[ δάκρυα ] crying

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non piango.
le lacrime non sgorgano salate dai miei occhi e non trovano la loro strada sulle mie guance pallide, non accarezzano le mie labbra per poi perdersi sul mio collo.
no, non lo fanno.
rimangono rinchiuse dietro un vetro di cristallo e corrodono l'interno della mia anima come il più potente degli acidi.
graffiano, rovinano, spezzano il mio cuore e insieme, come cucite, creano la mia armatura. Un'armatura, però, ch'è come una vergine di ferro.
dentro quel sarcofago protettivo si trova il mio cuore intrappolato fra le spine e le schegge di vetro e sanguina, sanguina perdendo la sua corsa contro il tempo, smettendo piano di battere.
si arrende ad una corsa che non può correre e si ferma. Frena il suo battito d'ali e si getta sui rovi, sopportando in silenzio l'agonia e il dolore che lo travolgono.
non gli resta molto e non combatte per salvarsi.
non vuole salvarsi.

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