27

978 71 0
                                    

"Sono appena uscito da una festa, piuttosto che ci fai tu qui che puzzi di alcol."

Non riesco a distogliere lo sguardo, è come se i suoi occhi fossero fossero calamite per i miei.

"Non riuscivo a dormire perciò sono andata a camminare, tranquillo Scott sto bene."

"Dai andiamo a farci un giro, io abito.."

Non riesce a finire la frase che qualcuno lo interrompe.

"No lei viene con me."

Mi giro e Travis mi cinge la vita con le braccia portandomi attaccata a lui stringendomi e senza distogliere lo sguardo da quello del mio amico.

'Quando la gelosia non ha confini.'

Saluto Scott con un cenno di mano e Travis mi trascina via senza mai mollare la presa dal mio fianco, ma lui che ci fa qui?

"Come mai sei qui anche tu? Eri alla festa?"

Non risponde, si limita a lanciarmi occhiatacce per poi continuare a camminare.

Dopo cinque minuti il signorino finalmente si decide a degnarmi la parola.

"Quanto hai bevuto?"

Le sue parole non sono premurose o dolci, no sono fredde come cubetti di ghiaccio scagliati contro con una fionda.

"A te dovrebbe importare?"

"Al tuo fegato importa."

Non è che se lui non ha mai bevuto deve fare la predica a me.

"Non mi hai ancora risposto, che ci fai qui?"

Rimane in silenzio alcuni secondi come se stesse cercando una scusa.

"Non avevo sonno. -mi spinge contro di lui per guardarlo- e tu sta lontana da Scott."

Forse se gli dicessi la mia vera natura tutto si sistemerebbe, ma poi ripenso al problema causato al branco e quella piccola iniziativa sparisce.

"Perché dovrei? È mio amico."

Non risponde, rimane a guardarmi senza proferire parola, i suoi occhi sono incatenati ai miei portandomi in un luogo dove ci siamo solo io e lui.

Abbassa lo sguardo puntandolo sulle mie labbra, so quello che vuole fare ma un'umana non si comporterebbe così facendosi baciare dopo pochi giorni, altre davanti al suo fascino non si lascerebbero di certo supplicare ma io non sono così.

Se lui vuole qualcosa da me se la deve guadagnare e non di certo con un semplice scenata di gelosia, si lo so posso essere stronza ma lui è il primo e non voglio vedere così facilmente.

Mi stacco lasciandolo spiazzato, magari potremmo conoscerci meglio prima di fare un passo così.

"Che ne dici di parlare un po'?"

Esita per qualche secondo poi acconsente, mi prende per mano e rincominciamo a camminare, non c'è tensione nell'aria anzi è tutto rilassante.

"Com'è l'Italia?"

"Esteticamente bellissima, solo che sono le persone a rovinarla."

Qui sono tutti molto più socievoli, da noi ogni motivo era buono per etichettare un'individuo marchiandolo per il suo modo di essere, di vestire, del suo orientamento sessuale ma nonostante tutto è stupenda e su questo non si ribatte.

"Persone? Che tipo?"

"Strafottenti che si credono superiori quando in realtà non sanno con chi hanno a che fare, che criticano per la differenza tra Nord e Sud come se fossimo due 'razze' differenti in tutto e per tutto sullo stesso territorio ed è questo uno dei suoi punti deboli."

The devil's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora