29 - Il matrimonio

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Harry

«Stai guardando le stelle?»

«Sto aspettando che le mie lacrime si congelino. Sarebbe divertente, non credi? Andrei a farle vedere alle gemelline.»

Rido e raggiungo Celeste sul divano posto accanto alla ringhiera del terrazzo. Mi invita a mettermi con lei sotto al piumone e lo faccio.

«Non dire sciocchezze. Cerca di andare a dormire, piuttosto. Hai intenzione di arrivare stremata al matrimonio di tuo padre?»

«Non farmi la predica, Harry. Anche tu sei ancora sveglio» , mi fa notare.

«Vagavo per lo chalet nella speranza di non incontrarti, ma, avevo ragione, sei ancora in giro a deprimerti.» Riesco a strapparle un sorriso. «Passerà, fidati.»

«Mi sembra impossibile.»

«Vi siete divisi soltanto qualche ora fa. Il tempo guarisce tutte le ferite.»

«Credi che sia felice con Francesca?»

«No. Credo che sia stato soltanto un codardo.» Confusa, si volta a guardarmi. «Ha espresso un desiderio al suo compleanno, te lo ricordi?» Annuisce. «Ti ha guardata. Era legato a te, ne sono certo.»

«Come hai fatto a notarlo anche tu?» , mi domanda, incredula.

«Se si tratta di persone a cui tengo, mi accorgo sempre di tutto. Una ragazza saggia mi ha fatto capire che in Louis vedi un fidanzato e in me, invece, quasi un migliore amico. Mi dispiace perché per me tu sei un po' tutto; una sorella, una complice, un'amica e la ragazza che amo. Vorrei che mi scegliessi, è vero, ma non cercherei mai di spingerti fra le mie braccia in questa situazione. Se desideri avere accanto Louis, spero che torni perché voglio soltanto la tua felicità.»

Toccata, mi abbraccia. «Non meritavi il male che ti ho fatto.»

«Non mi hai fatto del male, Celeste. Mi hai regalato i giorni migliori della mia vita e sei stata sempre sincera con me. Hai seguito il tuo cuore e lo accetto. Mi stai facendo soffrire adesso perché vorrei che ti sforzassi un po' di andare avanti. Corri a dormire e cerca di non piangere più.»

Si passa una mano sugli occhi. «Va bene, Harry. Mi impegnerò a farlo per te.»

«Promesso?»

«Promesso.»

Le accarezzo i capelli e lei sorride. Si alza e si stringe ulteriormente nel cappotto scuro. Le passo il piumone e lei, preoccupata, non lo prende. «Vado a letto anche io. Non preoccuparti.»

Rassicurata, lo afferra e, dopo avermi salutato, torna all'interno della struttura.

«Cavoli, amico.» Spaventato, mi volto. Liam, in piedi davanti all'ingresso secondario del terrazzo, mi osserva.

«Hai sentito tutto?»

«Sì» , ammette, venendo a sedersi accanto a me. «Louis è partito, no? Ha fatto la sua scelta. Perché non provi a farti di nuovo avanti tu con Celeste? Non credo proprio che non le importi di te. C'è qualcosa di speciale fra voi due.»

Accenno un sorriso. «Non voglio essere un ripiego, Liam. Se sarà destino, un giorno torneremo insieme e saremo felici.»

Celeste

Mi rigiro fra le coperte.
Ho provato a mantenere la promessa fatta ad Harry, ma ho fallito miseramente. Ho passato una notte insonne, ho pianto e ho pensato spesso a Louis.
Bussano alla porta della camera.
Ora che ci penso, mi sono dimenticata di chiuderla ieri notte.

La ragazza con la valigiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora