Il Bowling

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La giornata non finì lì. 

Anche se tutti visibilmente stanchi, la sera Piero ebbe una fantastica idea <<Bowling! Andiamo, pigroni, è estate>> Ci dividemmo sempre in due macchine ma stavolta ci fecero compagnia anche Noemi e Carmen, un'altra amica di Mariagrazia. Francesco si offrì volontario per accompagnare noi ragazze mentre il resto andò in macchina con Dario <<Perfetto, ora che siamo tutti, si può partire>> mi presentai velocemente a Carmen che poi prese a parlare con le altre due delle ultime novità; rimasi a guardare fuori dal finestrino, non capendo verso dove stessimo andando <<Fran, ma dove andiamo?>> <<A Castrofilippo. Sta qui vicino, lì c'è il bowling dove andiamo sempre>>

Il Bowling Le Vigne si presentava con un lungo corridoio coperto da una tettoia, alla fine della quale si aprivano le porte, rivelando la sala principale: le pareti colorate di ocra si adattavano perfettamente con il pavimento in legno. In fretta, Piero ci divise in squadre ma essendo in minoranza femminile, tutte ci chiedemmo chi dei ragazzi si sarebbe "sacrificato". Una volta indossate le scarpe apposite, Carmen lesse sul monitor i vari nomi <<Mary, Noe, Carm, Giogio e Didi... Chi è Didi?>> cominciò a volgere lo sguardo in giro e noi con lei: Dario si stava preparando proprio sulla nostra pista <<Cosa? Qualcuno doveva sacrificarsi e venire da voi>> felici di avere lui in squadra, Mariagrazia partì con il primo tiro che però non andò un granché <<È solo l'inizio, mi rifarò>>; Noemi dal canto suo riuscì ad atterrare solo 3 birilli. Quando Carmen fece il suo secondo tiro, si girò a guardarmi <<Forza Giogio che i maschi ci stanno battendo. Confidiamo in te>> <<Mi date troppa fiducia, ho giocato a bowling pochissime volte>> rimasi a guardare tutte le palle di colore diverso che avevo davanti, non sapendo quale prendere <<Questa gialla. Pesa poco, provaci>> Dario mi indicò quale prendere quando dalla pista opposta Francesco si avvicinò per prendere la sua. Mi guardò con sfida <<Fran, tiriamo insieme>> prese la sua palla e andò a mettersi in posizione; Dario mi seguì, cercando di farmi capire come tirare.

Quando prese la mia mano per simulare il tiro, mi sentii leggermente in imbarazzo: lo ringraziai immediatamente per poi provare a tirare, riuscendo a buttare giù cinque birilli su dieci mentre a Francesco partì un grandioso strike. Lo guardai entusiasta ma lui rimase impassibile: fortunatamente, non mi accorsi solo io del suo sguardo accusatorio. Tornai a prendere la palla per il secondo tiro e ne approfittai <<Fran, mi aiuti? Sono una frana>> si avvicinò a me sotto gli occhi di tutti e quando mi misi in posizione, si mise dietro di me <<Devi semplicemente mettere la mano così>> simulò il tiro e mentre lo faceva, gli dissi sottovoce <<Devo baciarti>> si girò a guardarmi con gli occhi che gli brillavano, complici le luci della sala <<Tira e ci allontaniamo>> si distanziò e provai a tirare, riuscendo a tirare giù anche gli ultimi cinque birilli. Tra l'entusiasmo generale, Noemi cominciò a schernire gli altri <<Visto? Possiamo battervi. Didi, fagli vedere chi sei>> mentre Dario si avvicinava, io mi misi in disparte: Francesco venne verso di me, mi prese per mano e mi portò nella sala adibita al biliardo.

<<Non so giocare a biliardo, sai?>> <<Io sì. Vuoi che ti insegno, piccola?>> mi poggiai al tavolo, lo presi per il passante dei jeans e lo tirai verso di me <<Voglio che mi baci>> mise una mano sulla mia guancia, accarezzandomi e cominciò a baciarmi lentamente, stringendosi sempre di più a me <<Ti amo, piccola>> <<Io di più>> <<Impossibile...>> <<Fidati, è così>> mi guardò accennando un sorriso più deciso e dolce <<Fran, si staranno chiedendo dove siamo. Andiamo>> <<No, voglio restare qui con te>> riprese a baciarmi senza lasciarmi quasi respirare <<Ricordati che abbiamo un letto che ci aspetta a casa>> <<Se la metti così>> tornammo dal gruppo e solo Piero diede impressione di essersi accorto della nostra assenza.

La serata terminò con una vittoria per le donne che non persero tempo a schernirne Francesco in macchina: lui subì ogni colpo con grande dignità. Riaccompagnate le ragazze, sotto casa trovammo gli altri e Pasquale parlò per primo <<Bene ragazzi, è stata una bella giornata, vero? Dobbiamo rifarlo>> tutti accettarono di buon cuore e, una volta augurata ad ognuno la buonanotte, io insieme a Piero, Mariagrazia e Francesco rientrai in casa: Mariagrazia si dileguò in camera con un cenno della mano e un <<Buonanotte a tutti>> sbadigliato; Piero rimase in sala a guardare il suo telefono mentre io e Francesco salimmo in camera. 

Francesco chiuse la porta a chiave <<Abbiamo un discorso in sospeso io e te>> <<Davvero? Non me lo ricordo>> cominciai a ridere mentre lui si avvicinò sorridendo ma lo fermai subito <<Aspetta. Noi abbiamo vinto contro di voi. Io ho vinto contro di te. Mi merito un premio>> <<Non hai tutti i torti, sai?>> mi avvicinai io a lui facendolo indietreggiare, gli diedi una leggera spinta e lo feci cadere sul letto <<Sarai tu il mio premio>> salii sul letto, bloccandogli le gambe con le ginocchia; gli tolsi la maglietta e slacciai i pantaloni. Persi qualche secondo a guardarlo per poi fermare lo sguardo sul tatuaggio che fece a Roma <<Sei la mia fortuna, Fran>> gli baciai i pettorali per poi guardarlo negli occhi <<Sei l'uomo perfetto. E sei mio>> <<Tu sei mia>> continuai a baciarlo, scendendo sempre più <<Voglio fare l'amore con te. Questa notte sarà nostra>> mi prese il viso e mi trascinò verso di lui, baciandomi <<Ogni notte è nostra>> 

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora