Vada per il campeggio Hemsworth

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È la luce dell'alba a sveglirmi accompagnata dal solito mal di testa pulsante che segue una seratona d'alcool o, in questo caso, una nottata di lacrime ed alcool. In realtà da un momento in poi non ricordo più nulla; stavo piangendo sulla spalla di Daniel con una bottiglia di wodka tra le mani ed ora sono qui... qui dove?
Non sono più seduta sul marciapiede davanti al bar sotto un lampione.
Mi guardo attorno, è la camera di Daniel.
Il mal di testa e la nausea rendono il mio pensiero più lento del solito, ma arrivo a comprendere che un paio di stanze più in là Avan sta dormendo con Chantal mentre io... giro la testa e un sensazione di terrore mi scuote. Daniel è addormentato accanto a me con le lenzuola poggiate all'altezza del bacino e il petto nudo. I suoi vestiti giacciono in terra ai piedi del letto insieme ai miei. Faccio due più due.

-Cazzo.- mormoro, se volevo cercare soluzione ai miei problemi ora mi sono solo complicata la vita.
Non doveva finire così.
Magari se me ne vado prima che Daniel si svegli posso sperare che ieri fosse abbastanza ubriaco da dimenticare tutto, come ho fatto io.
Prestando attenzione a non svegliarlo allungo il braccio sul comodino e recupero il mio cellulare. Matty deve aver già raccontato tutto a Liam sperando fossi da lui perché il mio cellulare è intasato di suoi messaggi. Ma non è questo il momento di rispondergli, scivolo fuori dalle coperte e raccolgo i miei vestiti indossandoli. In punta di piedi e con le scarpe in mano lascio la stanza in cui, per grazia divina, Daniel è ancora immerso in un sonno profondo. La porta della camera di Chantal e Avan è socchiusa, stanno ancora dormendo. Scendo le scale e percorro il corridoio, passo veloce davanti alla cucina poi torno indietro. Avan è seduto al tavolo con una bottiglia tra le mani e lo sguardo assente, ti tanto in tanto beve un sorso. È bello anche così. Con il nodo della cravatta sfatto e i primi bottoni della camicia aperti.
I miei piedi muovono qualche passo verso di lui prima che la mia mente possa frenarli e obbligare le gambe ad allontanarsi.
Ricordati che sapeva tutto e non ti ha detto niente, Elizabeth.

Finalmente mi chiudo con cautela la porta di quella casa alle spalle. Nelle tasche trovo il mio pacchetto di sigarette, mezzo vuoto nonostante lo abbia preso ieri, ne sfilo una e la infilo tra le labbra accendendola. Recupero il cellulare e rispondo a Liam:

Liam Hemsworth❤👑:

Sto bene...

Non passano cinque minuti che il cellulare vibra con una sua chiamata.

-Lizzy, dove sei?- chiede subito ansioso.

-Sto bene, ora vengo a casa.- rispondo gettando ciò che resta della cicca in un tombino.

-Dimmi dove sei che ti vengo a prendere.- insiste, guardo l'ora sul cellulare: 5:23.

-Liam, hai dormito?- sospiro immaginando già la risposta.

-Questo non è importante, dimmi dove stracazzo sei.- dice esasperato, io alzo lo sguardo dal marciapiede.

-Sono alla West tra dieci minuti.-

-Ti aspetto. Si può sapere dove sei stata tutta la fottuta notte?- abbasso lo sguardo sulla strada stringendomi nelle spalle... ricordarselo dove son stata...

-Ti spiego quando ci vediamo.- taglio corto, lui sospira.

-Bene... ti aspetto.-

-Arrivo.- mi ci vuole un po' di più ad arrivare a scuola, sarà il mal di testa che limita il mio ragionamento, sarà che sono ancora mezza addormentata, comunque la Panda nera di Liam è già accostata al marciapiede e il moro tiene la testa china sul cellulare. Apro la portiera e mi siedo accanto, alza lo sguardo.

-Ti prego non dire niente.- supplico portando le mani sulle tempie e massaggiandole.

-Quanto hai bevuto?- sussurra lui, tento di mettere a fuoco il suo viso ma mi riesce troppo difficile e mi limito a fissare l'ombra sfuocata.

-Non ha importanza, ieri stavo troppo di merda per contare i bicchieri.- borbotto, non mi ero accorta di tremare.

-Bene, ora torniamo a casa e...-

-Liam?- lo interrompo, penso di giri verso di me e mi fissi. Impiego qualche istante a formare una frase di senso compiuto. -Non voglio tornare a casa... non voglio rivedere Matt e Ariana e George e Matty... qualunque altro posto ma non casa.-

-E dove dovrei portarti secondo la tua idea? Mezza tremante e disperata dove vuoi andare?- sospira allungandomi la sua felpa, la indosso e mi sento un po' meglio. Non so dove andare e il mal di testa mi impedisce un ragionamento lucido.

-So che voglio stare in un posto tranquillo, senza nessuno che conosco per un bel po' di tempo.-

-Ti porto a casa mia?- io scuoto la testa.

-Liam, a casa tua è il primo posto in cui Matty...-

-No, dicevo a casa mia, al campeggio.- specifica, chiudo gli occhi e tento di pensare ad un'alternativa migliore, ma non mi viene in mente nulla.

-Vada per il campeggio Hemsworth.- concordo abbandonando la testa contro il finestrino.

-Bene, dovrò chiamare la mamma... Lizzy, le cinture.- commenta mettendo in moto e sintonizzando il cellulare su google maps e digitando il nome del suo paesino.

Tre ore e mezza di macchina.
All'inizio tento di restare sveglia per far compagnia a Liam, ma finisco per addormentarmi dopo meno di mezz'ora e mi sveglio solo quando il moro mi scuote la spalla dicendomi che siamo arrivati, son solo le nove.

La signora e il signor Hemsworth ci accolgono a braccia aperte e sembra abbiano radunato tutta la famiglia per il pranzo, così conosco Luke e Cris, fratelli maggiori di Liam, con le rispettive mogli e i rispettivi figli.
Passo il tempo prima del pranzo a sonnecchiare stesa sul prato che circonda il campeggio e ogni tanto uno dei nipoti di Liam si avvicina per recuperare il pallone con cui giocano a calcio insieme allo zio. Liam è portato per fare lo zio ed immagino che quando avrà dei figli suoi sarà un genitore fantastico. Ci vengono a chiamare per mangiare, gli uomini Hemsworth hanno fatto la grigliata che a detta loro è un grande avvenimento. Ci sediamo attorno ad una lunga tavolata e si crea quell'aria​ di famiglia che non ho mai respirato a pranzo con i miei parenti.

-Mamma, io ed Elizabeth pensavamo di portarci la tenda e stare su al lago per un po'.- azzarda Liam quando il pasto è ormai finito, lo guardo... non ricordo di concordato con lui di salire al lago... ma okay.

-Al lago, Liam? Torni a casa una volta all'anno e passi il tempo al lago?- dice tristemente la signora Hemsworth allungando un osso avanzato al cane sotto il tavolo.

-Oh mamma...- sbuffa Liam alzando lo sguardo al cielo, a me non dispiace restare con la sua famiglia per tutto il tempo.

-Su via mamma, sono giovani, vuoi mica che passino le vacanze a star dietro alle mucche e vangare l'orto... lasciali andare.- viene in aiuto Chris con il piccolo Tristam in braccio addormentato.

-Ma si, e poi avranno più privaci lassù.- concorda Luke facendo l'occhiolino a Liam che arrossisce.

-Ah... d'accordo! Allora papà ti porta su in jeep e...- il marito le prende la mano con un sorriso.

-Liam è grande abbastanza per andare da solo... divertiti.- raccomanda passandogli le chiavi della macchina.

-Grazie pa'!- dice il moro prendendo le chiavi e alzandosi da tavola, si avvicina alla madre e le lascia un bacio sulla guancia sussurrandole qualcosa che la fa sorridere. Mi alzo anch'io.

-Grazie mille signori Hemsworth.-

-Oh, chiamami Leonie, cara.- chiede con un largo sorriso.

-D'accordo, Leonie.- ripeto, un saluto alla famiglia in generale e io e Liam prendiamo le cose per salire al lago e restarci un po'... fino a quando non mi sarà passata la delusione amorosa di ieri.

SEQUEL: Skinny jeans, health cigarettes, forbidden loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora