taglia il pollo nel suo piatto.
«Elinor è stata lì?» chiedo dopo un sorso di birra.
«Sì, ma con la testa non era molto presente sulla terra ferma. Cosa succede?» e mi rivolge un rapido sguardo che io non ricambio.
«C'è che le hai riempito la testa di stronzate e ora non è più sicura di voler stare qui... con me»
«Sappiamo entrambi che è meglio così» sentenzia.
«Lo so» ammetto irritato.
Annuisce e riprende a mangiare il suo pollo mentre il mio stomaco viene attagliato da un'orribile sensazione.
So benissimo che sarà dura parlare con Elinor e non sarà per niente facile raccontarle una volta per tutte come stanno le cose.
Me lei deve sapere. E io non posso più vivere con questo peso.
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Rapita - parte 2
Mistério / SuspenseSEQUEL DI RAPITA!! Si consiglia di leggere prima "Rapita - Quando ami chi dovresti temere" e poi "Rapita - Innamorata di un criminale" E se quel ragazzo a cui hai dato la vita e rischiato il tutto e per tutto per salvarlo all'improvviso si sveglia...