[ ἄδηλος ] invisible

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cosa mi succede? perché non sono come loro?
loro, là fuori, sorridono e si divertono e io? io sono dentro la mia gabbia di vetri colorati messi ad arte per assomigliare alle vetrate di una cattedrale gotica.
La luce filtra, sì, ma distorta e opaca e io conosco solo questo.
nessuno mi sente, nessuno ascolta, sono sola con i miei pensieri, affilati come schegge di uno specchio andato in frantumi.
cosa sono? chi sono?
nessuno mi vede, sono l'ombra che si annida in un angolo di una stanza ben illuminata, l'opposto che fa da contropeso di un mondo di luce.
non ci sono, forse non esisto neppure, forse sono lo scarto di pensieri della vostra mente, magari l'amica immaginaria dell'infanzia che vi perseguita nell'età adulta e vi abbandona quando non ne avete realmente bisogno... o forse il contrario.
cosa sono? chi sono? esisto o sono invisibile?
sono il coagulo di disprezzo e tristezza di cui una società ben organizzata ha bisogno.
non lo so, non so cosa sono, ma so solo che sto andando a pezzi e quei miei pezzi mi apriranno le vene e morirò soffocata nel mio sangue.

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