Il pomeriggio girai per negozi insieme ai ragazzi; io, accompagnata da Sara, Mariagrazia e Linda ci fermammo davanti ogni vetrina, allungando notevolmente il tempo di percorrenza di Corso Umberto I. In particolare, mi fermai ad una gioielleria insieme a mia sorella: collane e orecchini splendevano sotto le potenti luci del negozio, ognuna di colori diversi e brillanti; gli anelli, posti nella vetrina di sinistra, erano molto più semplici ma con pietre di diverse grandezze. Ignazio si avvicinò a Sara e lei gli indicò un paio di pendenti argentati completamente ricoperti di brillanti <<Guarda Igna, che belli che sono. Praticamente un sogno>> la prese per mano e la portò nel negozio, comprandole quel paio di orecchini; Sara uscì trionfante dal negozio mentre Ignazio sfoggiò un bellissimo sorriso vedendo la felicità splendere negli occhi di mia sorella.
Mi allontanai lentamente dal negozio ma sentii Francesco prendermi il braccio <<Aspetta, tu non hai visto nulla che ti piace?>> mentre il gruppo si dirigeva su per la via, io rimasi indietro con lui <<Sono una ragazza, ovvio che vedo qualcosa che mi piace in una gioielleria ma non mi interessa>> mi tenne ancora il braccio <<Voglio che tu abbia sempre il meglio>> <<Non devi riempirmi di regali, non li voglio. L'importante per me è avere te>> mi sfiorò una guancia con il dorso dell'indice <<Piccola, sei tu il mio gioiello>> gli sorrisi e lo baciai per poi correre verso il gruppo.
Il pomeriggio passò in fretta ma alle 17 puntuali, ci ritrovammo di fronte... <<Il Bambar. L'istituzione di Taormina: le granite migliori della Sicilia, le trovate qui>> ci disse Piero addentrandosi nel bar quando un uomo con i capelli neri sulla cinquantina, gli andò incontro e lo abbracciò sorridendo <<Ragazze, Maxim. Vi presento Saro, il proprietario>> a turno ci presentammo tutti quanti e quando arrivò a Sara, lei stessa disse <<Che strano sentire il mio nome al maschile>> si levò una risata generale per poi accomodarci ai tavolini. Molte fan trovarono i ragazzi ma stavolta nessuno poteva "scappare" a loro, tanto meno noi tre ragazze.
Sfogliai il menù del Bambar che comprendeva molta varietà. I gusti delle granite variarono: chi la ordinò con prevalenza di arancia come Sara, chi alla mandorla con tanto di brioche come Linda, chi al limone come feci io. Saro si avvicinò a noi, sedendosi vicino Linda <<Ragazze, è un piacere conoscervi. Benvenute al Bambar>> cominciammo a parlare del più o del meno ma soprattutto di come avevamo conosciuto questi tre importanti ragazzi <<Quindi da te Giorgia è cominciato tutto>> <<Se così vogliamo dire. Una sera, ci siamo incontrati tutti insieme e sono scattate le scintille>> di noi tre, però, Linda fu quella meno attenta, ripresi la sua attenzione una volta che le nostre granite arrivarono <<Che hai?>> le chiesi sottovoce <<Ste fan... Mi danno fastidio. Lui è mio>> addentò quasi con violenza la brioche, non togliendo mai lo sguardo fieramente posato su Gianluca, intento ad abbracciare con affetto chiunque glielo chiedesse.
Francesco e Mariagrazia invece, restarono più in disparte ma anche loro furono vittime di selfie da parte delle fan. Tornarono al posto dopo una decina di minuti, gustandosi le loro granite ma Gianluca si accorse ben presto dell'umore della sua ragazza <<Ehi Linda che succede?>> <<Niente>> ci risultò impossibile non ascoltare la conversazione <<Non mi nascondere le cose>> <<Mi danno fastidio. Mi innervosiscono tutte queste persone che ti toccano>> Gianluca fece una risata soffocata e le prese la mano poggiata sul tavolo, stringendola <<La mia gelosona. Stasera ti farò capire che di loro non mi interessa, che ne dici?>> le diede un bacio sulla guancia e tornarono a mangiare senza parlare troppo anzi, preferirono tenersi per mano tutto il tempo. Quasi tutti erano intenti a parlare fra di loro: sentii Sara raccontare Piero e Mariagrazia le vacanze appena trascorse mentre Ignazio scattò qualche foto con Maxim; io mi guardai intorno notando che il colore arancio delle maglie dei dipendenti, si abbinava perfettamente con le pareti oro sulle quali erano poste delle piastrelle dello stesso colore, su cui, a loro volta, era disegnato il logo del bar: un sole splendente, come la terra in cui il Bambar sorgeva. Francesco richiamò la mia attenzione dicendomi <<Tu non sei gelosa di tutte quelle ragazze che vogliono una foto?>> mi sorrise quasi con sfida <<No>> <<Non ti credo>> misi una mano sulla sua coscia e la strinsi <<Sei mio, no? E tale resterai>> <<Se invece mi innamorassi di una di loro?>> la strinsi ancora di più tanto che lo vidi fare una smorfia di fastidio <<Forse è meglio che tu non sappia cosa sarei in grado di fare>> si avvicinò di più al mio viso e sussurrò <<Quando fai così, mi fai venire voglia di te>>
La sera rimanemmo in hotel: scoprii la SPA dove Linda cominciò a leggere quali trattamenti erano disponibili chiedendo a Gianluca se il giorno dopo, prima di partire, potevano passare lì; notai le migliaia di bottiglie alcoliche che il loro bar ospitava; mi sedetti sui comodi divani della hall dai quali Sara non riuscì a far alzare Ignazio, rinunciando ben presto. Incuriosita dalla comodità, mi sedetti vicino Ignazio, rimanendo solo con lui <<Gio, che ne pensi di sto posticino?>> <<Troppo lusso per i miei gusti. Quando sono entrata ieri mattina e mi hanno salutato con un "Buongiorno Signorina", mi sono spaventata>> Ignazio scoppiò a ridere <<Beh, facci l'abitudine perché d'ora in poi, appena ci sarà l'occasione, ci incontreremo in questi mega hotel. Tua sorella anche non la smetteva di guardarsi intorno e scrutare ogni particolare>> sorrisi all'idea poi, timidamente, gli chiesi <<Come ti trovi con lei?>> <<Fantasticamente. È una ragazza semplice e sa il fatto suo, mia mamma la adora e io anche>> mi sentii estremamente orgogliosa di lei. Pochi secondi dopo, Sara si avvicinò a noi, seguita dal resto del gruppo <<Forza, tutti a letto. Ci rivediamo domani mattina>>
Quando anche Francesco entrò in camera, chiudendo la porta alle sue spalle, gli dissi <<Si che sono gelosa di tutte quelle fan>> si avvicinò a me sorridendo <<Lo so. Ma sappi che non succederà mai che io mi innamori di una di loro>> <<E se succedesse?>> <<Non succederà>> <<Ma potrebbe, insomma se...>> mi mise un dito sulle labbra, accennando un sorriso <<Sai qual è l'unica cosa certa che succederà stasera? Ti prenderò di peso e ti farò sdraiare sul letto per poi farti mia>> mi prese in braccio e mi fece sdraiare; si tolse la maglietta per poi sdraiarsi su di me. Alternò baci e piccoli morsi sul collo, facendomi sospirare. Lentamente con le mani, mi tolse il vestito notando il completo intimo che mi regalò al compleanno <<Così mi fai venire più voglia di togliertelo, piccola>> le sue labbra si spostarono sul mio seno, portando le mani dietro la schiena; la inarcai per farmi avvolgere meglio dalle sue braccia.
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Let Me Hold You || Francesco Barone ||
ФанфикGiorgia, seguita da sua sorella Sara e dalla sua migliore amica Linda, comincia a fare piccoli viaggi in Italia, portandosi dietro la sua grande passione per tre ragazzi chiamati Il Volo, visitando i loro luoghi di origine. Ma proprio in uno di ques...