Un giorno con Piero

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La mattina seguente mi svegliai per prima. Mi diressi in bagno cercando di non svegliare nessuno, mi preparai e scesi le scale sempre molto silenziosamente. Il sole non era ancora del tutto alto in cielo, guardai l'orologio posto sul muro che segnò le nove e dieci del mattino; andai in cucina cercando la caffettiera, trovando quella automatica così la accesi e aspettai un po' prima di preparare il caffè.

Inizialmente, non ci feci molto caso ai rumori proveniente da fuori; mi avvicinai alla porta di casa solo quando questi diventarono più insistenti: guardai dallo spioncino e vidi un gruppetto di ragazze radunate davanti casa, con i telefoni in mano che sicuramente aspettavano Piero. Continuai a preparare la colazione quando Maxim entrò in cucina <<Buongiorno Giorgia>> mi girai impaurita <<Max! Mi hai messo paura>> <<Scusa non volevo spaventare. Ti aiuto>> prese le varie tazze della colazione e le dispose sul tavolo <<Aspettano Piero?>> <<Già. Sono tutte appostate qui fuori e lui poverino ancora dorme>> dopo una breve risata soffocata, sentii Piero entrare in sala, sbadigliando e ancora in pigiama: in realtà, non portava la maglietta <<Buongiorno a tutti. È odore di caffè quello che sento?>> cominciò ad annusare per la stanza finché non si sedette al tavolo <<Buongiorno a te. Si, è caffè, lo vuoi?>> <<Grazie Gio, bello forte però>> gli versai il caffè e mi sedetti con lui mentre Maxim si ritrovò a trafficare in cucina fra le varie dispense <<Piero, fuori ti aspettano tutte già>> <<Eh sì immaginavo, ho sentito un po' di rumori prima. Prima finisco il caffè, poi uscirò. Ah Giorgi, ti va di venire con me? Devo comprarmi un po' di vestiti, ma so che mia sorella oggi non c'è>> all'idea di uscire per fare shopping, mi emozionai <<Oh sì certo, vengo volentieri con te>> <<Allora dai, vai a prepararti così usciamo e andiamo anche a fare colazione>> mi alzai dalla sedia con un sorriso in più e salii le scale, entrando in camera.

Francesco stava dormendo profondamente e decisi di non svegliarlo, così gli lasciai un bigliettino sul cuscino "Buongiorno amore mio. Scusami se non ti ho svegliato, ma sei così bello quando dormi. Sono uscita con tuo fratello, aspetto la tua chiamata. Ti amo" posai il biglietto e presi i vestiti, andando a cambiarmi in bagno. Quando tornai già, trovai Piero con le chiavi in mano <<Allora... Le fan sono tutte qui fuori. Te la senti di 'affrontarle'?>> ci riflettei un attimo ma poi dissi a me stessa che non avevo motivo di temerle <<Certo che sì. Non ho problemi, ormai lo sanno chi sono, no?>> sorrise e porse il suo braccio; aprì la porta di casa e le fan cominciarono a chiamarlo. Rispose subito con un grande sorriso poi disse <<Non urlate ragazze che ci sono persone che dormono in casa>> tutte abbassarono la voce, guardandolo come fosse un dio greco. Mentre era intento a firmare autografi o scattare foto, io mi diressi verso la macchina, cercando di non disturbare nessuno.

Quando finalmente Piero si liberò dalle fan, salii in macchina senza pensarci troppo e misi la cinta ancora molto pensierosa tanto che lui se ne accorse <<A cosa pensi?>> <<Nulla in particolare. Sono contenta di essere qui, con te, la tua famiglia. Sono felice che tutti voi mi abbiate accettato. E poi volevo chiederti scusa per ieri sera quando siamo scesi per cena>> <<In realtà, volevo chiederti scusa io per il mio comportamento. Ero un po' nervoso e ho sfogato così>> mise in moto la macchina, sistemò lo specchietto e mise la cinta <<Non abbiamo avuto modo di stare un po' insieme io e te. Andiamo, diretti ad Agrigento. Hai avvisato Francesco?>> <<Sì, gli ho lasciato un bigliettino sul cuscino>> rise sotto i baffi <<Sai quando torni come sarà geloso?>> sfogliai il porta cd della sua auto e con tranquillità alzai le spalle <<Io sono con la coscienza a posto. Posso mettere questo cd?>> Piero scoppiò in una grande risata <<Ora capisco perché gli piaci tanto. Metti quello che vuoi>> misi un cd misto di tante canzoni che si alternavano fra classiche italiane e recenti straniere; Piero non smise un attimo di cantare: meglio di qualsiasi radio.

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora