He'll destroy your light, till last drop. { Peter Pan } || Part 1 ||

Chapter 23 - Chaos.

La folla era defluita: i ragazzi erano tornati alle proprie mansioni, Peter Pan era svanito come di consueto e Jeremy, il cui sguardo assente ancora si crogiolava nel nulla, era stato costretto ad un secolo di agonie che, secondo l'idea di Pan, non era neanche abbastanza: fuori la prima tenda degli accampamenti era stato affisso un palo nel terreno intorno al quale venivano legati i polsi di Jeremy quando quest'ultimo risultava libero dai propri impegni ─ a torso accuratamente nudo, affinché il marchio potesse essere visibile agli occhi di ogni singolo sperduto. Chiunque si ritrovasse nei paraggi degli accampamenti, poteva deriderlo e lanciargli contro qualsiasi cosa volessero. Io, al mio passaggio, mi limitavo a distogliere lo sguardo ─ non sembrava volermi rivolgere la parola, in ogni caso. E faceva male... Dio, se faceva male. Era stato rude, aveva indossato vestiti che non erano i suoi... il corpo di qualcun altro ─ mentre godeva nel fare di me oggetto del suo piacere, umiliandomi, all'interno della sua tenda. Ma vederlo in quello stato, seppur fosse il modo di Pan di volermi proteggere e vendicare ciò che mi era stato fatto, era distruttivo. Perché non riesci semplicemente ad odiarlo?
Odiarlo... odiarlo, mi risultava difficile ─ tanto quanto perdonarlo.

( ... )

Mi guardai intorno alla ricerca dello sguardo di Jeremy ma, tutto ciò che vidi, furono visi inespressivi, sguardi persi nel vuoto. Stava per accadere qualcosa ed io, con le ginocchia strette al petto, seduta inerme sul terreno, avevo paura di scoprire di cosa si trattasse.

"Dunque" la voce di Pan ruppe il silenzio tombale mentre si muoveva verso di noi, illuminato dal solo fuoco che ardeva al centro del ritrovo. Trasalii rumorosamente quando alle sue spalle, carponi sul terreno, vidi Jeremy, trascinato da una corda stretta al collo come fosse un cane randagio. Nessuno osò proferir parola e, all'apparenza, ognuno dei presenti sembrava trattenere il respiro. Egli strattonò con forza il suo nuovo giocattolo con la solita calma raggelante che lo contraddistingueva, ignorando i sussulti che si sollevarono dal gruppo di sperduti che gli sedeva intorno. Fulminea calai le palpebre sugli occhi, affondando poi il viso tra le ginocchia e sperando che, presto, quel tormento infinito potesse volgersi al termine; ma mi resi conto, con un nodo stretto in gola, che un secolo era un tempo molto lungo.

"Oggi, è accaduto qualcosa che qui, sulla mia isola, non tollero" esordì, dopo un tempo interminabile di silenzio, il ragazzo che si ergeva in piedi.
Tu però puoi minacciarmi con le mani all'altezza del bottone dei pantaloni, giusto?
"Vi ho espressamente detto, svariate volte, stando a ciò che ricordo, che scaricare la vostra frustrazione su una donna, nata dalla consapevolezza di essere nient'altro che perdenti, non fa di voi degli uomini valorosi. Non è ciò che mi aspettavo, quando vi ho salvati da una misera vita da schiavi" pronunciò con disappunto, rivolgendo uno sguardo fugace ai suoi ragazzi che, pertanto, non azzardavano a batter ciglio. "Questo animale è stato punito e la sua condanna, tuttavia, è appena cominciata" assunse un cipiglio irritato nel volgere lo sguardo a colui che, in silenzio, mostrava il capo chino sulle proprie mani sporche di sangue e terriccio "Ma voi ─ voi credete davvero di meritare l'immunità?" disse infine, riportando lo sguardo sui visi che, tutto d'un tratto, furono avvolti dal terrore. Potevo sentir tremare i loro denti, i battiti dei loro cuori accelerare ─ e seppur potessi considerarmi fuori dai guai, ero spaventata. Quest'ultimo si mosse verso l'albero più propinquo, avvicinò l'estremità della corda al primo ramo, attorno al quale la fissò, tenendo Jeremy accuratamente fermo; fui costretta ad ignorare i diversi scossoni che gli diede e pochi colpi che, con le ginocchia, gli assestò all'altezza delle ginocchia affinché assumesse la posizione da lui desiderata. In seguito, tornò al punto di partenza. "Spero possa rassicurarvi sapere che saranno inflitte pene diverse ad ognuno di voi, ma non temete! Il vostro amico più fidato può garantirvi che ─ beh, saranno altrettanto soddisfacenti" li informò, mentre un ghigno prendeva forma sulle sue labbra.