Non sono un Guardiano, infatti non ho la chiave. E fin qui...
Ho dei poteri, infatti mi sono sempre considerato un po' strano. Ma sarà un bene o un male?
Il potere di cui parla Zoe è quello di poter vedere le persone di Panfilia? O dovrei dire sia di Panfilia che di Alter?
Avrà capito che quella che vedo in realtà non è lei, ma l'altra? È questa la cosa che deve verificare prima di darmi altre risposte?
Il nonno ha detto che lui le persone non le ha mai viste. Quindi deve essere così, per forza.
Che palle! Adam avrà notato l'albero capovolto? Prima o poi dovrò parlare con lui.
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"Ciao, eh" disse lei imitandomi.
"Speravo venissi" dissi io sinceramente contento di vederla. Appoggiai la penna e chiusi il diario appena in tempo perché non ci sbirciasse dentro.
"Mi sembri abbattuto, è andata così male?"
"Non saprei, ma ho come l'impressione che sia stata lei ad aver avuto la meglio".
"Mmm... Cos'hai scoperto?" mi chiese sedendosi a gambe incrociate sul letto. Non potei fare a meno di notare che questa volta aveva lasciato le scarpe dallo stesso lato. A volte notavo cose davvero stupide, pensai.
"Cos'ho scoperto? Vediamo se riesco a farti un riassunto: che lei ha la tua stessa cicatrice ma capovolta, che ce l'ha dalla nascita e che ogni abitante di Panfilia ce l'ha, che mio nonno è un Guardiano, che servono due chiavi per aprire la porta rossa, ma che ci deve essere stato un tempo in cui ne bastava solo una, che forse potrei essere l'altro Guardiano, ma anche no, dato che non ho nessuna chiave, e che, stando a quanto ne pensa lei, ho un grande potere, ma prima di dirmi esattamente di cosa si tratta deve verificare una cosa, ma non ho assolutamente idea di cosa si tratti e mmm, vediamo, basta, non credo di essermi scordato niente, le cose salienti sono queste".
"Non è andata così male, allora!"
"Dici?"
"Una cosa però: non sei tu l'altro Guardiano. Non è possibile. Se tu lo fossi non saremmo qui a parlare adesso".
"Perché ti vedo?"
"Esatto. E poi c'è la questione della chiave."
"Io non ho mai avuto nessuna chiave, davvero, te lo giuro".
"Lo so, infatti, non mi riferivo a quello, piuttosto al fatto che sei riuscito a far entrare la chiave di tuo nonno nell'altra serratura. Normalmente un Guardiano può usare solo la sua chiave. E solo nella sua serratura."
"Frena, frena".
"A volte sei lento, sai?" mi disse gonfiando le guance "le serrature sono due, una per ogni chiave, una per ogni Guardiano. Significa che per aprire la porta, intendo aprirla davvero, servono entrambe le chiavi e entrambi i Guardiani. Ad ognuno è consentito avere solo una chiave e aprire solo la serratura di cui gli è stata affidata la custodia. Va meglio così?"
"Ti prego, spiegami sempre così le cose!"
Scoppiò a ridere.
Andai a sedermi di fianco a lei. Volevo guardarla da vicino. Fissai un momento la cicatrice e poi le chiesi: "Anche tu ce l'hai dalla nascita?"
"Sì".
"Il tuo albero è normale, mentre quello di Zoe è capovolto, come nell'intaglio sulla porta, come Alter e Panfilia, vero?".
"Fai progressi!" disse maliziosa.
"Quindi, se ho capito bene, nel vostro mondo, ogni abitante nasce con una cicatrice a forma di albero che rappresenta la sua provenienza, cioè gli abitanti di Panfilia ce l'hanno capovolto come quello di Zoe, mentre gli abitanti di Alter come il tuo, giusto?"
"Sì e no".
"E ti pareva!"
"Su Panfilia non tutti gli abitanti hanno la cicatrice, solo quelli con particolari poteri. Per il resto ci siamo".
"Quindi anche Zoe ha dei poteri..." Lo immaginavo, del resto posso vederla, e non solo io, tutti quanti. "Ma..."
"Ma?" si avvicinò tanto che riuscii a sentirne il profumo.
"Ho una domanda" cercai di tornare in me prima di continuare "mio nonno è il guardiano di Panfilia, vero? Lui deve controllare che nessuno lasci Panfilia, non è così?"
"Esatto".
"Lui, infatti, non ha parlato di Alter" dissi ad alta voce seguendo il filo del mio ragionamento. "Ma, allora, come ha fatto Zoe a venire qui? E tu, come hai fatto a lasciare Alter?"
"Nello stesso modo, credo, sfruttando entrambe uno dei tuoi poteri: la capacità di eludere i Guardiani".
"Ok, ho bisogno di un'altra di quelle spiegazioni..."
Mi sistemai di fronte a lei, anche io a gambe incrociate. In attesa.
"Originariamente compito del Guardiano era controllare che nessun abitante di Panfilia venisse sulla Terra o viceversa. Veniva scelto tra gli abitanti di Panfilia e mandato a stabilirsi qui solo per il tempo del suo mandato, che in genere durava uno o due anni. In questo modo, si pensava, non gli sarebbe pesato troppo stare lontano da casa e, al contrario, difficilmente avrebbe deciso di risiedere qui stabilmente, cosa, tra l'altro, non consentita dalle nostre leggi. In seguito, con la separazione dei due mondi si resero necessari due Guardiani e, di conseguenza, anche due chiavi. Fu stabilito inoltre che, affinché non ci fossero intromissioni da nessuna delle due parti, entrambi i Guardiani sarebbero stati del vostro mondo e che non avrebbero mai potuto varcare la porta pur potendone vedere oltre".
"Queste cose che mi stai raccontando... mio nonno... pensi che le sappia?"
"Non necessariamente. Per quanto ne so, potrebbe anche ignorare l'esistenza di un secondo Guardiano".
"Mmm... Domani devo comunque andare da lui, proverò a chiederglielo" dissi e, dicendolo, mi resi conto che in soli due giorni la mia vita era cambiata. "Ah, un'altra cosa, che significa che ho il potere di eludere i Guardiani?"
"Significa che sei come una zona franca, che grazie alla tua vicinanza nessuno può accorgersi della nostra presenza a meno che non siamo noi a volerlo".
"Quindi entrambe volete che io vi veda, mentre mio nonno e Adam, ad esempio, non possono vedere te, perché non vuoi". Pensare ad alta voce permetteva a me di ragionare meglio e a lei di correggermi se mi sbagliavo. "E sempre per questo motivo possiamo tranquillamente vedere Zoe, che tra l'altro è sfuggita a mio nonno, Guardiano di Panfilia. Significa che ha varcato la porta in mia presenza?"
"Proprio così. Ricordi quando mi hai incontrata nello studio? Ti stavo indicando lei in quel momento".
"Maledetta!" dissi, pensando che me l'aveva fatta proprio sotto il naso.
"Quello che devi fare ora è rimandare a casa Zoe, ti prego, solo tu puoi farlo".

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ALTER
FantasyLui vede cose che gli altri non vedono. Lei ha un segreto, probabilmente più di uno. Lui non sa ancora di cosa è capace. Lei appare all'improvviso. Lui è reale, lei forse no. Insieme danno alla parola ALTRO un significato inaspettato.