1000 views. MILLE. Ma che stregoneria è mai questa?! 🙈🙈
Quindi, a questo punto, la conclusione della 6° parte postata ieri ci sta tutta...e a nemmeno 24h di distanza dalla precedente! WHAT A MIRACOLO! 😂😂
La domanda è una sola:
CHE SUCCEDERÁ DOPO?
Via con le ipotesi!
Godetevi, questa lettura. :)
Grazie infinitamente. Sempre. ❤
Enjoy.✳✳✳✳✳✳✳✳✳✳
Sono appena atterrati a Palermo e la situazione appare calma e tranquilla.
Filippo non si allontana un secondo da Simone, come se avesse paura che potesse volare via.
A volte lo afferra, senza rendersene conto, e si stringe a lui.
Crede che basti una sciocchezza a quel punto, per perderlo e non vuole. Non può perderlo.
Nemmeno ricorda la sua vita senza quel ragazzo di Bolzano.Quando arrivano in hotel, la receptionist riconosce Giannelli non appena varca la porta d'ingresso.
«Ma... tu sei Simone Giannelli!» esclama, la ragazza. I suoi occhi si illuminano immediatamente. Gli fa mille complimenti per le olimpiadi, dice che se si è innamorata della pallavolo lo deve solo a lui e ai sui compagni di squadra, che hanno saputo trasmetterle forti emozioni. Simone le risponde con uno dei suoi migliori sorrisi, felice, non essendo abituato ad essere riconosciuto con tanta facilità.
La ragazza, poi, era così presa da lui e da quel botta e risposta che quasi non nota Filippo al suo fianco.
Quasi, perché non appena se ne rende conto, rimane evidentemente abbagliata dalla sua bellezza.
Ha perso la scioltezza nel parlare che aveva mostrato fino a cinque secondi prima e sembra essere diventata impacciata d'un botto.
'Ecco l'effetto Lanza' pensa il più piccolo.
«S.. siete qui insieme?» chiede, timida.
Filippo annuisce guardando l'amico, mentre gli afferra forte la mano sotto il bancone della hall assicurandosi che nessuno li stesse guardando.
Simone ricambia lo sguardo, intenerito. Gli si legge in faccia quanto sia felice di essere lì con lui e questa cosa lo fa sentire bene.
Vorrebbe abbracciarlo, però continua a tornargli in mente Nicole, continua a tornargli in mentre quel bacio in aeroporto.
E allora ripensa a cosa ha provato in quel momento e non riesce a mettere da parte il risentimento che ha per lui.
Si, è consapevole che deve lasciargli un po' di tempo per elaborare il fatto che si senta attratto da lui, da un ragazzo, ma nel frattempo avrebbe almeno dovuto accennare a Nicole di questi dubbi che lo assalivano.
Non può lasciare entrambi in questa sorta di limbo, è una mancanza di rispetto... anche per lei.
Quindi decide che è giusto tenersi un po' alla larga da lui, essere più distante per fargli capire che non basta qualche gesto carino per far tornare tutto come prima.
Così toglie bruscamente la mano dalla sua.
Lo sguardo da cucciolo bastonato che gli rivolge Filippo, deluso, gli fa male, ma non può lasciargli credere che basti così poco per farsi perdonare.
«Ecco le vostre chiavi» esclama, la ragazza interrompendoli.
Quando salgono in camera, si guardano e arrossiscono entrambi perchè é la prima volta che si ritrovano in un hotel soli, senza compagni di squadra intorno.
Dopo quello che è successo tra di loro è inevitabile, per tutti e due, pensare a cosa avrebbero potuto fare lì, su quei letti, insieme.
Simone però è deciso a portare avanti la sua piccola rivolta nei confronti del veronese e continua ad essere freddo verso di lui.
Filippo, dal canto suo, continua a gravitargli intorno in cerca di attenzioni che però non riceve.
«Scendo al bar» dice poco dopo il palleggiatore senza aspettare la risposta dell'altro e uscendo dalla porta.Filippo resta lì, in silenzio, consapevole di meritare l'atteggiamento che gli viene rivolto perchè la colpa è solo sua e della sua incapacità di prendere decisioni
Quel giorno, in aereo, aveva pensato alla vacanza come un periodo in cui avrebbero potuto essere loro stessi totalmente, in cui avrebbero potuto lasciarsi andare a qualche effusione in più.
Invece a stento si parlano e non va affatto bene. Non deve andare così.
Lui vuole godersi a pieno il tempo con Simone.
Allora lo segue. Lo trova seduto insieme ad un gruppo di ragazzi. Se ne sta lì, intento a sorseggiare un drink, e gli basta solo vederlo sorridere per sentirsi tremare le gambe.
La sua attenzione, poi, viene catturata dalle mani di un ragazzo, seduto accanto all'amico. Inizia ad essere infastidito da quei tocchi.
Non sa cosa gli prende quando, qualche istante dopo, è già in piedi di fronte a lui, pronto a portarlo via di lì.
«Simo, sono pronto, andiamo?» butta fuori, di getto, non appena lo raggiunge.
«Non adesso. Sto parlando con i ragazzi.» risponde, infastidito, Simone.
«Chiedo scusa» dice, poi, guardandoli tutti. «Adesso andiamo, che il tempo a nostra disposizione è già poco.» aggiunge, afferrandolo per la mano.
Simone capisce perché si sta comportando in quel modo.
'È geloso' pensa divertito, perché evidentemente gli
è bastato vedere la mano di quel ragazzo poggiata casualmente su di lui per fargli perdere il controllo e comportarsi da stronzo. Ma non è nella posizione per esserlo. Loro in fondo non sono niente.
«Inizia ad andare in spiaggia se vuoi, io poi ti raggiungo» dice, prima di sposatere di nuovo la propria attenzione verso quel gruppo di semi sconosciuti.
Filippo, allora, sente la rabbia ribollire dentro lui.
L'indifferenza con cui lo sta trattando lo sta mandando fuori di testa, vorrebbe solo prendere Simone e portarlo via da lì con la forza.
È la loro vacanza quella.
Non deve esserci nessun altro. Lo vuole tutto per sé, di nuovo.
Decide di andarsene, però, prima di fare una vera e propria scenata di fronte agli altri ospiti dell'albergo.
«Vaffanculo, Gian» mormora allontanandosi.
Giannelli tenta di scusarlo in qualche modo, e il ragazzo al suo fianco lo guarda curioso.
«Posso farti una domanda?» gli chiede.
«Si, dimmi Lorenzo»
«Quello lì è il tuo ragazzo?»
«Ehm...no, siamo solo amici.»
«Ne sei convinto?! Cavolo, tu sei pazzo di lui!»
Il palleggiatore sgrana gli occhi e arrossisce di colpo.
«È palese!» continua il suo nuovo conoscente. «E devo dirtelo, anche lui è perso completamente per te! Solo un ceco non si accorgerebbe che ti muore dietro.» esclama «voglio dire... non solo ti mangiava con gli occhi, ma hai visto prima come ha tolto subito la mia mano dal tuo braccio? Ah, scusa per quello, non volevo farlo» aggiunge, sorridendo.
«Non preoccuparti»
«Comumque anche tu piaci a lui, è chiaro come il sole, forse ha solo bisogno di una piccola spinta per lasciarsi andare del tutto»

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Come neve al sole.
Fanfiction«Eppure, non è così difficile riconoscere qualcuno di prezioso, quando lo incontri. Non brilla, riempie.» Simone e Filippo si conoscono da tempo, giocano nella stessa squadra. Stanno per partire per le Olimpiadi e qualcosa tra loro sta cambiando. L...