13

1K 78 0
                                    

Iniziamo a giocare fino a quando sento delle urla, ci giriamo e vediamo che Mia e le sue amichette sono sedute sulle panchine a guardarci giocare; distolgo lo sguardo e mi concentro, qualche passaggio e poi canestro.

"Come fai a fare sempre canestro ovunque tu sia?" Mi domanda con le mani sui fianchi Caleb.
"Devi capire la forza che metti per lanciare la palla, se la lanci troppo forte sbatterà contro il cartellone e non entrerà, se la lanci troppo piano non ci arriva, trova un'equilibrio", Caleb si mette vicino a me e prende la palla, la fa palleggiare due volte poi si alza tira facendo canestro, tutte le ragazze sembrano euforiche da ciò che hanno visto, ok che tutti hanno il corpo perfetto con la tartaruga, pettorali e tatuaggi però così mi sembra eccessivo.
A turno tutti iniziano a tirare facendo canestro, quando arriva il momento di Travis lo vedo strano.

'Geloso'
Geloso

Tira ma sbaglia facendo andare la palla contro il bordo del canestro per poi arrivare tra le mani di Mia che si alza e si avvicina.

"Travis aiutami a fare canestro" dice mettendosi davanti a lui strusciando il suo fondoschiena sul pacco del mio compagno.
"Vuoi imparare a giocare? E allora impara da sola" risponde duro, prende la sua maglia si mette il casco e se ne va.

O mio Dio ma che permaloso
'Si chiama gelosia, e anche tu la provi verso la ragazza davanti a te'
Si ma io non me ne sono andata, e lei lo ha baciato io con Mich ci ho solo parlato.
'Hai ammesso di essere gelosa?'
No. E ora zitta.

Mia ci lancia la palla e si mette a sedere, mi giro verso gli altri che mi fanno cenno di andarcene, ripongono la palla nell'armadietto, si mettono la maglia e poi ci dirigiamo verso le moto lasciando le ochette da sole, poverine saranno rimaste deluse.
Saluto tutti e mi incammino verso casa anche se Luke provò in tutti i modi di farmi dare un passaggio ma io rifiutai.
Più o meno so dove siamo, basta che vado sempre dritta giro a sinistra poi dritto poi sinistra poi destra poi dritto e ci sono.. in teoria..
Mentre passo davanti al bar vedo Micheal uscire, probabilmente ha finito il turno.

"Posso accompagnarti a casa?"
So quanto ci tenga a vedere Alex quindi gli dico di sì, mentre camminiamo inizia a parlarmi della sua vita dopo che io me ne sono andata, ha trovato la sua compagna che è la proprietaria del bar, ha finito la scuola, dato che ha ventiquattro anni, con il massimo dei voti, è sempre stato un ragazzo molto intelligente.

"Dopo quanto te ne sei andato?" Domando forse un po' troppo direttamente
"Un'anno dopo che te ne sei andata, il branco aveva iniziato a sciogliersi e tutti se ne andavano per la propria strada quindi presi le mie cose e me ne andai anche io"
Quelle parole mi fanno venire una fitta al cuore, avevo distrutto il branco dei miei genitori.. chissà cosa stavano pensando ora di me.

"Tu invece? Cos'hai fatto dopo essertene andata?"
"Ho continuato gli studi, poi Alex ha ricevuto una borsa di studio e mi sono trasferita qui con lui, mi dispiace per quello che hai dovuto passare" dico a testa bassa, non riesco a guardarlo, i miei genitori gli avevano dato una nuova vita e io l'ho abbandonato, non me lo perdonerò mai.
Arriviamo davanti casa e apro, Alex stava preparando la merenda, si ferma di colpo e si gira verso di noi.
"Sorpresa" dico saltando e battendo le mani

"Mich"
"Alex"

Quest'ultimo si avvicina e si abbracciano con qualche pacca sulla spalla.

"Ragazzi ora devo andare, il mio branco mi aspetta"
"Tranquillo Mich grazie per averla accompagnata"
"Figurati amico"
Sta per uscire quando lo fermo, prendo il profumo di Alex e glielo spruzzo addosso.

"Non vorrei mai che si accorgessero del mio profumo su di te"
"Ottima idea grazie tesoro" mi bacia la tempia e se ne va.

Guardo Alex e sembra che stia per piangere, lo abbraccio e cerco di confortarlo, sapevo che il branco gli mancava, abbiamo abbandonato tutti di punto in bianco senza dire nulla a nessuno e non è stato facile, soprattutto per lui.

The devil's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora