Il compleanno [Parte 2]

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Tutti ci divertimmo molto; io, Linda, Sara, Mariagrazia e Asia non perdemmo occasione per farci un bel bagno rigenerante in mare. Proprio in quel momento, Mariagrazia mi chiese <<Hai risolto con mio fratello?>> sentii subito lo sguardo di Linda posarsi su di me <<Che ti ha fatto?>> <<Assolutamente nulla. C'è stata solo un'incomprensione, ma non abbiamo litigato o qualsiasi altra cosa pensate. Quella sera Mary ero anche molto stanca; scusami se ti ho fatto credere di non volerti parlare>> ricordai velocemente quella sera <<Non ti preoccupare, voglio solo che le cose fra voi vadano bene>> <<Siete così carini ed è bello vedere Francesco felice>> Asia mi sorrise contenta, poi si girò verso la spiaggia dove anche io vidi Francesco ballare insieme a Grace; Linda poi intervenne <<Beh mi sto annoiando, torniamo in spiaggia>> 

In spiaggia, Gaetano avevo sistemato un barbecue <<Pronti per la griglia! Uomini, chi mi viene ad aiutare?>> Pasquale e Calogero fecero a gara a chi arrivò prima mentre io rimasi a parlare con Andrea <<Allora gioia, come procede?>> <<Tutto per il meglio, sono contenta di avervi tutti qui oggi>> <<Era il minimo, siamo pochi ma buoni>> improvvisamente però sentii qualcuno urlare <<Scusatemi ragazzi, ho trovato un caos terribile tornando da casa di Stefania>> non conoscevo quel ragazzo, così chiesi ad Andrea <<Chi è?>> <<È Dario, insieme a mio fratello e Piero fanno il trio inseparabile>> <<Piero me ne parlò ma non lo avevo mai visto>> a dir la verità era un gran bel ragazzo, con i capelli neri e la barba folta più un sorriso che non riusciva a togliersi dalla bocca.

Lo guardai con interesse quando sentii Francesco sussurrarmi con forza <<Sei mia>> mi abbracciò da dietro e mi girai baciandolo <<Sono tua>> <<Brava la mia piccola>> mi resi conto però che la sua possessione nei miei confronti aumentò a dismisura; Dario si avvicinò a me <<Ora ne ho la conferma, tu sei Giorgia. Piacere cara, io sono Dario. Piero mi ha parlato di te ma non abbiamo avuto modo di conoscerci bene. Quindi quale miglior occasione? Tanti auguri per il tuo compleanno>> <<Ciao Dario, anche Piero mi ha parlato di te, sono contenta di conoscerti. Grazie e ben arrivato>> <<Grazie. Oh Fra come stai?>> cominciarono a parlare fra di loro e io mi spostai verso Sara e Linda <<Ragazze allora come state? Piaciuta Marsala, sister?>> <<È una bella cittadina, sì. Ignazio mi ha portato a vedere i luoghi principali ma ammetto che preferivo stare a casa con i suoi cavalli; quanto sono belli! Poi ho conosciuto anche un suo amico, Fabio. È un vero artista, fa tutto con i pennelli e la tempera nera, ha ritratto anche Ignazio e in generale tutti e tre>> Linda intervenne subito finendo di bere un succo di frutta <<Si, Gianluca ne ha parlato un paio di volte. Lo ha lodato dicendo che è veramente bravo, ho visto un suo dipinto e ha proprio ragione>> personalmente non lo conoscevo invece <<Magari mi farò dire da Piero cosa ne pensa. Linda tu invece? Con Gianluca come va?>> <<Non benissimo. Ho fatto un errore e sto cercando di rimediare, speriamo che la lontananza da lì, gli faccia bene>> <<Sicuramente, devi solo avere pazienza>> le sorrisi cercando di dargli conforto ma compresi che in quel momento era quasi impossibile <<Tu Gio come va?>> <<Bene, abbiamo passato dei giorni tranquilli. Siamo stati ad Agrigento, nella Valle, a cena fuori, al mare... Insomma mi sono divertita>> cercai di parlare ulteriormente ma tre voci cominciarono ad intonare Grande Amore e tutti ci fermammo ad ascoltarli. Fu un momento magico: mi resi conto di come le loro tre voci, completamente diverse, insieme, creassero un'armonia incredibile. Mentre ero intenta ad ascoltarli, Francesco mi cinse la vita e mi sussurrò <<Tu sei il mio unico grande amore>> mi girai imbarazzata <<È la cosa più bella che potessi dirmi>> <<Ti amo piccola>> <<Ti amo anche io>> ci scambiammo qualche bacio senza curarci delle persone intorno che ci guardarono; finita Grande Amore, solo Piero cantò Non Ti scordar Di Me e l'emozione per quella canzone, salì alle stelle.

Gaetano portò la cena in tavola. Il tratto di spiaggia che occupammo era libera, per cui nessuno venne a disturbarci; con alcune luci improvvisate riuscimmo anche a dilungarci oltre il calar del sole. Mentre aiutavo Eleonora a sparecchiare, guardai quella tavolata che si apriva davanti i miei occhi: tutti erano intenti a parlare fra loro e notai che sia Sara che Linda si integrarono bene con gli altri; stavamo diventando tutti una grande famiglia ma questa fu una cosa che scoprì con il tempo.

Una volta liberato il tavolo, Asia posò una torta proprio davanti a me mentre Piero, aiutato da Dario, portò i regali: erano tantissimi <<Oddio e questi?>> <<Sono tuoi, Gio. Da parte nostra>> Dario mi sorrise e gli risposi <<Ma scherzate? Oh mamma mia quanti sono>> risero tutti i presenti mentre Gaetano si avvicinò per accedere le candeline che segnavano 22 anni; dopo aver intonato "Tanti auguri a te" spensi le candeline con immensa gioia guardando le persone davanti a me applaudire; si sa che nella vita, bisogna aspettarsi davvero tutto; ma non avrei mai immaginato di passare così il mio compleanno <<Ora passiamo alle foto>> esordì Mariagrazia <<Oh no le foto no, vi prego>> macchinetta fotografica alla mano, a turno si avvicinarono tutti: prima Sara e Linda; poi Sara con Ignazio; Linda e Gianluca; Piero e la famiglia e via ognuno a giro. Le ultime che scattò furono con Francesco ma lì Mariagrazia diede il meglio di sé: ogni movimento, ogni posizione, ogni risata, ogni bacio.

Asia portò la torta al taglio mentre io aprivo i regali: bracciali, collane, orecchini, vestiti, oggetti vari e bigliettini; non mi interessò il regalo in sé, quanto il pensiero di ognuno <<Il mio non c'è, lo trovi a casa. Non mi sembrava opportuno dartelo qui>> mi disse Francesco sotto voce <<La curiosità sale però>> <<Piccola mi spiace, volevo portarti fuori a cena ma non sapevo della grigliata di papà>> <<Non fa niente, preferisco una cosa simile. A cena ci andiamo quando vuoi>> non mancarono lo stesso effusioni fra di noi ma Linda provvide subito a separarci <<Piccioncini forza che c'è la torta>> andai a prendere due fette ma quando tornai vidi Francesco gesticolare insieme a Linda <<Ehi che succede qui?>> Linda alzò le spalle <<Nulla, buon appetito>> tornò da Gianluca che intanto divorava la torta <<Che è successo, amore?>> <<Niente niente. Grazie della torta>> mangiò mantenendo sempre uno sguardo basso; tornai da Linda scusandomi con il suo ragazzo <<Vado via, se volete>> <<No resta, Gian. Che gli hai detto?>> Linda non rispose subito e continuò a mangiare <<Niente, che gli dovevo dire?>> intervenne anche Gianluca <<Dai amore, lasciali stare>> <<Non ci riesco. È successo di nuovo qualcosa e non me lo vuole dire. Non va bene sta cosa>> <<Linda, non c'è niente da dire. Per questa volta, è stata colpa mia. Fidati, lui non c'entra assolutamente nulla>>

Rientrammo a casa quasi tutti stanchi: Mariagrazia posò la borsa in ingresso e si chiuse in camera dando la buonanotte a tutti; Piero invece si fece una doccia e con una tisana in mano, andò a letto; Gaetano ed Eleonora invece non vennero a casa con noi, bensì rimasero nella loro vecchia casa. Pochi mesi prima, Piero inaugurò la sua nuova casa, sempre a Naro; ci rimaneva con i suoi fratelli non trascurando però quella natia. Quando entrai in camera, trovai delle candele accese sul comò e un pacchetto sul letto. Francesco chiuse la porta dietro di sé e mi disse <<Aprilo, è il mio regalo>> aprii il pacchetto e cominciai a ridere di gusto <<Lo hai fatto sul serio?>> vi trovai all'interno il completo intimo rosso con del pizzo nero che Francesco notò ad Agrigento <<Mettilo e torna da me>> con sguardo malizioso, andai in bagno e tornai da lui indossando il completo che voleva. Aprii la porta della camera e lo trovai già disteso sul letto così mi avvicinai e mi misi accanto a lui <<Sei bellissima>> mi accarezzò il viso sorridendomi <<Grazie del regalo>> <<Ti sta d'incanto. Te lo porterai a Taormina, vero?>> <<Taormina? Ci andremo davvero?>> gli chiese meravigliata <<Amore certo, partiamo dopodomani>> completamente spaesata gli risposi <<E tu... Me lo dici adesso?>> <<Sorpresaa>> cominciò a ridere mentre io entrai nel panico <<Oddio devo preparare tutto! Ho solo un giorno! Che mi porto? Farà freddo la sera, lì?>> <<Ehi piccola sta calma! L'unica cosa di cui devi preoccuparti ora è di me>> <<Che vuoi dire?>> <<Voglio fare l'amore con te, tutta la notte. Voglio tenerti stretta a me, farti sentire quanto tu sia mia>> gli sorrisi maliziosamente, slacciandogli la camicia <<Con tutta questa atmosfera, tu così bello oggi...>> <<Ti amo piccola>> gli baciai il petto e tutti i tatuaggi fino a tornare alle sue labbra.

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora