Mi risvegliai di soprassalto, guardai l'ora e lessi le tre e quaranta del mattino; sentii dei forti rumori provenire dalla cucina, accompagnate da risate soffuse. Mariagrazia vicino a me, per fortuna, continuò a dormire come un ghiro ma allo stesso, mi alzai e aprii leggermente la porta <<Ssh Piè fai piano che dormono>> Piero e Francesco, in corridoio, si sorreggevano a vicenda; Piero rideva amabilmente alla frase del fratello per poi chiudersi entrambi in camera. Uscii dalla mia stanza e andai ad origliare, sentii Piero bisbigliare <<Bro, vado al bagno>> <<Certo che non me la ricordavo così figa...>> non esitai due volte ad entrare in stanza e vidi Francesco sdraiato sul letto <<Di chi stai parlando tu?>> <<Ooh Piè, l'abbiamo svegliata>> Piero uscì dal bagno e si portò una mano alla bocca, li guardai con aria interrogativa <<Oddio, siete ubriachi. Ma che...>> <<L'alcool era padrone e poi ne avevo bisogno visto che mi hai trattato male>> Francesco mi rispose come un bambino per cui decisi di lasciarli stare <<Fatevi una doccia fredda e mettetevi a dormire, tutti e due>> li lasciai in stanza da soli e tornai nella mia; mi misi giù ma un pensiero non volle lasciare la mia testa: di chi stava parlando Francesco prima?
Si fece mattina prima del previsto e la prima cosa che feci, fu misurarmi la febbre che scese in modo vertiginoso tornando a 36.5; tornai leggermente più carica della sera prima. Quel giorno, in casa, c'era solo Francesco. Andai di soppiatto nella camera di Piero e mi sdraiai vicino a lui; lo baciai delicatamente sulle labbra per poi poggiarmi sul suo petto: in quel momento, con solo lui al mio fianco, ero davvero felice. Cominciò a svegliarsi e gli sussurrai all'orecchio <<Buongiorno amore mio>> <<Piccola... Che è successo e perché sono nella stanza di Piero?>> <<Sta tranquillo. Siete tornati abbastanza brilli ieri sera, anzi qualche ora fa>> lo vidi toccarsi le tempie <<Dio non mi ricordo niente>> <<Davvero?>> si alzò leggermente dal letto <<Si, cioè...>> chiuse gli occhi cercando di ricordarsi qualcosa <<Ricordo che sono uscito molto arrabbiato da qui e con te, ho preso l'auto e sono andato in piscina. Sono arrivato, ho salutato chi di dovere... poi è come se mancasse un tassello>> mi misi seduta anche io <<Quando sei rientrato, ti ho sentito dire testuali parole 'non me la ricordavo così figa'. Di chi stavi parlando?>> mi guardò con gli occhi sgranati <<Cosa? Ma chi?>> <<Eh che ne so io, mica c'ero>> <<C'erano così tante persone, io...>> decisi di alzarmi per andare a prepararmi un caffè; proprio quando ero sull'uscio, il telefono gli squillò e riuscii a leggere sullo schermo il nome di Alice. Rispose senza guardare <<Pronto... E tu che vuoi? Oggi? Non lo so, non mi sento bene. Si, ciao>> chiuse la chiamata e cercò di alzarsi dal letto <<Che voleva da te?>> <<Non lo so. Ha detto che deve parlarmi>> la mia mente cominciò ad elaborare un possibile discorso fra i due <<Meglio che mi faccio un caffè>> <<Piccola, aspetta. Vieni qui>> mi girai a guardarlo e richiusi la porta <<Sono un disastro con te. Sono io che sto sbagliando tutto. Ieri ti sei arrabbiato con me e hai fatto bene>> le lacrime salirono tutte insieme e sentii Francesco dirmi <<Gioia mia ma no, vieni qui da me>> si alzò dal letto e corsi da lui, abbracciandolo, mi strinse sempre più per poi prendermi il viso tra le mani e baciarmi <<Piccola, ho bisogno di fare l'amore con te>> continuai a baciarlo ma nessuno dei due resistette molto; ci sdraiammo sul letto uno sull'altra: le nostre mani si intrecciarono e si strinsero, le nostre labbra si toccarono e si cercarono, coinvolgendoci in un bacio mozzafiato, i nostri corpi si fusero e diventarono uno solo come i nostri sospiri. Ma qualcosa non andava, sentivo che c'era qualcosa che Francesco non mi stava dicendo. Cercai di dimenticare quelle sensazioni e quei pensieri, facendomi avvolgere solo dal mio ragazzo.
Mariagrazia, Piero e Maxim tornarono un'ora dopo circa, sentii la porta chiudersi e Piero chiamare suo fratello <<Francesco, scendi giù immediatamente. Ho bisogno di parlarti>> lo guardai con curiosità e chiesi <<Tutto bene?>> <<Spero di sì. Vado, tu aspettami qui>> mi diede diversi baci e scese giù in sala. Rimasi nel letto ancora un po' giocando con il telefono e ne approfittai per scrivere a Linda, chiedendole come procedesse la vacanza "Spero lì vada tutto bene. Io ho passato una giornata infernale ieri ma per fortuna Mariagrazia mi ha fatto compagnia. Salutami tutti, specialmente Gianluca ed Ernesto" posai il telefono e mi alzai; scesi in sala dove vidi Piero parlare molto seriamente con Francesco; lui lo stava ascoltando visibilmente preoccupato.
Entrambi, si girarono verso di me una volta che entrai <<Ragazzi, va tutto bene?>> <<Piccola...>> cominciai a tremare: non lo avevo mai visto così terrorizzato <<Fran, che è successo? Non mi guardate così per favore, mi state spaventando>> Francesco si alzò lentamente e venne davanti a me, lo sentii respirare più velocemente <<Piccola... Io... Io...>> <<Francesco, cosa è successo? Qualcuno me lo vuole dire?>> Mariagrazia aveva il viso fra le mani, Maxim era seduto sul divano con lo sguardo perso nel vuoto e Piero invece assisteva alla scena. Francesco dal canto suo, mi fissava negli occhi spaventato <<Io ti ho tradito>>
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Let Me Hold You || Francesco Barone ||
FanfictionGiorgia, seguita da sua sorella Sara e dalla sua migliore amica Linda, comincia a fare piccoli viaggi in Italia, portandosi dietro la sua grande passione per tre ragazzi chiamati Il Volo, visitando i loro luoghi di origine. Ma proprio in uno di ques...