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Giorgia prov

Dopo che Alex si è calmato lo mando a riposarsi, gli preparo la cena e poi esco, ma non vado nel bosco, so benissimo cosa potrebbe succede.

-non è mica detto-
Vorrei ricordati che tu sei parte di me.
-vedo che finalmente stai accettando la cosa-

Mi vesto per lo meno decente, chiudo la porta di casa e vado a farmi una camminata per il paese.
Devo dire che non è male, ci sono molte persone che camminano tenendosi per mano, i bambini sono sopra le spalle dei papà ridendo come matti, gli anziani invece sono sul balcone di casa a godersi il panorama con una coperta addosso, i negozi sono tutti aperti, c'è una libreria, uno studio di tatuaggi, negozi di vestiti a gogo, tabaccherie.. colgo l'occasione e vado a prendermi le sigarette, non ho diciotto anni però spero che almeno il commesso sia clemente, sto per entrare quando vedo Alex correre per venire verso di me.

"Dai potevi aspettarmi voglio anch'io vedere il paese"
"Volevo farti riposare scusa.."
"Tranquilla mocciosa, vado io che questo tipo non le da ai bambini" dice facendomi l'occhiolino, odio essere reputata piccola, non lo sono.
Esce e mi lancia il pacchetto di sigarette, lo apro e ne offro una allo stupido che ho affianco, facciamo il giro della piazza e devo dire che questo paese mi ha colpito, forse è per la sua semplicità, mentre torniamo indietro mi fermo davanti la libreria, dico ad Alex di andare a casa, ci avrei messo pochi minuti.
Appena apro la porta il campanello sopra di essa inizia a suonare attirando l'attenzione di un'uomo di mezz'età, si avvicina e mi chiede se ho bisogno d'aiuto, ho bisogno di deprimermi con qualche libro d'amore, i film sono stupendi ma a volte i cartacei sono anche meglio, lasciano libera l'immaginazione.
Dopo avermi proposto un paio di libri ne trovo uno che mi piace particolarmente dalla trama, parla di un Lupo che si innamora della sua compagna, lei essendo umana è estranea al mondo di lui, ma poi entrerà a farne parte.

Torno a casa mi distendo sul divano e inizio a leggere, alla fin dei conti è più o meno ciò che sta succedendo a me e Travis, lui pensa che io nel loro mondo non c'entro assolutamente nulla ma non sa che in realtà ci sono dentro fino al collo, quindi leggendo magari riesco ad 'ambientarmi' un po' anche se so che prima o poi dovrò dirglielo.
Sento le palpebre farsi sempre più pensanti, chiudo il libro e vado in camera, non metto neanche il pigiama, vado in bagno a togliermi le lenti messe la mattina e mi metto sotto le coperte, metto le cuffie con la musica e pian piano mi addormento.

The devil's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora