La mattina dopo ci svegliammo di soprassalto con il telefono della camera che squillò, mi ritrovai stretta a Francesco e fu lui ad alzare la cornetta, non disse nulla ma dall'altro capo del telefono si sentirono indistintamente la voce di Gianluca e di Linda <<Dormiglioni, svegliatevi>> <<Vi stiamo aspettando per la colazione>> con gli occhi ancora chiusi rispose lui <<Si va bene>> e riposò la cornetta, chiudendo la chiamata <<Perché ci hanno svegliato? Ho sonno ancora>> parlai sbadigliando, sistemandomi meglio su di lui <<Piccola, non sanno che abbiamo fatto le ore piccole ieri>> strapparmi un sorriso di prima mattina era quasi impossibile ma lui riuscì anche in questo. Eroicamente, Francesco si alzò dal letto ma lo riportai giù; mi misi sopra di lui baciandogli il collo <<Lo sai a cosa vai incontro se fai così>> chiuse gli occhi e parlò a voce bassa; mi avvicinai al suo orecchio, sussurrandogli <<La doccia in bagno è tanto grande. Che ne dici di farla insieme?>> mi guardò e con un ghigno malizioso, mi prese in braccio e mi portò in bagno, chiudendo bene la porta alle sue spalle <<È guerra allora>> aprì l'acqua ad una temperatura perfetta e mi sentii completamente avvolta da lui. Sentivamo ancora il telefono squillare ma non ci interessò, volevamo solo rimanere ancora un po' soli.
Quando uscii dal bagno, mi resi conto di avere molte chiamate e messaggi da parte di Linda e Sara così richiamai mia sorella <<Giò, tutto bene?>> <<Si perché?>> <<Vi abbiamo aspettato per più di un'ora>> nel frattempo sentii la porta del bagno aprirsi, Francesco mi abbracciò da dietro ancora bagnato e con solo l'asciugamano <<Scusateci, non succederà più>> <<Volevamo solo stare soli ancora un po'>> disse lui avvicinandosi al telefono <<Ok non vogliamo i dettagli. Vi aspettiamo. Sbrigatevi>> chiusi la chiamata ridendo poi mi girai verso di lui <<Ops, li abbiamo lasciati lì da soli>> ricominciammo a baciarci con molta passione, poi lo spinsi via <<Forza che ci aspettano sul serio ora>> mi vestii in fretta e non riuscii ad asciugarmi i capelli ma poco importava visto il caldo di quei giorni.
Quando arrivammo giù, Ignazio se ne accorse prima di tutti <<Eccoli i piccioncini. Nemmeno colazione facisti voi>> risero tutti al suo 'rimprovero' <<Subito al cibo, Ignà>> replicò Gianluca <<Comunque, l'importante è che siete qui. Giorgia, sei uscita ora dalla doccia?>> chiese Piero incuriosito che ancora prendeva il caffè, guardai Francesco che fece una risata soffocata <<Eh già>> guardando poi suo fratello ancora intento a nascondere la risata, Piero disse con notevole imbarazzo <<Non dovevo farla come domanda eh?>> gli risposi nuovamente <<Eh già>> mi misi a ridere per poi accomodarmi sul divano proprio vicino lui. Passati dieci minuti, si avvicinarono Leonora, Gaetano, Mariagrazia e Caterina di ritorno da un giro per Verona; fu Gaetano a parlare mentre Mariagrazia si accomodava vicino a Linda <<Preparatevi, abbiamo trovato un po' di fan qui fuori>> <<E comincia un'altra giornata>> disse Gianluca, stringendo a sé Linda alla quale si rivolse <<Tesoro mio, abbi pazienza anche oggi>> <<Sai che l'importante è che torni da me>> si scambiarono un bacio, poi Gianluca si alzò sistemandosi la maglietta <<Ignazio, Piero andiamo. Così poi ci facciamo una passeggiata. Ragazze, volete venite?>> Mariagrazia però decise per noi <<Perché non andate voi uomini? Io faccio meglio la conoscenza di queste fanciulle>> entusiasti di ciò, i ragazzi si diressero fuori.
L'imbarazzo però era palese ma appena sentimmo delle urla provenire da fuori, si liberò per la stanza una grande risata che alleggerì la situazione <<Abituatevi ragazze mie, sono veri e propri vip>> si avvicinò a noi una ragazza bassina con i capelli castani e un accento fortemente siciliano <<Nina. Come stai?>> Mariagrazia si alzò e andò ad abbracciarla <<Bene Mary, tu come stai?>> <<Tutto bene, non ti ho visto ieri>> <<Sono arrivata più tardi e sono andata via leggermente prima della fine>> si girò poi verso mia sorella <<Tu sei Sara, giusto? Finalmente ci conosciamo>> si strinsero la mano, Sara aveva un bellissimo sorriso sul volto <<Siete molto simili tu ed Ignazio. È un piacere conoscerti>> <<Oh ti ringrazio, andiamo a prenderci qualcosa, ti va? Ragazze, ve la porto via un attimo poi ci presentiamo anche se... Credo di aver capito chi siete>> ci fece l'occhiolino e poi andò verso il bar con Sara sottobraccio.
Mariagrazia si rivolse a Linda <<Linda, finalmente ho modo di parlarti con calma. Come stai?>> <<Bene grazie. Tu come stai?>> <<Tutto bene, ti ringrazio. Ma dimmi, hai già fatto conoscenza con la famiglia di Gianluca?>> Linda diventò improvvisamente tutta rossa in volto <<S...Si, li ho conosciuti ieri>> <<Oh e dimmi come ti sono sembrati?>> Mariagrazia prese il bicchiere di thè che aveva sul tavolo, ascoltando e guardando Linda negli occhi <<Molto simpatici. Sua mamma è bellissima e carinissima, abbiamo parlato quasi tutta la sera; suo padre invece è autoritario e...>> cominciò a raccontare alla povera Mariagrazia le appena trascorse ventiquattro ore ma d'altronde era così: se trovava una persona che la ascoltava interessata, cominciava a parlare fino a che non esauriva l'ossigeno nei polmoni <<Tu Giorgia invece, cosa pensi di noi?>> ero immersa nei pensieri quindi quella domanda mi sorprese leggermente <<Che dirti? Siete fantastici>> <<Lo dici perché sei di parte>> cominciò a ridere anche Mariagrazia <<No Mary seriamente. Ero palesemente nervosa ma sia tua mamma che tuo papà sono stati così carini ieri sera. Piero invece, credo sia un ragazzo vecchio stampo: dolce, simpatico, molto gentile. Tu sei dolcissima>> fece un sorriso imbarazzato <<Wow. Ti ringrazio tanto>> Linda si piegò in avanti spuntando da dietro il braccio di Mariagrazia <<Ma di Francesco invece che pensi?>> a differenza di Mariagrazia che si mise a ridere, lei rimase più seria <<Dicci perché ti piace così tanto>> imbarazzata, abbassai lo sguardo ma sentii comunque gli occhi delle altre due puntati addosso <<Io... non so. Mi piace tutto, non gli trovo un difetto. Sa farmi tornare il buonumore, mi fa sorridere, mi rende felice anche solo vederlo da lontano. È serio, studioso, sa quando è il momento di scherzare. Ed è un gran romanticone>> sentivo le guance andarmi a fuoco, probabilmente ero molto rossa
Sara e Nina tornarono giusto in tempo; cominciai a parlare con Nina, mi diede conferma del fatto che aveva una pizzeria proprio a Marsala, davanti la loro casa natale e che invitò Sara questa estate a fare un periodo di prova da loro <<Sarebbe bello. Potrebbe stare da noi e conoscere anche tutti i cavalli di Ignazio. Ma ricordati Sara, il migliore per lui è Walter>> a Sara brillarono gli occhi a sentirla così, l'ospitalità meridionale era qualcosa di fantastico. Per tutte e tre si prospettava un'estate completamente differente da quelle mai avute.
Passò una mezz'ora quando sentimmo indistintamente la risata di Piero che entrò nella hall dopo pochi secondi: teneva il braccio intorno a Gianluca e rimasero lì a fissare Nina mentre Ignazio l'abbracciava. Cominciarono a scambiarsi qualche parola in siciliano poi, dando un bacio a Sara, si girò verso di noi <<Fanciulle, vado a rinfrescarmi che fa molto caldo. Ci vediamo per il pranzo>> seguito da Sara e Nina, salì le scale <<Mary noi andiamo a recuperare i nostri genitori, dobbiamo discutere di una cosa importante>> Piero prese sua sorella sotto braccio e sparì lanciando un sorriso a Francesco che si avvicinò e mi sussurrò <<Seguimi>> salutai Linda e Gianluca intenti a sorridersi a vicenda.
Arrivai davanti l'ascensore e Francesco spinse il pulsante di chiamata <<Dove andiamo?>> mi sorrise solamente e quando arrivò l'ascensore, entrò porgendomi la mano <<Come sei misterioso>> gli dissi imbronciata mentre lui tenne lo sguardo fisso avanti. Mi ritrovai all'ultimo piano dell'hotel, di fronte una porta in metallo verde, chiusa con un lucchetto; Francesco tirò fuori dalla tasca delle chiavi e lo aprì: quello che mi trovai di fronte fu spettacolare. Davanti a me si apriva un'enorme terrazza: avevamo Piazza Bra pochi metri più in là con l'Arena al suo centro che la incorniciava; dalla parte opposta della terrazza, vidi in lontananza il Ponte di Castelvecchio che permetteva ai passanti di attraversare l'Adige, che adagio scorreva sotto la sua maestosità <<Ma... È bellissimo qui su>> rimasi incantata dalla bellezza e dalla tranquillità di quella città. Lo sentii circondarmi la vita con le mani <<Ti piace, piccola?>> mi girai, stringendolo a me <<Perché lo hai fatto?>> <<Non credi sia un posto perfetto per dichiararmi a te?>> rimasi completamente stupita dalle sue parole. Il suo tono di voce si fece delicato <<Quelle cose che mi hai detto ieri sera, mi hanno fatto capire che ti amo come non ho mai amato nessuna donna in vita mia. Non è un caso che io ti abbia chiesto di venire a vivere con me perché è lì che voglio trovarti ogni mattina. Voglio guardarti dormire tra le mie braccia e sentire il tuo respiro, ogni momento>> lo guardai quasi con le lacrime agli occhi <<Ti chiedo solo una cosa, piccola. Non mi lasciare mai>> sentii le sue mani stringere di più i miei fianchi, si poggiò con la fronte su di me <<Non ti lascio per nessuna ragione al mondo>> <<Me lo prometti?>> <<Te lo prometto>> mi baciò così dolcemente da farmi passare i brividi; restai abbracciata a lui a guardare quel meraviglioso spettacolo per poi sentire il telefono squillare "Non fate tardi pure a pranzo" lessi il messaggio di mia sorella e scoppiai a ridere insieme a Francesco.
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Let Me Hold You || Francesco Barone ||
FanficGiorgia, seguita da sua sorella Sara e dalla sua migliore amica Linda, comincia a fare piccoli viaggi in Italia, portandosi dietro la sua grande passione per tre ragazzi chiamati Il Volo, visitando i loro luoghi di origine. Ma proprio in uno di ques...