La prova

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Francesco non era in casa quella mattina ma bensì all'Università. Mi alzai dal letto e, ancora sbadigliando, andai in cucina dove trovai un bigliettino sotto il caffè ancora caldo "Buongiorno amore mio", mi sedetti al tavolo con un sorriso a trentadue denti, bevendo il mio caffè.

Chiamai Sara e Linda e le invitai da lui <<Francesco non c'è stamattina, è in facoltà. Mi venite a fare compagnia?>> si ricordavano la strada e arrivarono in men che non si dica. Mia sorella cominciò subito con le domande <<Allora, dormito bene?>> <<Per quel poco che ho dormito, si grazie. Voi?>> Linda scoppiò a ridere e poi commentò <<Io non ho dormito granché, Sara si invece>> le chiesi come mai <<Sono un po' pensierosa per quello che è successo ieri...>> la guardai con curiosità <<Prima di andar via, Gianluca mi ha lasciato il suo numero. Ho provato a dargli il mio ma non l'ha voluto così sarei stata costretta a scrivergli>> posai la tazzina sul tavolo e cominciai a ridere <<Giorgia, che c'è?>> mi guardò preoccupata <<È una scena già vissuta per me, non te lo ricordi? Oh oh, attenzione Linda>> cominciò anche lei a sorridere nervosamente, si rigirava il telefono tra le mani <<Vai in camera, chiudi la porta e chiamalo. Non aspettare oltre>> ci guardò interrogativamente e poi si fiondò in camera, chiudendo la porta.

Mi misi sul divano vicino mia sorella <<Tu invece? Ignazio come ti è sembrato?>> si girò a guardami bene, poi esordì <<Sinceramente? È stato come un colpo di fulmine. Mi fa ridere, è gentile... Mi piace Gio>> il suo sguardo però faceva trasparire confusione <<Cosa hai scritto sul biglietto ieri sera?>> <<Il mio numero. Lui mi ha lasciato il suo e alla fine io gli ho dato il mio. Non sono ancora sicura di aver fatto la cosa giusta>> <<Perché non dovresti aver fatto la cosa giusta scusa?>> <<Non so, ho delle strane sensazioni>> Difficilmente sbagliava su queste cose ma per una volta, forse, era meglio non seguire l'istinto.

Linda tornò dopo pochi minuti <<Ho bisogno di acqua, Giorgia>> era un po' pallida, la feci sedere al mio posto e poi le portai un bicchiere d'acqua fredda. Subito dopo, le chiesi cosa era successo <<Gianluca... Vuole che io vada in stazione quando arriverà il 23. Nel frattempo ha detto che mi chiamerà fra un'intervista e l'altra. Secondo voi, lo farà? No certo che non lo farà ti pare. È Gianluca Ginoble>> di sicuro, era una ragazza lunatica. Una volta che finì di sfogarsi, le dissi <<Con calma. Dunque, ti chiamerà questo è sicuro. Certo di interviste ne hanno però lo farà, anche solo un piccolo messaggio ma credimi che una promessa è una promessa>> ero convinta di quello che stavo dicendo, Gianluca mi sembrava un tipo sincero; Sara invece continuava ad essere in un mondo tutto suo <<Scrivi a Ignazio, ringrazialo di ieri e non aver paura. Altrimenti lo chiamo io eh>> sapeva che lo avrei fatto senza alcun problema <<No no, va bene gli scrivo>> ci mise un'eternità per scrivergli ma alla fine inviò il messaggio.

Io nel frattempo chiamai Piero per chiedergli se tutto procedeva bene e sentii una voce in sottofondo poi un gran caos <<Ignà stai buono... No no lascia... Lascia il telefono, è mio; chiama col tuo...>> cambiò voce <<Giorgia ciao sono Ignazio... Stai fermo co ste mani Piè! Scusami... Puoi dire a Sara che la chiamo nel pomeriggio? Grazie>> <<Ehm sì Ignà va bene glielo dico>> cominciai a ridere e nel frattempo al telefono tornò Piero <<Giorgi, eccomi. Qui va tutto bene, tu come stai? Francesco non c'è vero?>> <<No è andato in facoltà ma credo che oggi torni per pranzo. Che posso preparargli? Non conosco così bene i suoi gusti ancora>> <<Allora vediamo un po'...>> mi diede un po' di dritte: sarei dovuta uscire a comprare qualcosa. Mi resi conto però di non avere le chiavi di casa: non potendo quindi uscire, chiesi gentilmente a Sara e Linda di andarmi a comprare qualcosa, per fortuna sotto casa c'era un supermercato.

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora