I sacchi con i quali avevano coperto i nostri volti, senza curarsi delle buone maniere, rendevano un mistero il luogo in cui ci avrebbero condotte. I polsi ci erano stati legati dietro la schiena, tenuti fermi da una corda spessa ben stretta in un abile nodo; come le prigioniere che eravamo divenute fummo spinte lungo il sentiero, minacciate dalla sommità di una lama posata al centro delle spalle. "Se Peter Pan dovesse scioccamente presentarsi, non abbiate paura di tagliar loro la gola" pronunciò il Capitano, crogiolandosi in un risolino raccapricciante che riecheggiò tra gli imponenti alberi della radura ed accompagnato dai barbari versi d'approvazione della sua ciurma.
L'impatto violento ed inaspettato con una superficie legnosa mi portò ad imprecare e, a giudicare dal tonfo e dal grido stridulo che seguirono, fu anche il turno di Faynit. Al suono di minacce ed ai colpi di qualche pedata, fummo costrette a stare in silenzio, mentre le dita di individui sconosciuti trafficavano sulle corde con le quali ci stavano legando l'una all'altra, rendendo impossibili i movimenti delle spalle e delle gambe ed eseguendo, infine, diversi giri intorno al busto. "Può bastare".
Quando i sacchi vennero sfilati dalle nostre teste, Capitan Uncino, la cui figura sardonica e dinoccolata si stagliava in piedi a pochi passi da me, sorseggiava rum da una fiaschetta argentea che, in seguito, ripose all'interno della tasca esterna del soprabito che indossava. Il mio sguardo, che impediva a qualsivoglia emozione di trapelare, era fisso su di lui ─ l'uomo che rapendoci, rapendo me, aveva commesso un grave errore. "Benvenute a bordo della Jolly Roger, fanciulle!" esordì, rivolgendomi un sorriso tanto ammaliante quanto nauseante e disonesto "Cosa vuoi da noi?" piagnucolò Fay alimentando il divertimento dei pirati, sui cui volti aleggiavano espressioni stomachevolmente felici e grossolane, considerando i resti di cibo che mettevano in mostra ogni qualvolta ridessero "Fay, fa' silenzio" le intimai con tono di voce gelido, incorporeo "Oh! Credo di aver appena capito chi è la donzella che dà a Peter Pan del filo da torcere! Scommetto che sei la sua preferita, correggimi se sbaglio" proseguì, entusiasta come se fosse appena entrato in possesso di un prezioso tesoro. Alle sue parole, non propriamente false, l'estremità delle labbra si incurvò in un sorriso derisorio; stavo sfidando il Capitano, ciurma compresa. "Ti dirò ─ Killian. Non solo sono la sua preferita, ma sono anche il motivo per il quale la Jolly Roger, inclusi i tuoi fetidi pirati, brucerà prima che tu possa dire: Aye!" risposi in un sussurro accattivante, come se il mio scopo fosse quello di sedurre l'uomo che osservava con indiscrezione le movenze della mia lingua tracciante il contorno delle labbra piene. Fu quando una risata leziosa lasciò le mie labbra, che il Capitano parve tornare in sé. "Ricopritele entrambe" ringhiò "Oh, perché? Così facendo, non potrai vedermi fare ─ questo" sussurrai ancora, andando a formare una " o " dalla quale risuona un richiamo, il suo richiamo "Adesso!" tuonò frustrato, ma qualcosa, un rumore ancor più assordante, sovrastò il suono della sua voce; "Cos'è stato?" l'uomo si lanciò intorno occhiate furtive come se, dall'interno del vascello, potesse vedere il cielo. La pelle nivea combaciava alla perfezione con la dentatura bianca che venne messa in evidenza grazie alle labbra che si ampliarono. Ad accompagnare il boato della tempesta che imperversava, fu una risata sinistra ed agghiacciante ─ la mia. Uncino si voltò, gridandomi ripetute volte contro, ignaro riguardo ciò che stesse accadendo sull'isola "COSA STA SUCCEDENDO?"; portai lo sguardo nelle sue iridi rilucenti, inclinando il capo verso sinistra ─ "Sta arrivando".
Della spavalderia con la quale mi stava affrontando fino a pochi minuti prima, ne aleggiava soltanto un debole fantasma. Quello che vedevo, impresso sul viso poco curato del pirata, era terrore. Le palpebre si sbarrarono, le labbra si schiusero ed il respiro picchiava irregolare sulla mia pelle. Capitan Uncino, era pietrificato. "MI AVETE SENTITO? INCAPPUCCIATELE! ADESSO!" gridò, prima che due uomini eseguissero l'ordine.
"D─Derya... cosa farà quando mi troverà qui con te?" chiese Fay, che iniziava a vedere la realtà ─ quanto pericolosa fosse l'isola e chi ne aveva il comando.
"Eviterò che uccida entrambe".
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He'll destroy your light, till last drop. { Peter Pan } || Part 1 ||
Fanfiction" Il buio avvolgeva il cielo che si ergeva sull'Isola che non c'è; sollevai lo sguardo su di esso, soffermandomi ad ammirare la seconda stella in alto a destra, quella che Derya aveva bramato di raggiungere per così tanto tempo, quella che io ringra...