-George, ora mi spieghi perché diamine io dovrei venire con voi se non ho voglia!- mi lamento zoppicando verso la macchina di Nathan che come al solito trasporta più passeggeri del dovuto, Liam mi segue a qualche passo.
-Spero dopo la seconda birra tu smetta di lamentarti! Oh, ciao Liam.- sbuffa aprendo la portiera, io salgo in macchina il che mi provoca un dolore non indifferente, mi siedo in braccio di George mentre Liam si siede accanto. Prima o poi la polizia ci fermerà e la patente di Nathan non farà una bella fine.
-Che hai Elizabeth? Sembra tu abbia un palo su per il culo!- ridacchia Janette guardandomi dallo specchietto retrovisore mentre Nathan entra nel traffico affollato di Los Angeles. Incrocio lo sguardo di Liam e arrossendo rido con gli altri... se solo sapessero.
-Dove stiamo andando esattamente?- domando quando noto che la Cinquecento avrebbe dovuto fare inversione a U allo scorso incrocio per andare al KaraokeBumBum mentre invece ora prosegue allontanandosi dal centro, i miei amici si scambiano uno sguardo tra di loro nervosi.
-C'è un nuovo locale carino carino un po' fuori città...- spiega incerta Miranda stringendo le braccia attorno al collo di Frankie.
-Perché non sai dire le bugie?- sospiro alzando lo sguardo al cielo e rubo a George la sigaretta che stava fumando abbandonandomi contro il finestrino mentre le braccia del biondo si chiudono attorno alla mia vita rendendo scomoda e dolorosa la mia seduta.
Dopo una mezz'oretta buona l'auto si ferma davanti il cancello di una casa con un grande giardino, come Nathan apre la portiera dalla porta della casa esce di corsa Ariana seguita a qualche passo da Matt. Che ci fanno loro qui? Non dovrebbero essere a casa a preparare le valige per tornare al college domani?
Scendo dall'auto e subito le braccia di Ariana si stringono attorno al mio collo e mi lascia due baci sonori sulle guance.-Oh... mi sei così mancata!- esclama staccandosi per guardarmi in viso, lei è un po' così.
-Pensavo di vederti ieri a casa.- borbotta Matt lasciandomi un bacio sulla fronte.
-Avevo da fare.- taglio corto, il suo sguardo si fa pensieroso ma non dice nulla.
-Matty non c'è?- chiede Ariana guardandomi una volta abbracciati tutti.
-No, ha l'ultima partita di campionato, da questa dipende la sua carriera per la prossima stagione.- risponde George con un'alzata di spalle.
Dopo i saluti generali dei due alla compagnia di amici che non vedevano da quasi un semestre ci fanno entrare in casa e accomodare sotto al portico nel retro.
Ancora un po' confusa mi siedo accanto a Liam e accetto il calice che Ariana mi mette in mano con un largo sorriso. Anche gli altri si sistemano e prendono un bicchiere ciascuno, dopo i primi sorsi finalmente Matt e Ariana ci raccontano il perché sono qui e non a casa e il perché abbiano una casa tutta loro. A quanto pare nessuno lo sapeva, neanche Janette.-Allora? Penso abbiate un bel po' di cosa da raccontarci...- inizia Janette, Nathan le prende di mano il bicchiere e assaggia un po' del contenuto.
-Il suo è analcolico Nathan, tranquillo!- lo rassicura Matt alzando lo sguardo al cielo. -Comunque... da dove iniziare? È passato così tanto tempo dall'ultima rimpatriata che non saprei da dove iniziare.-
-Iniziate con lo spiegarci perché siete qui e non a casa...- propone Miranda, Matt e Ariana si scambiano un'occhiata.
-Abbiamo deciso di lasciare la scuola e di cambiar vita... abbiamo deciso che non vogliamo più far finta di essere chi non siamo solo per compiacere i nostri genitori.- spiega la rossa sorseggiando dal suo calice, Matt le circonda le spalle con un braccio. Tutti prendiamo dalle loro labbra.
-Quindi abbiamo deciso di venire ad occupare la mia parte della bifamiliare che mio padre mi ha lasciato in eredità.- continua Matt.
-La tua parte?- chiedo alzando lo sguardo sul riccio.
-Beh, metà è tua. Comunque, la cosa che penso vi interessi di più è il fatto che io e Ariana ci sposiamo ai primi di ottobre.- conclude, entrambi alzano la mano e sull'anulare ci mostrano il loro anelli.
-Oh mio Dio!- grida Miranda alzandosi ad abbracciare entrambi, tutti ci congratuliamo con loro. Tutti meno George che resta seduto a scrivere con il cellulare senza alzare lo sguardo.
Tornati seduti iniziamo a parlare del video per il concorso. A quanto pare nel weekend mentre io ero occupata a dire addio ad Avan c'è stato un progresso: ad accompagnare le immagini non ci sarà una lettura, ma una canzone composta da Matt e cantata da tutti noi.
Non mi sembra un'idea così pessima anche se non penso di essere molto brava in questo.Matt stà uscendo con la chitarra sotto braccio e un pacco di appunti in mano quando il campanello suona, Ariana va a rispondere ma torna sola dopo pochi istanti.
-Penso sia per te.- dice guardandomi fissa con un sorrisino, io mi acciglio non capendo chi mai potrebbe essere venuto a cercarmi qui. Comunque faccio il giro zoppicando per il dolore alla schiena raggiungendo il giardino davanti. Il mio cuore ha un tuffo quando vedo la figura appoggiata al cancello. Non dovrebbe essere qui. I suoi occhi chiari si puntano su di me e il suo sorriso bianchissimo compare sul suo viso.
-Che ci fai qui?- domando senza troppi giri di parole. Matty non dovrebbe essere qui, ma allo stadio a far riscaldamento con la sua squadra per la finale che deciderà la sua carriera futura.
-Sono qui per te, ho bisogno di parlarti.- si avvicina di quei pochi passi che ci separavano.
-Dovresti essere allo stadio a rincorrere il tuo sogno, perché sei qui?- chiedo nuovamente, la sua mano si stringe alla mia.
-Stò rincorrendo il mio sogno.-
-Ma tu se non...- mi zittisce posando l'indice sulle mie labbra.
-A me non frega niente del football se non posso avere te. Non me ne faccio niente di una carriera fantastica se non ci sei tu.- mormora arrotolandosi tra le dita una ciocca dei miei capelli corvini.
-Matty, non ti permetto di farlo. E poi...- mi zittisce nuovamente.
-La questione del prof Jogia è colpa mia. Ti ho così trascurata in questi anni che è colpa mia se quando lo hai incontrato ti sei sentita di amarlo ancora, è colpa mia. Ma voglio cambiare. Proviamoci insieme.- sussurra stringendomi sempre di più a lui.
-Io non lo so... non è facile cambiare, Matty.-
-Lo so, ma devo farlo per te. Metti delle condizioni se vuoi. Farò qualunque cosa per provarti quanto ti amo.- io abbasso lo sguardo mordendomi il labbro inferiore.
Come dirgli del magico weekend appena passato?
Il suo sguardo mi fa capire perfettamente che è davvero disposto a tutto per me, ma sono io quella che non vuole quel tutto.
Ma infondo Avan si sposa che io lo voglia o no, aspetta una bambina da Chantal ed ha una famiglia con lei. Dovrò passare avanti e scordarmelo.
I miei occhi restano sospesi nei suoi azzurrissimi così diversi da quelli di Avan eppure bellissimi.
Poi mi vieni l'illuminazione di come poter provare davvero il cambiamento di Matty o farlo crollare ed abbandonarmi.-Va bene Matty, torniamo assieme.- il sorriso si allarga sulle sue labbra, fa per baciarmi ma io lo fermo. -Però ci sono delle condizioni.-
-Tutto quello che vuoi.-
-Bene... allora: ovviamente nessun'altra ragazza, niente più canne, almeno una volta alla settimana dobbiamo uscire come una coppia normale, non voglio altre interviste e voglio il voto di castità fino al matrimonio.- sull'ultimo punto il viso di Matty si rabbuia per un istante, ma annuisce. Son consapevole che per lui son clausole parecchio pesanti, ma voglio essere sicura che non riesca a rispettarle e quindi di poter avere la scusa per lasciarlo definitivamente.
-Va bene, okay, rispetterò ogni cosa.- acconsente con un largo sorriso.
-Bene...- già lo so che non potrà mai rispettare ogni cosa.
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SEQUEL: Skinny jeans, health cigarettes, forbidden love
FanficDopo sei anni la vita di Elizabeth è totalmente cambiata... frequenta l'università con voti soddisfacenti (grazie alle brevi lezioncine del suo migliore amico Liam), ha un fidanzato che ama, una compagnia vivace di amici e la serenità di chi ha una...