come vento

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Oggi il vento è forte e mi manchi più del solito, in maniera fastidiosa e pungente.
Il vento, dicevo, oggi è forte e tira le nuvole, le tira a sé, le strappa, le stropiccia e dalla grande finestra che mi divide dal suo moto tormentato, vedo le foglie in agonia venir strappate dalla madre per dare forma a questa corrente. Oggi mi ricordi questo vento, oggi prendi i miei pensieri e li strappi, li tiri, li stropicci, prendi la mia attenzione e il mio inchiostro e lasci che entrambi siano dedicati inevitabilmente a te. Mi strappi le parole direttamente dalle vene, senza lasciare che passino più volte del dovuto dal cuore e te ne appropri. È colpa mia, oggi mi sono concessa di pensarti senza dosare le immagini di quello che sarebbe potuto essere se fossi stata più coraggiosa e fortunata. Triste sei tu e la tua essenza è tatuata anche nella mia mente: per questo oggi sono triste anche io, più del solito, ma sono anche amareggiata, sì, in fondo mi dispiace averti perso senza nemmeno averti avuto per un attimo.
Nella mia malinconica fantasia oggi hai duplice natura: Werther e Caravaggio. Tormentato in entrambi i casi, sei lo sfondo scuro dei tuoi stessi quadri; cerchi la luce lasciando scoperte le tue tenebre con il tuo stesso ritratto in ciò che scrivi come se lo dipingessi.
Chissà chi sarai domani, chissà se ci sarai domani fra le lenzuola candide e le tele dei miei pensieri, chissà se domani mi mancherai come mi manchi oggi.
Magari un giorno cesserai la tua evanescente assenza e sottile, fastidiosa presenza e sparirai per sempre dalla mia memoria.
Sarò io a lasciarti andare, forse, quando sarò pronta a non sentire più la tua mancanza.
Facci l'abitudine se di notte rimani sveglio perché ti penso forse troppo forte, non ho intenzione di scusarmi di questo.

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