Se nasce con gli occhi azzurri e un ciuffo di capelli rossi

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Restiamo a guardarci per qualche istante. Non abbiamo litigato, ma penso lui sappia che ce l'ho con lui perché non si è fatto  nelle due settimane peggiori della mia vita; d'altronde credo lui pensi lo stesso per quanto riguarda Chantal.
I nostri sguardi si incontrano e sulle labbra di entrambi compare un sorrisetto. Ci amiamo e questo è tutto.
Mi abbandono tra le sue braccia cingendogli il collo, i nostri visi si sfiorano e le nostre labbra si uniscono. Per qualche secondo mi sembra di essere sola con lui.

-Ewh... professore è ancora un po' strano.- commenta Miranda riportandoci alla realtà. Volto la faccia verso i miei amici. Perché siamo qui?

-Si, scusate.- borbotta Avan passandosi una mano tra i capelli a disagio ma non mi lascia andare stringendomi contro il suo petto.

-Quindi voi avete organizzato tutto questo?- chiedo guardando i miei amici incredula.

-In realtà? No, ha fatto tutto da solo.- risponde Ariana, mi volto a guardare il mio lui e bacio il suo sorriso.

-Auguri Elizabeth.- mormora sulle mie labbra, mi era passato di mente che oggi fosse il 26 luglio.

-Pronto? Ci stiamo perdendo l'alba!- esclama Matt indicando il cielo che inizia a schiarirsi mentre si avvicina ad Ariana, Avan mi prende per mano e ci sediamo sulla sabbia a guardare il sole sorgere sul mare.
Poso la testa sulla sua spalla, abbassa lo sguardo su di me con un sorriso.

-Quindi ora è ufficiale?- chiedo a bassa voce mentre tutti sono impegnati a guardare l'orizzonte.

-Beh, per loro si. Non so come lo diremo alle nostre famiglie.- risponde, intreccio le dita con le sue.

-Un passo per volta. Posso aspettare anche tutta la vita per dire a casa di te, non mi interessa che la gente lo sappia. A me basti tu.- confesso.

-Non so Elizabeth, io voglio che tutto il mondo lo sappia: "hey, noi ci amiamo e non ci importa di quello che voi pensate!"-

-Accontentiamoci di poter stare assieme...-moromoro, la sua mano scivola dietro la mia schiena e mi stringe a lui. Lascia un bacio sulla mia fronte.

-Uffa... Elizabeth io ti voglio tutta per me.-

-E mi avrai.-

Quando il cielo si colora di azzurro e il sole è alto facciamo colazione.
Avan ha pensato a tutto.
Janette mi consegna una busta di carta da parte di tutta la compagnia con dentro un costume azzurro e un vestitino bianco. Ariana e Miranda mi scortano fino al furgone di André e mi aspettano mentre mi cambio.
Così passo tutta la mattinata tra il mare e la spiaggia. Giochiamo a beach-volley, guardiamo i ragazzi mentre improvvisano una partita di calcio, cantiamo con l'acustica di Matt, prendiamo il sole, ci schizziamo con l'acqua, sotterriamo sotto la sabbia Frankie con solo la testa fuori e facciamo altre stronzate che mi erano così mancate in queste settimane.

Avan e Nathan stanno cercando di accendere un fuoco per cucinare i tre pesci presi nel pomeriggio mentre a gruppetti noi battiamo la spiaggia e la pineta circostante per cercare un po' di legna quando Liam mi si avvicina per parlare.

-Come stai?- domanda chinandosi a raccogliere un ramoscello mezzo sepolto nella sabbia.

-Sto bene, questo è il compleanno migliore di sempre.- dico con un largo sorriso mentre infilo nella catasta dei nostri legnetti l'ennesimo bastoncino.

-Mi fa piacere.- risponde il moro, sembra voler aggiungere qualcos'altro, scuote la testa.

-Tu invece... come stai?- gli rigiro la domanda, ci pensa per qualche istante.

-Sto.- borbotta, lo prendo per mano.
Nell'ultimo periodo non mi son mai chiesta cosa passasse per la testa di Liam e mi accorgo che forse gli farebbe bene parlarne.

SEQUEL: Skinny jeans, health cigarettes, forbidden loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora