13 - Il misterioso ragazzo del parco

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Io e Harry siamo appena tornati a casa e, come al solito, non c'è nessuno; Anne è uscita per andare a fare la spesa, mio padre è a lavoro e Gemma, probabilmente, è in giro con le sue amiche.
Salgo velocemente in camera mia, poso la borsa sul letto e mi ci lascio cadere accanto.
Ho vissuto un'esperienza terribile. Ovviamente, mi riferisco all'aver baciato Harry; dormire in un negozio non è stato altrettanto terrificante.

«Celeste, sorellina, lo so che il bacio ti è piaciuto e che non riesci a pensare ad altro, ma non innamorarti di me.» La voce di Harry riecheggia in corridoio.

Mi sfugge un grugnito di frustrazione. Il riccio entra nella mia stanza e si appoggia allo stipite della porta a braccia conserte.
Perché è sempre in mezzo ai piedi?

«Sciocchezze. Ho in mente di tutto, ma non quello» , mento. Non mi è piaciuto, sia chiaro, ma è stato il primo che io abbia mai dato. O, in questo caso, ricevuto a sorpresa. Come potrei far finta di nulla? Mi ha scombussolata. È stato strano. Siamo fratelli, in fin dei conti. «Ora, cortesemente, puoi uscire e chiudere la porta alle tue spalle?»

«No, finché non ammetti che ti è piaciuto baciarmi.»

Mi alzo, intenzionata a chiuderlo fuori.

«Styles, stavo dormendo e deliravo, lo hai detto anche tu; a stento lo ricordo quel bacio.»

«Oh, non ci credo. Cosa ti costa ammettere che non vedevi l'ora di riceverlo?» , insiste, convinto della sua idea.

«Vuoi che ti dica che mi è piaciuto perché tu hai una cotta per me» , sbotto, seccata, puntandogli un dito contro il viso.

«No, non scherziamo. Tu sei pazza di me» , si impunta.

«Tu!» , quasi gli urlo contro.

«Tu» , ringhia.

«Non è vero, Harry!» Mi prende il viso fra le mani e mi bacia, per una seconda volta, così in fretta che non riesco neanche ad evitarlo.
Lo allontano con una mano e mi pulisco le labbra. «Sei impazzito? Perché lo hai fatto di nuovo?» , chiedo, alterata.

«Volevo vedere la tua reazione» , mi risponde, sorridendo compiaciuto.

«Sei insopportabile!»

Mi porta due dita sotto il mento e mi solleva il volto. «Lo so, ma non è proprio per questo motivo che mi ami?»

«Non ti amo. Ti odio!» Mi allontano da lui, prendo il telefono e la borsa e lo sorpasso, decisa ad uscire di casa.

«Certo, Celeste, scappa! Potrai dire di odiarmi, ma ho sentito il tuo cuore battere velocemente quando ti ho baciata!» , mi urla, quando ormai sono arrivata all'ingresso.

Non rispondo, chiudo la porta alle mie spalle e vado via.
Mi porto una mano sul cuore e, effettivamente, mi accorgo che batte molto velocemente, ma dovrei preoccuparmi se così non fosse, no?

Marie

«Quindi, che cosa è successo a Celeste?» , domando a Sabrina e a Teddy, impegnate a chiacchierare fra loro.

«Marie, ma non ascolti mai nulla?» , mi rimprovera la rossa.

«Mi ha chiamata e ha detto che non può uscire con noi perché è molto stanca. Ieri è rimasta chiusa in un centro commerciale con Harry» , mi spiega la bionda.

Sgrano le palpebre, sconvolta.
Parliamo dell'accaduto per un po'.
Mi sembra incredibile. Chissà se si è divertita. Se restassi chiusa in un centro commerciale, girerei con calma fra i negozi per tutta la notte e proverei qualsiasi cosa.

La ragazza con la valigiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora