"Dee, svegliati" sussurrò Roland al mio orecchio notevolmente agitato, scuotendomi con tutta la poca forza che aveva. Dovetti sbattere le palpebre ripetute volte, prima di poter mettere a fuoco il soffitto della nostra tenda. Non vi era molta luce all'esterno, dovevano essere le prime ore del giorno. "Rory, perché mi hai svegliata?" gli chiesi, ancora inebetita dal sonno "Shh, non farti sentire!" mi rimproverò, premendo le manine contro le mie labbra. Assunsi un'espressione perplessa, non riuscivo a capire il motivo di tutta quell'agitazione ─ e, da quello che potevo vedere, si trattava anche di paura. "Nella tenda di Jeremy c'è Peter" sussurrò con tono di voce ancor più basso. A quest'ora del mattino? Per quale motivo?
Decisi di stare in silenzio, affinché potessi ascoltare le voci che provenivano dalla tenda accanto. Aiutai Roland a stendersi accuratamente tra le mie braccia ed io, poco dopo, assunsi la medesima posizione; non potevo rischiare che vedesse le nostre ombre e rendersi conto che fossimo perfettamente vigili. "Qualunque cosa succeda, continua a fingere di dormire. Non ti accadrà nulla, ci sono io" lo rassicurai, lasciandogli un bacio fra i capelli."Non le ho detto nulla che potesse ferirla!" replicò Jeremy, mantenendo un tono di voce basso "Le lacrime sul suo viso dicevano il contrario" rispose Pan, velenoso come suo solito. Jeremy esitò a rispondere ─ che quell'informazione avesse avuto effetto su di lui? "Non ─ non credevo avrebbe pianto, non era mia intenzione. Insomma, non sembra il tipo di persona capace di piangere per una semplice discussione. È forte" "Sì, lo è. Ma non quanto crede di essere, anche lei ha un limite di sopportazione... ed è una cosa che non posso tollerare" "Cos'ha che non va? È un essere umano!" "Non voglio che sia così ─ e non ho intenzione di riportarla a casa, ho bisogno di lei qui" "Non era lei che volevi, all'inizio" "Il bambino non è più necessario, non è quello che stavamo cercando" "Beh ─ se è Derya a possedere il cuore del vero credente, non credo tu stia facendo un buon lavoro" "Se avessi bisogno del suo cuore, adesso si starebbe rotolando in un campo di margherite" "A cosa ti serve, allora? È appena diciottenne, è ancora una ragazzina! A cosa potrebbe mai esserti utile?" quest'ultimo sogghignò in tono sommesso, prima di rispondere "È un segreto che non posso divulgare, non ora. Lo scoprirai a tempo debito ─ o forse no" "Cosa vuol dire?" "Stai facendo troppe domande, non sono qui per questo" "Dimmi per cosa sei venuto, allora" "Cosa provi per lei?" Jeremy esitò ancora, mormorando qualche incomprensibile parola "Io ─ questa non è una domanda che faresti, perché t'interessa?" "Rispondimi" "È mia amica... o almeno lo era. Ultimamente sembra tutto più confuso, credo che l'isola l'abbia già cambiata. Speravo fosse in grado di resisterle" "Non mi hai ancora dato una risposta" quasi lo rimproverò, ricevendo un sospiro in risposta "Mi piaceva; mi piaceva il suo modo di fare, il fatto che l'isola non avesse avuto ripercussioni sul suo essere. Era semplicemente se stessa e non aveva paura di affrontare Felix e la sua banda ─ o te. Non aveva bisogno di ricorrere alla tua ira per punire qualcuno, sapeva cavarsela da sola. Non credo che la sua nuova versione mi piaccia". Seguì un breve attimo di silenzio che, in seguito, fu spezzato dalla voce di Pan "Mi stai mentendo, Jeremy. Credo tu ne sia innamorato" "Innamorato? Non vedo perché dovrei! È qui da appena due settimane" "Quanto basta per far sì che ti ci affezionassi. Ma non c'è problema alcuno, ragazzo. Voglio soltanto tenerti al corrente di una cosa" calò il tono della voce parola dopo parola, dovetti dunque avvicinarmi ulteriormente alla parete della tenda per poter ascoltare "Questo è il mio gioco, non credere di potermi battere al mio gioco" disse, prima di un tombale silenzio.
Non appena le loro voci furono messe a tacere, il discorso che era appena avvenuto prese a scorrere veloce nella mia mente come fosse una canzone. Perché Pan necessita della mia presenza sull'isola? La mia assenza gli impedirebbe di portare a termine il suo gioco? Cosa voleva fare con il cuore di Roland? Era quello il motivo per il quale ha deciso di strappare l'innocenza ad un bambino così buono? Avrebbe usato il suo cuore per una specie di rito, qualora si fosse trattato del bambino di cui parlava? Perché mostra interesse verso i sentimenti di Jeremy nei miei confronti? L'unica persona che sembra tenere a me sta davvero credendo al malevolo piano di Peter Pan? Ed è ─ innamorato di me? E cos'avrà potuto significare quell'ultima frase?
I miei pensieri vennero messi a tacere dal rumore di passi che precedettero il fruscio dell'entrata della nostra tenda; qualcuno vi aveva appena messo piede. Non osai muovermi e, per mia fortuna, lo stesso fece Roland che si era finalmente reso conto del pericolo che correvamo restando su quella trappola infernale. La persona che occupava la nostra tenda, prese posto accanto a me. Sapevo perfettamente di chi si trattasse.
Peter's Pov:
Morbide, le mie dita si posarono sul braccio scoperto di Derya, carezzandone la pelle candida con movimenti verticali, la stessa pelle che, al primo tocco, divenne ruvida. Stava reagendo, era sveglia. Le sue orecchie erano in ascolto, quando mi trovavo nella tenda di Jeremy pochi istanti prima.
Ripetei quel gesto per i successivi minuti, godendomi le risposte del suo corpo idilliaco. Mi spostai poi lungo i suoi fianchi, che percorsi con lentezza esasperante. Il suo respiro divenne ben presto discontinuo, esattamente come il battito cardiaco. Mi mossi lungo il suo profilo, raggiungendo infine i lunghi capelli corvini che lasciai scivolare tra le dita, incastrando alcune ciocche dietro l'orecchio.
Ho grandi progetti per te, Derya. Per noi. Ma fai sogni tranquilli, adesso. Non è ancora giunto il momento. Proteggi il tuo fratellino, fin quando ne avrai la possibilità. Mi occuperò del piccolo Hood quando sarà, la sua presenza intralcia i miei piani. E quando di lui non rimarrà nulla, la tua innocenza scivolerà via con esso. Non avrai più alcun motivo di resistere, non avrai più alcun appiglio. La tua umanità si sgretolerà più velocemente di quanto tu possa immaginare. La luce che domina il tuo buon cuore, verrà brutalmente divorata dall'oscurità che domina il mio. Faremo grandi cose, insieme. Prenderemo tutto ciò che vorremo, ovunque vorremo. L'isola che non c'è diverrà un posto dal quale non vorrai più andar via. Io, sarò colui che non potrai più lasciar andare. I bimbi sperduti si piegheranno al tuo volere, chiunque vorrai farà lo stesso. Ed i bambini che adesso vorresti proteggere ad ogni costo, dovranno essere protetti da te. Sarai ai loro occhi una donna spietata, una donna senza cuore. Un mostro.
Come me.
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He'll destroy your light, till last drop. { Peter Pan } || Part 1 ||
Fanfiction" Il buio avvolgeva il cielo che si ergeva sull'Isola che non c'è; sollevai lo sguardo su di esso, soffermandomi ad ammirare la seconda stella in alto a destra, quella che Derya aveva bramato di raggiungere per così tanto tempo, quella che io ringra...