[ ὄμβρος ] rain

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Sia benedetta la pioggia, le lacrime del cielo, così come i tamburi forti che suonano come urla.
È musa e compositore, infinito, immortale, malinconico e triste nel suo grigiore profondo, così confortante, così simile a me, un artista che dipinge le sue storie nelle nuvole e nelle stelle, che dialoga con i due amanti divisi, il Sole e la Luna, e li unisce, li abbraccia, li protegge.
Siamo sotto lo stesso cielo, lo sono anche loro due, e non potremo essere mai essere divisi, seppur lontani.
I miei pensieri sono come un temporale, fulmini su ferite aperte, nuvole buie e quasi viola intrecciate e fitte, la pioggia sono le mie lacrime e accarezzano le mie mani come il terreno, ferendolo come una grandine di lame.
Il cielo magari ci lascia soli quando piove, dici, magari ci bagna solo per dispetto, ma credo che sia un conforto, magari un gesto di amore.
Piange anche lui con noi, partecipa al dolore di tanti, al tuo dolore e a quello delle stelle, ancelle della Luna.

La tristezza è un cappotto caldo che non protegge dalle lacrime, un cappotto che lascia che la pioggia inzuppi il pavimento sporco di speranze nella stanza del mio cuore, che è tenuto insieme da una camicia di forza perché senza crollerebbe, immobile e congelato nel suo battito mancante. Mi si stringe addosso, poi, immotivata e sempre presente, con i bottoni di debolezza e le cuciture di paura.

Il filo che unisce le parole e i discorsi sta scivolando via dalle mie mani e io, intorpidita dalle mie illusioni, non riesco ad afferrarlo. Questo testo non doveva finire così, doveva essere poetico, quasi dolce, con una fine ad effetto, triste, malinconico come un notturno di Chopin, ma è un'orchestra gestita male, con gli strumenti scordati che sbagliano le note, un pubblico di scheletri e il direttore impiccato dietro al sipario rosso del suo sangue.
Le lettere cominciano a confondersi ed ammucchiarsi, pigre e frenetiche, così come le parole e smetteranno di formare discorsi logici e ordinati.
Ma cosa, alla fin fine, è logico e ordinato quanto una tempesta confonde tutto, anche le proprie sicurezze? E cosa sono le sicurezze se non vane speranze che vane spariscono, quando si infrangono contro un muro di schegge?

 πρόσωπονDove le storie prendono vita. Scoprilo ora