«Celeste, svegliati, rischiamo di fare tardi il primo giorno di scuola!»
Schiudo lentamente le palpebre. Louis è appoggiato allo stipite della porta. Quando mi volto per fulminarlo con lo sguardo, sorride, divertito, e se ne va.
La domenica è passata velocemente. Ieri mattina, Harry si è svegliato presto ed è tornato a casa sua. Per fortuna, mamma e Troy non lo hanno trovato nel mio letto; non si sarebbero, in caso contrario, sicuramente risparmiati domande stupide ed ipotesi azzardate.
Infilo le pantofole e mi avvicino all'armadio per prendere la divisa della scuola. Sinceramente, la detesto. La gonna è troppo corta e indossare un maglioncino a maniche lunghe anche la prima metà di Settembre non mi sembra proprio il massimo.
Dopo essermi lavata e vestita, scendo in cucina per fare colazione insieme al resto della famiglia. Mi fanno sorridere le espressioni sconfortate delle ragazze. L'inizio dell'anno scolastico non mette mai di buon umore nessuno di noi.•••
Pronta, mi metto lo zaino in spalla e, dopo aver salutato tutti, esco di casa.
«Aspetta! Dove credi di andare?» Louis mi corre dietro.
«A scuola» , rispondo, ovvia.
«A piedi?» , chiede, ancora.
Mi fermo e mi volto a guardarlo. «Dovrei andarci volando?» Mi lascio sfuggire un sorrisetto sarcastico.
Ride. «No, sciocca, vieni in macchina con me.» Si avvicina all'auto e mi apre lo sportello.
Ripenso a quando mi diceva di stargli lontana a scuola perché non sopportava le volte in cui lo strigliavo davanti a tutti per dispetti che mi aveva fatto o gli ricordavo occasionalmente di comportarsi bene perché altrimenti i nostri genitori lo avrebbero di nuovo messo in punizione. Gli facevo fare brutta figura e mi evitava. Intaccavo la sua popolarità.
«Sei sicuro?»
«Sì. Voglio passare del tempo con te.»
Sorrido ed entro con lui in macchina. Dopo un po', mette in moto e partiamo.
Per tutto il tragitto penso a come sia cambiato in meglio il nostro rapporto durante queste vacanze.
Mi viene in mente Louis che dorme accanto a me e mi abbraccia e arrossisco.
L'auto si ferma e cerco di ricompormi. Siamo arrivati.
Apro lo sportello, saluto Lou e mi affretto a raggiungere le mie amiche.«Celeste!» Marie corre ad abbracciarmi.
Dietro di lei, scorgo Teddy che sta guardando il cellulare e Sabrina, invece, che sta fissando gli studenti intenti a chiacchierare nel cortile.
«Andiamo?» , domando.
«No, rimaniamo ancora un po' qui» , quasi mi supplica la rossa.
«Non credo proprio.» Marie mi prende per mano e mi trascina verso l'entrata dell'edificio scolastico.
Stupita dalla sua fermezza, mi volto a guardare dietro di noi e noto che i tre amici dei miei fratellastri sono arrivati. Ecco, adesso si spiega tutto.
Una volta dentro, saluto la mia amica e scappo in classe. Mi siedo all'ultimo banco, come consuetudine, e prendo un quaderno dallo zaino.«È libero il posto accanto a te?»
Sollevo la testa. Harry sorride.
«Stai scherzando, vero?»
«Ho capito, il posto è libero» Si lascia cadere accanto a me con poca grazia.
Sbuffo sonoramente. Tutto questo mi sembra surreale. Perché non mi lascia in pace?
Louis
Vado a sedermi, come al solito, accanto alla finestra. Non riesco a togliermi dalla testa Celeste.
STAI LEGGENDO
La ragazza con la valigia
FanficIncapace di scegliere con chi stare, Celeste, dopo la separazione dei genitori, inizia a vivere una settimana con suo padre, Anne e i suoi due figli, Harry e Gemma, e l'altra con sua madre, Troy e la sua famiglia, di cui, purtroppo per lei, fa parte...