Quando si ama non si perde mai

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Mi svegliai più volte durante la notte; i miei pensieri erano tutti focalizzati su di lui. Avevo la costante tentazione di accendere il telefono e vedere se mi aveva cercato, ma non lo feci. La stanchezza prese il sopravvento quando il sole stava per sorgere, sentii la sveglia di mio padre poi più nulla. Stavo sognando Francesco ancora una volta e in qualche modo ripercorsi tutto quello che era successo il giorno prima ma improvvisamente la scena cambiò: mi ritrovai in riva al mare in sua compagnia. Eravamo abbracciati a guardare il tramonto di fronte a noi; ricordo perfettamente la sua mano accarezzarmi la guancia: il sogno sembrò vero, sentivo il suo delicato tocco sul viso e la felicità pervadermi il corpo.

 Piano piano, cominciai a svegliarmi. Sentivo ancora la sua mano sul viso e quando aprii gli occhi, lo trovai seduto sul letto di mia sorella <<Buongiorno piccola mia>> Pensando di essere ancora nel sogno, mi alzai sul letto e mi stropicciai gli occhi <<Sei...Sei vero?>> fu la prima cosa che mi venne in mente <<Ehm si sono vero, sono di carne e ossa>> <<Intendevo, sei qui davvero o sto sognando?>> mi sorrise <<No piccola, sono qui davvero>> d'istinto mi misi una mano sulla guancia <<Francesco... Che ci fai qui?>> <<Sono arrivato mezz'ora fa. Io dovevo vederti Giorgia, io devo parlarti>> allungò di nuovo il braccio per toccarmi la guancia ma balzai all'indietro e proprio in quel momento, vidi Sara sbirciare dalla porta <<Ragazzi, io devo uscire. Ci vediamo dopo. Fra... Non ti devo dire niente, giusto?>> Francesco gli fece un cenno d'assenso poi lei uscì. 

Andai prima in bagno a cambiarmi e poi gli feci cenno di seguirmi in cucina; preparai il caffè per entrambi e quando glielo posai davanti, mi guardò sorridendo <<Sei bellissima, come sempre. Grazie del caffè>> non gli risposi e mi misi seduta davanti a lui <<Che cosa vuoi?>> <<Voglio solo parlare. Gio, hai frainteso tutto. Nulla è come tu credi>> <<Davvero? Dimmi allora perché c'è solo una spiegazione a quello che ho visto ed è come dico io>> <<No invece. Che cavolo, credi che ti abbia detto tutte quelle cose o ti abbia fatto conoscere la mia famiglia per poi andare con la prima che capitava?>> non sapevo cosa rispondere a dir la verità poiché non aveva tutti i torti <<Allora spiegami>> <<Posso parlare? Quello che credi tu, non è assolutamente vero. La sera prima che tu arrivassi, Chiara era disperata. Aveva ricevuto una brutta notizia da parte di suo fratello e oltretutto era molto indietro con lo studio. Non sapeva da chi andare, così è venuta da me. Siamo rimasti per un po' a studiare, l'ho aiutata e poi l'ho lasciata sfogarsi, ha pianto un bel po' finché non si è addormentata sul divano. L'ho svegliata, le ho dato una mia maglietta e le ho sistemato il divano; ha dormito lì e la mattina dopo mi ha preparato il caffè. Eravamo seduti al tavolo quando sei entrata tu>> Il discorso filava abbastanza e non trovavo motivo per credere il contrario, ma nonostante tutto mantenevo il mio sguardo fiero <<E perché tu eri senza maglietta?>> <<Sai bene che se ho caldo, la tolgo. Credimi, è la verità>> nei suoi occhi leggevo la sincerità, non stava mentendo ma sicuramente aveva tralasciato dei particolari <<Ci ha provato con te?>> sapeva che non doveva mentirmi perché lo avrei scoperto <<Si>> <<Vi siete baciati?>> <<No. Ci ha provato, ma l'ho fermata>> <<Perché?>> <<Io ho te>> <<Siete andati a letto insieme?>> <<Certo che no! Come ti vengono in mente queste cose? Pensi che farei una cosa simile?>> cominciò ad innervosirsi anche lui <<Tu no, lei si>> <<Peggio per lei, da me non otterrà niente>> mi sentivo sollevata, stava parlando sinceramente. Sara aveva ragione, come sempre: dovevo farlo parlare e farmi spiegare che cosa era successo <<Non mi piace. Mi dà fastidio, ci prova continuamente con te>> cominciammo entrambi a calmarci <<L'ho notato ma non mi interessa. Certo un po' mi fa piacere eh ma non...>> <<Tu sei mio!>> la frase mi uscì spontanea ma poi non ebbi il coraggio di guardarlo <<Che cosa?>> lo vidi fare un sorriso <<Niente...>> <<Eh no hai detto 'Tu Sei Mio'>> continuai ad evitare il suo sguardo mentre lui rise sotto i baffi. 

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora