Al suono di quella voce, irruente e minatoria, i nostri corpi, stretti l'uno all'altro, sobbalzarono e, prima che potessi anche solo voltarmi a guardarlo, Jeremy si era posizionato dinanzi a me, nascondendomi dietro le proprie spalle sulle quali, subito dopo, posai le mani. "Chi è?" sussurrai al suo orecchio, portando il lenzuolo a coprirmi il petto nudo "Lo stronzo che ti ha colpita con un masso" pronunciò a denti stretti, stringendo la mano in un pugno "Mi avete sentito?" tuonò Mason "Avete a disposizione 30 secondi per venire fuori, prima che gridi il suo nome ─ e voi sapete quanto lo irriti, essere disturbato inutilmente" proseguì, picchiettando qualcosa contro la stoffa della tenda.
Allarmata, com'era logico che fossi, scattai in piedi e recuperai i vestiti che giacevano accanto a quelli di Jeremy indossandoli poi frettolosamente e, dopo avergli rivolto un cenno del capo mentre si rivestiva, mi decisi a raggiungere il gruppetto di ragazzi che formavano un cerchio intorno all'entrata della tenda. "L'idea che avreste potuto svegliare tutti non vi ha neanche sfiorato la mente?" chiesi retorica, rivolgendo uno sguardo fugace ai presenti "Nessuno di noi è in vena di battute, io in particolar modo" sputò il rossiccio, prima di muoversi velocemente in mia direzione per poter raccogliere i lunghi capelli corvini in una mano e strattonarmi il capo all'indietro. Digrignai i denti istintivamente scuotendo il capo per liberarmi, ma servì soltanto ad alimentare il dolore della morsa. "Vedi questo? È accaduto a causa tua!" ringhiò, portando la mano libera all'altezza dei miei occhi per mostrarmi ciò che, oramai, non si trovava più al proprio posto "Ti si era incastrata nella zip?" sputai velenosa, ridendo a gran voce; quest'ultimo, infastidito dalla mia noncuranza nei confronti della sventura che gli era capitata, strattonò con maggior forza i capelli, costringendomi ad inginocchiarmi. "Ti consiglio di lasciarla andare, se non vuoi perdere anche l'altra mano" intervenne Jeremy, arrestando i passi poco distante da noi "Posso cavare gli occhi a questo figlio di puttana anche da sola, amore" proferii con aria di sfida, con il solo intento di infastidirlo, poiché aveva appena distrutto quella che era stata la mia notte migliore sulla dannata trappola che chiamavano isola.
Afferrai il braccio del ragazzo nel quale affondai le lunghe unghie che permisero la fuoriuscita di sangue, approfittando poi della sua vulnerabilità, mi sollevai con uno scatto repentino e, servendomi del gomito, lo colpii alla schiena con brutalità, facendo accasciare il suo corpo al terreno. Nel frattempo, alla mia destra, si svolgeva una vera e propria zuffa; quelle alle quali, solitamente, ero costretta ad assistere durante i miei turni di lavoro alla taverna, che fosse un pirata che perdeva il proprio bottino al gioco od un marito furioso che scopriva il tradimento di sua moglie: Brett e Donovan avevano provato ad impedire i movimenti di Jeremy bloccandogli entrambi i polsi, quest'ultimo, però, alimentato dalla rabbia, si liberò dalla loro presa, potendo quindi assestare un pugno su entrambi i loro visi. Quell'azione, però, smosse qualcosa in Felix che, fino a quel momento, era rimasto stranamente taciturno. Egli lo raggiunse in poco tempo e, una volta trovatoglisi di fronte, lo colpì allo stomaco con la sommità della propria lancia, consentendo così ai due di esercitare una presa più salda su di lui "Sono stanco di te" ringhiò, prima di colpire il suo viso armonioso con una serie di pugni; fu automatico, per me, correre nella sua direzione "LASCIATELO ANDARE!" gridai, prima che qualcuno mi avvolgesse il braccio intorno al bacino per potermi impedire di intervenire "Tu non vai da nessuna parte" proferì Mason a denti stretti ad una distanza insignificante dal mio orecchio mentre Mike mi trascinava con sé, lontano da ciò che stava accadendo "Spero che Peter Pan ti tagli anche l'altra mano, tanto saresti ugualmente inutile se le possedessi entrambe" sputai furente, dimenandomi per liberarmi dalla stretta dello sperduto. Le sue labbra divennero un'unica linea dura, i tratti del suo viso si incupirono, il petto prese ad alzarsi e a riabbassarsi in modo irregolare e, l'unica mano che gli restava, si strinse in un pugno. Dettagli simili scaturirono la mia risata che, sonora, riecheggiava tra le querce maestose "Su, avanti, colpiscimi! Sappiamo entrambi come andrà a finire". Quest'ultimo, impegnato a lottare contro l'impulso di farmi veramente male, chiuse gli occhi per un istante; quanto bastava per permettermi di assestare una testata al naso di Mike affinché, colto dal dolore improvviso, allontanasse le braccia dal mio corpo.
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He'll destroy your light, till last drop. { Peter Pan } || Part 1 ||
Fanfiction" Il buio avvolgeva il cielo che si ergeva sull'Isola che non c'è; sollevai lo sguardo su di esso, soffermandomi ad ammirare la seconda stella in alto a destra, quella che Derya aveva bramato di raggiungere per così tanto tempo, quella che io ringra...