Et voilà! 😊
A neanche 24 ore dalla prima parte vi rilascio anche la seconda...
Sono o non sono stata brava? 😂
Fatemi sapere cosa ne pensate. Vi aspetto. ❤
Enjoy. XXX✳✳✳✳✳✳✳✳✳✳
Arrivano a Cavalese in tarda mattina, appena in tempo per la divisione delle camere, le solite, ed il pranzo. Simone e Filippo sono vicini, come sempre, anche se a tutti è palese una certa freddezza rispetto all'ultima volta che li hanno visti. I primi ad accorgersene sono senza dubbio Luca e Matteo che hanno passato più tempo assieme ai due compagni rispetto ad altri nell'ultimo periodo, sia a Trento che a Napoli.
«Cosa credi possa essere successo?» chiede l'opposto mentre ripongono i bagagli
«Hm?»
«Ma mi ascolti? Dicevo a Filippo e Simone.»
«Ah già. Non lo so, sono straniti entrambi, magari puoi provare a chiedere a Pippo, o magari...» fa una pausa con la tipica espressione di chi ha appena avuto un'idea brillante
«Dai, dilla.» interviene Vettori capendo immediatamente
«Cosa?»
«La cazzata del giorno che spacci per l'idea del secolo»
«Le tue parole mi offendono. Vorrà dire che farò tutto da solo.» risponde Matteo fingendosi irritato.
«Dai Teo, era per dire»
«Non mi interessa» dice piccato Piano, rivolgendosi con lo sguardo verso la finestra per guardare il panorama che gli si para davanti.
«Ti amo.» risponde cingendogli i fianchi da dietro.
Matteo aspetta qualche secondo in più prima di parlare.
«Anche questo era per dire?» chiede poi per punzecchiare ancora un po' il ragazzo
«No cretino! Lo sai. Ti amo. Sul serio.»
«Me lo dirai tutti i giorni quando saremo lontani?» domanda rigirandosi tra le braccia di Luca
«Tutti i giorni...e anche le notti» dice baciandogli dolcemente le labbra «e tu, me lo dirai?»
«Io te lo dico già tutti i giorni, mi pare» risponde il centrale facendolo ridere
«Me lo dici?»
«Ti amo»
«Adesso mi dici anche cosa hai in mente?»Hanno da poco finito la prima sessione di allenamenti, quando Simone e Filippo ricevono contemporaneamente lo stesso messaggio, uno da Luca e l'altro da Matteo.
“Dopo cena, camera nostra. Abbiamo bisogno di un parere.”
Breve e conciso. Nessuno dei due ha ben capito cosa vogliano ma entrambi accettano dato che non hanno nulla da fare e stare in compagnia é sempre un'ottima alternativa.
Si ritrovano davanti la porta non sapendo a cosa dovessero esattamente andare in contro una volta entrati.
«Che dici, busso?» domanda Simone
«Beh l'alternativa sarebbe passare la serata in corridoio. Anche se possiamo aspettarci qualsiasi cosa direi ci conviene bussare, si.»
Pochi secondi dopo si ritrovano in camera con Luca e Matteo pronti per uscire.
«Finalmente siete arrivati, era ora!» esclama Matteo
«Dove state andando?» chiede Filippo
«Non abbiamo serata libera»
«No, giusta osservazione, ma state tranquilli.» comincia a spiegare Vettori «sappiamo che Blengini non vi ha concesso il cambio camera, e vi abbiamo visti un po'...come dire...tesi. Da bravi compagni di squadra ma soprattutto amici, vi cediamo la nostra. Non è un albergo 5 stelle e non abbiamo il frigo bar ovviamente, quindi dovrete accontentarvi della solita acqua e succhi di frutta di dubbia qualità, ma per lo meno potrete stare da soli per circa...2 ore a partire da questo momento. Divertitevi» conclude tirandosi Matteo fuori dalla stanza che mentre esce aggiunge «Divertitevi ma magari non sul letto. Vorrei dormire dopo. Grazie!»
I due ragazzi si ritrovano soli, osservando la camera 'addobbata' alla bene e meglio. «È stata sicuramente un'idea di Matteo» commenta Simone osservando le bottigliette e i bicchieri di plastica sistemati su un tavolino, come fossero vino o spumante costosi.
«Quindi...»
«Quindi?»
«Ce l'hai ancora con me?» chiede Filippo al più piccolo.
«Non ce l'ho con te.»
«No?»
«No Fil. Mi ha dato solo fastidio il fatto che ti sei comportato come un coglione quando ero a migliaia di chilometri di distanza con la mia famiglia e tu con chissà chi. Lo sapevi che é una specie di tradizione che abbiamo.»
«Lo sapevo e lo so...non so dirti cosa mi sia preso. Io-saperti cosí distante da me, l'ultima settimana libera prima di confinarci qui...non ho capito più niente.»
«Questo non ti giustifica. É la mia famiglia Filippo, non il primo sconosciuto che mi capita a tiro.»
«Lo so, lo so. Sono stato un idiota.»
«Oh, lo puoi dire forte»
«Peró ti ho fatto ingelosire...» risponde quasi ammiccando il veronese
«Ma figurati.» ribatte il palleggiatore prima di continuare «geloso di te? Bellissimo, sexy, intelligente, meraviglioso-»
«Tuo.» si intromette Lanza.
Si sorridono, come se fosse la prima volta che sentissero quelle parole.
«Mi dispiace Simo, davvero.» pigola poi il moro abbassando lo sguardo.
«Lo so che lo hai fatto solo per ripicca e con con vera intenzione. Ma voglio che tu capisca che questa cosa che faccio con i miei, per me é importante. Lo facciamo da quando ho ricevuto la prima convocazione in nazionale. Va al di lá del nostro rapporto...non ti ho escluso, non lo farei mai...ma mi serve, capisci? Ne ho bisogno tanto quanto ho bisogno di te.»
«Ho capito, é solo che io non so come fare a stare senza di te. Non riesco a starci neanche un minuto e questa cosa mi manda fuori di testa, devo ancora imparare...io ti avevo promesso che sarei stato un fidanzato migliore, che-»
«Sei un fidanzato stupendo.»
«Non é vero, lo so io e lo sai anche tu, altrimenti non farei tutte queste stronzate.»
«Ma non devi cambiare perché io mi sono innamorato di te per quello che sei. Ci miglioriamo stando assieme, ci completiamo ed é più che perfetto così. Ok?»
Il più grande annuisce.
«Scusa, se sono stato pessimo» dice
«Sei scusato» sorride il più piccolo.
«Mi ami?» gli domanda lo schiacciatore
«Di più.» gli sussurra praticamente sulle labbra.
«Anche io. Di più...di più.» Si baciano finalmente come si deve, come se non lo facessero da un secolo, come se fosse la prima volta, come se la loro stessa vita dipendesse dalle loro bocche che si incontrano, dalle loro lingue che si toccano e dai loro respiri che diventano uno. Come solo loro fanno e sanno fare.
Si staccano per qualche millesimo di secondo.
«Amore...» richiama l'attenzione del suo ragazzo Filippo cercando di formulare un pensiero sensato mentre Simone gli sfila la maglia e lo spinge contro la prima superficie che trova disponibile.
«A-amo..» riprova
«Mh?»
«... abbiamo-noi...solo-oddio solo-abbiamo solo un'ora prima che tornino» riesce finalmente a dire
«Giusto» risponde Simone mentre scende lentamente sul suo corpo per arrivare ad abbassargli i pantaloni della tuta «sfruttiamola al meglio»
Passano tutto il tempo che hanno a disposizione a fare l'amore, con passione, con dolcezza, donandosi completamente l'uno all'altro.

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Come neve al sole.
Fanfiction«Eppure, non è così difficile riconoscere qualcuno di prezioso, quando lo incontri. Non brilla, riempie.» Simone e Filippo si conoscono da tempo, giocano nella stessa squadra. Stanno per partire per le Olimpiadi e qualcosa tra loro sta cambiando. L...