Ristorante La Botte

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Il secondo giorno a Taormina cominciò molto presto la mattina: alle sette ci svegliammo di soprassalto, complice la sveglia dell'albergo. Girai lo sguardo verso le grandi tende bianche che ricoprivano i vetri della finestra: il sole era già alto in cielo e il profumo di dolci era salito fino alla nostra camera; mi alzai lentamente dal letto e andai in bagno per farmi una doccia quando mi arrivò un messaggio da Sara "Scendete che facciamo colazione in piscina oggi. Vi aspettiamo li" misi il costume, il vestito e andai ad avvisare Francesco che però si era riaddormentato. Gli diedi un delicato bacio sulle labbra ma lo sentii dire sottovoce <<Un altro per favore>> gli sorrisi e lo baciai di nuovo ma a questo rispose anche lui <<Buongiorno piccola>> <<Buongiorno amore. Alzati che ci aspettano in piscina per la colazione>> a sentire quella parola, balzò sul letto e subito si diresse in bagno; non ebbi il tempo di aprire le finestre che tornò in camera <<Andiamo allora>> aveva già gli occhiali da sole indosso, una maglietta grigia e il costume.

Uscii dalla stanza e mi diressi in piscina: c'erano tutti tranne Linda e Gianluca <<Buongiorno a tutti. Che meraviglia>> a bordo piscina, il nostro tavolo era già apparecchiato con la colazione <<Ve l'abbiamo preparata noi, lì ci sono i piatti per gli altri due>>Sara indicò prima il nostro tavolo poi subito dopo quello di Gianluca e Linda. Mi sedetti al tavolo con Francesco esattamente davanti a me e quando mi girai verso Piero, notai che non portava gli occhiali <<È strano vederti senza occhiali. Stai meglio così, sai?>> <<Grazie Gio. Quando sono in piscina, non li indosso mai. Tante volte nemmeno in palestra>> sorrisi a Piero poi Ignazio gli chiese <<Piero, non hai ancora provato la palestra qui?>> <<E che la provo a fare, la conosco. Ci veniamo ogni anno noi tre qui>> sentii ancora i due discutere finché non arrivò Gianluca di soppiatto <<Buongiorno a tutti>> visibilmente stanco, si sedette nella sedia vuota di fianco a me e non si tolse mai gli occhiali da sole; Linda invece era raggiante come sempre. 

Si accorse ben presto che l'unica sedia vuota era vicino Francesco tanto che lui stesso gliela spostò per farla sedere <<Buongiorno cara>> si sedette e accennò un grazie cominciando subito a mangiare. Contenta di vederli vicini, dissi <<Posso farvi una foto?>> Linda mi lanciò uno sguardo accusatorio per poi continuare a mangiare, pensando di avermi già risposto. Parlai un po' con Mariagrazia e mia sorella, decidendo già cosa fare nel pomeriggio <<Allora a pranzo stiamo fuori, vi portiamo in un posticino bellissimo. Il pomeriggio andiamo in giro a fare shopping. Come la vedete?>> <<Perfetta>> rispose prima Sara alla proposta di Mariagrazia poi dissi <<Credo sia perfetto e portiamo anche Linda. Ma invece Maxim e Dario dove sono?>> <<Oh sono dentro, verranno più tardi>> rivolsi quindi lo sguardo a Francesco ma lo trovai chinato sul telefono; cercai di attirare la sua attenzione nei modi più bizzarri: gli versai più latte nella ciotola dei cereali, gli presi il portafoglio dal tavolo e lo diedi a Mariagrazia, tentennai con la forchetta sul piatto ma nulla lo distrasse così mi rivolsi a Piero, gli feci un occhiolino e indicai Francesco; lo guardò anche lui e mi fece un cenno positivo con la testa, capendo di dover stare al gioco.

Tutti si accorsero di cosa stava per succedere, aspettando una mia domanda che non tardò ad arrivare <<Piè, hai detto che vai in palestra. Avrai un bel fisico quindi>> <<Guarda, stavo giusto pensando di farmi un bagno. Vieni?>> mi tolsi subito l'abito e lo posai sulla sedia; mi sedetti sul bordo mentre Piero si tuffò immediatamente; aveva un gran bel fisico, bisognava ammetterlo <<Dai vieni, è fredda ma con questo caldo ci sta>> <<Veramente... non so nuotare. L'acqua è alta qui. Non c'è la parte dei bambini?>> fece una risata soffusa poi quasi implorò <<Non puoi stare lì tutto il giorno. Vieni alle scale, ti prendo io>> con non poca paura, mi diressi verso le scalette più vicini dove Piero mi stava aspettando. Mentre ci raggiunsero anche Sara e Ignazio, sentii Piero dirmi <<Fidati di me. Scendi>> come arrivai all'ultimo gradino, mise le mani sui miei fianchi e strinse la presa <<Ho veramente paura, Piero>> <<Stai tranquilla. tieniti a me>> poggiai le braccia sulle sue spalle, stringendolo. In quel momento, però, sentii una sedia spostarsi; dopo neanche due secondi, il sole che ci scaldava, scomparì dietro la figura di Francesco <<Che vuoi, Fran?>> si tolse in fretta la maglietta, poggiò gli occhiali sul bordo ed entrò in piscina anche lui. Intuendo il suo stato d'animo, Piero lo tranquillizzò subito <<Bro sta calmo. Sai meglio di me che qui l'acqua è alta e che non sa nuotare. Non per questo doveva rimanere lì a morirsi di caldo>> poi rivolse a me uno sguardo e sottovoce, mi disse <<Appena senti le mani di Francesco, lasciami. Va bene?>> gli feci un cenno positivo e appena sentii le mani di Francesco prendermi la vita, lasciai Piero che, lentamente, si allontanò da me. 

Let Me Hold You || Francesco Barone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora