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Travis prov

Io lo ammazzo.
Fulmino con lo sguardo Luke ma non sembra preoccupato anzi, mi fa un sorriso e l'occhiolino.. cosa diavolo avrà in mente quell'idiota adesso.
Sento qualcosa di caldo sulla mano, abbasso lo sguardo e vedo la sua mano stringere la mia, non so perché lo ha fatto ma quel gesto mi ha calmato.
Le ore passano in fretta e non faccio altro che guardarla, sono come incantato da lei, come se non potessi farne a meno e sapere che lei è la mia compagna un senso di gioia e felicità mi riempie.. sento il suono della campanella dell'intervallo e vedo Giorgia alzarsi prendendo qualcosa dalla borsa, mi fissa per un secondo e si porta l'indice sulle labbra mimando un 'shh', rimango più del dovuto a fissarle le labbra, sembrano così morbide..
Mi alzo e vado con lei, non si sa mai.
Mi avvicino e la prendo per mano portandola fuori in giardino in una parte nascosta cosicché nessuno possa vederla fumare e inizio a guardarmi intorno.

"Come fai a sapere che qui nessuno mi scopra?" Domanda mentre si accende la sigaretta.
"Beh non sei l'unica a fumare, anche Trevor per un periodo aveva iniziato e lo accompagnavo qua, nessuno lo ha mai visto." Rispondo cercando di non fissarle troppo le labbra e concentrandomi sugli occhi.

Mentre fuma iniziamo a conoscerci un po' meglio, viene dall'Italia più precisamente da Venezia, è cresciuta assieme ad Alex il suo migliore amico, i suoi genitori sono morti due anni fa, mentre raccontava del suo passato il suo sguardo non cambiava, non lasciava trasparire emozioni come se fosse fatta di pietra. Vorrei conoscerla di più ma mi rendo conto che è ancora presto quindi non faccio domande specifiche anche se la curiosità è davvero tanta.

La campanella del fine intervallo suona, la prendo per mano ma lei si blocca.
"Devo fare una chiamata arrivo dopo"
Dice dandomi un bacio sulla guancia, le rispondo con un sorriso e mi avvio in classe.

"Luke!"
"Hey Travis che succede?"
"Cosa le hai detto?" Domando infuriato
"Le ho chiesto andare a fare una partita a basket dopo la scuola, è davvero brava magari ci aiuta a migliorare, ora sta chiamando i suoi per avvisarli" risponde sorridendomi, non sapeva la verità.
Luke e io siamo sempre stati complici su tutto, quando facevamo le marachelle da piccoli cercavamo di scamparla e alla fine ci riuscivamo tutte le volte facendo impazzire il branco.
"Se non avessi trovato io una scusa per uscire con lei tu avresti aspettato anche troppo." Non ha tutti i torti
"Di solito erano le altre a chiedermi di uscire o altro, con lei mi trovo davvero impacciato." Rispondo mentre mi gratto la nuca.
Luke mi sorride e mi da una pacca sulla spalla per poi dirmi 'ah l'amore' ci guardiamo e scoppiamo a ridere entrambi.
La campanella è suonata da dieci minuti ma Giorgia non rientra e sto iniziando a preoccuparmi, cerco di stare tranquillo ma quando sto per chiedere di uscire per cercarla la vedo entrare, ma si vede che qualcosa non va.

The devil's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora