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"Che ti è successo?? Non respiravi più e non ti muovevi. Pensavo di averti perso.." sussurra con le lacrime agli occhi.

Non permetterò che rimanga da solo di nuovo.
Io e lui non ci separeremo mai.
Senza di lui non c'è la farei mai ad andare avanti.
È la mia roccia, l'unica cosa che mi spinge ad andare avanti in questo mondo.

Mi alzo e lo abbraccio, non voglio farlo preoccupare così tanto, non se lo merita.
"Hei va tutto bene" gli prendo la testa tra le mani e lo obbligo a guardarmi, sento la sua paura scorrere nelle vene ma che un po' alla volta svanisce, mi sorride e mi abbraccia di nuovo e io ricambio stringendolo ancora più forte.
"Vuoi stare a casa oggi?"
"No tranquillo vado a scuola, non voglio stare a casa durante la prima settimana, non ho ancora conosciuto tutti i professori" rispondo facendogli l'occhiolino
"Sono fiero di te" e come se fosse una cosa automatica gli sorrido.

Mi preparo e usciamo, guida per un po' e poi si ferma ad un bar dove facciamo colazione, ordino il mio solito cappuccino e un cornetto al cioccolato Alex ordina lo stesso ma lui prende un caffè.
Controllo l'ora e mi accorgo di essere in ritardo ma non m'importa, mi manca stare con lui e ogni volta che stiamo insieme cerco sempre di godermi il momento.

Arriviamo davanti scuola e faccio cenno ad Alex di scendere e di fumare una sigaretta con me prima di andare all'università, si sa alla pausa cicca non si rinuncia mai.

Dopo averla finita Alex firma il permesso di entrata in ritardo e mi lascia andare, tiro fuori il foglio con gli orari dalla borsa e controllo le materie e l'aula: C8, fisica.
Perfetto io adoro la fisica. Ripongo il foglio nel diario e mi avvio, allora se la C6 era di qua la C8 sarà sicuramente vicina..

' Fino a prova contraria..'
Buongiorno White
'Buongiorno anche a te'

Passo davanti la C6, C7 e finalmente arrivo davanti alla mia classe, busso aspettando il permesso di entrare, apro la porta e consegno il libretto al professore.

"Primo giorno che ci conosciamo e lei è già in ritardo"
"Mi scusi non succederà più"

La prossima volta sto a casa direttamente.

"Vada a sedersi, oggi facciamo ripasso"
Annuisco e mi giro verso la classe, fatalità l'unico banco vuoto è vicino a Travis, sembra che non abbia dormito date le sue occhiaie, mi avvicino e lo saluto ma lui non ricambia, iniziamo bene la giornata.

"Allora ragazzi oggi ripetiamo il programma sulla meccanica, più specificatamente la cinematica, qualcuno di voi si ricorda cos'è?"
Alzo la mano notando che nessuno vuole rispondere, questa parte del programma la so a memoria dato che in Italia la mia vecchia prof di fisica era una tosta.
"Prego"
"La cinematica è lo studio del movimento senza preoccuparsi delle forze che lo mettono in moto."
"Molto bene"
Luke mi guarda complimentandosi, Travis invece guarda sempre il professore senza neanche degnarmi di uno sguardo, il tempo passa e il professore fa sempre domande alla classe, ma dato che nessuno sa la risposta lascia rispondere la sottoscritta, ora sanno da chi copiare per i prossimi compiti.

Suona la campanella dopo due, il prof saluta tutti ed esce, bene ora ho l'occasione di potergli parlare.
Sto per girarmi quando lui si alza e se ne va, andando in contro a Mia che lo aspetta fuori dall'aula, la bionda ossigenata si butta tra le sue braccia baciandolo.
Li fisso per qualche secondo incazzata, anche se mi considera una semplice umana una persona non va trattata così.

Vado da Luke e gli chiedo se potevamo scambiarci di posto e lui anche se confuso accetta.

Non mi faccio umiliare in questo modo e soprattutto non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, la sua possibilità l'ha avuta e l'ha sprecata, ora si arrangia.

The devil's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora