15 - Segreti

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È sabato e sono le sei del pomeriggio. Fra poche ore inizierà la festa, alla quale parteciperanno tutti fuorché me, organizzata dagli studenti del liceo per celebrare l'inizio del nuovo anno scolastico.

«Celeste, sorellina, ti stai già preparando per stasera?» Louis, allegro, fa irruzione nella mia stanza.

«No, io non vengo.»

Spalanca gli occhi. «Scherzi, vero?» , domanda, incredulo.

«Non ho nulla da mettermi» , mormoro, afflitta.

Scoppia a ridere. «Credevo che fosse per qualcosa di serio.»

«È un motivo serio!»

Sospira. «Allora corri a comprarti un vestito; hai ancora qualche ora di tempo. Se vuoi, ti accompagno io» , propone.

Scuoto la testa. «Non posso permettermelo; non ho più risparmi.» Lo sorpasso ed esco dalla mia camera. Non ho voglia di discutere.
In silenzio, mi avvio verso il soggiorno.

Louis

Resto fermo a pensare.
So che Celeste vorrebbe andare a quella festa. Forse posso fare qualcosa per aiutarla.

Celeste

Sono le nove di sera. La festa inizierà fra meno di un'ora.
Sto giocando con le gemelline.
Louis si è allontanato di casa per un po', è tornato da poco ed è corso a chiudersi nella sua stanza. Probabilmente, si sta preparando per la serata.

«Celeste!» Mi chiama proprio lui dal piano di sopra. Sorpresa, sussulto. Che ha combinato?
Lascio la Barbie di Phoebe e corro da lui. «Non trovo la mia maglietta a righe; puoi vedere se è nel tuo armadio?» , mi domanda appena lo raggiungo.

«Nella mia camera? Perché dovrebbe essere lì?» , chiedo a mia volta, confusa.

«Susan potrebbe avercela lasciata per sbaglio» , afferma, visibilmente poco convinto.

Questa scusa è vecchia; l'ho già usata io con lui. Che cosa sta combinando realmente? «Non credo, cerca meglio nella tua stanza. Sei disordinato e distratto, magari non hai visto bene.»

«Non sono disordinato e distratto! Vai in quella maledetta camera a controllare!» , protesta, spingendomi con una mano dentro la mia stanza.

«Ehi! Calmati!» , mi lamento. Apro l'armadio. Non c'è nessuna maglietta a righe dentro, ma, su una mensola, un pacco.
Lo appoggio sul letto. Sciolgo lentamente il fiocco con cui è legato e sollevo la parte superiore della scatola.
Al suo interno c'è un meraviglioso vestito con il corpetto fucsia e la gonna nera, lunga fino alle ginocchia.
È meraviglioso nella sua semplicità.
Euforica, mi affretto ad indossarlo.
Apro la porta della mia stanza e Louis, che ci si era appoggiato contro, cade sul pavimento.

«Hai trovato la mia maglietta?» , mi chiede, sorridendo.

Mi lascio cadere sulle ginocchia accanto a lui e lo abbraccio. «Grazie, sei fantastico!»

Mi sposta dietro l'orecchio una ciocca di capelli. «Sei bellissima.»
Arrossisco e abbasso lo sguardo. Lui mi solleva il volto con una mano.
Lo guardo negli occhi e sento il cuore battermi velocemente nel petto.
Si appoggia su un gomito e mi accarezza una guancia.

«Celeste, come sei bella! Sembri una principessa!» Daisy, corre su per le scale e ci raggiunge. Mi abbraccia con forza e io le do un bacio sulla fronte.

La ragazza con la valigiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora