gustav klimt; the kiss

37 5 4
                                    

amo "il Bacio" di Klimt, è uno dei miei quadri preferiti.
L'uomo è spigoli, oro, cerchi, luce accecante e tiene fra le sue braccia la donna.
Lei è come una ninfa spuntata direttamente dai fiori e, vestita di questi, sembra quasi abbandonarsi cedevole alla stretta protettiva della figura maschile e si aggrappa a lui, quasi ne dipendesse della sua vita.
E lui, con quel casto sfiorarsi di pelli, sembra dipendere da quel contatto.
Le caviglie di lei sono avviluppate nei fiori, come costretta a rimanere lì, a terra, senza potersi muovere.
Sembrano Gea e Urano, uniti e sempre distanti, colti in un unico punto comune oppure la Luna e il Sole. Entrambi sono sfortunati amanti, ma in questo fotogramma loro due stanno solo cogliendo la beatitudine di quel breve contatto.
Si abbandonano alla loro natura e non disperano, si amano così tanto in quello sfiorarsi così intimo da provare un piccolo senso di imbarazzo - di violazione quasi - ad osservarlo troppo, come se si ficcasse il naso nell'amore di due amanti cercando di capirne le trame che lo tessono.
Le loro figure si fondono e non si coglie l'inizio di una e la fine dell'altra. Sono indissolubili, fuori da ogni legge; lei si riversa in lui e lui in lei e solo ora capisco che non è la rappresentazione di un corpo, non solo: sono le loro anime.
Chissà se i due soggetti ritratti lo sapevano che quell'amore li avrebbe ancorati per l'eternità alle funi del tempo.
Sono così sinceri, mi viene da piangere a guardarlo.
Non pretendono niente l'uno dall'altro, solo di amarsi.

 πρόσωπονDove le storie prendono vita. Scoprilo ora