[ᴍᴇʟᴀɴɪᴇ ᴍᴀʀᴛɪɴᴇᴢ - ᴛᴇᴅᴅʏ ʙᴇᴀʀ]
Everything was so sweet
until you tried
to kill
me*allert:angst
Park Jimin/박지민
—TURCHESEHoseok guardava Jimin con gli occhi stracolmi di rabbia. Il più piccolo respirava a mala pena, come doveva spiegare al suo migliore amico l'insanità del suo primo amore? Le parole non uscivano e basta. Hoseok aveva visto con i suoi occhi i lividi violacei e le lacrime sul volto e sulla pelle di Jimin, tutta quella sofferenza inflitta da colui che poco prima gli aveva sfiorato le labbra usando così tanta dolcezza capace di farlo volare così in alto da provocargli le vertigini. Ciò che Jimin vedeva riflesso nelle iridi scure di Hoseok era il volto di un adolescente che possedeva la stessa ingenuità di Alice nel paese delle meraviglie.
Lo sguardo inflessibile del suo migliore amico gli lasciò addosso una terribile vergogna, Hoseok era ormai consapevole della relazione che c'era tra Jimin e Yoongi ma adesso il più grande necessitava delle risposte.
«I-io» balbettò Jimin, il suo battito cardiaco accelerò così tanto da riuscire a sentirlo pulsare in gola «I-io» non era facile trovare una giustificazione a tutto ciò che,per tempo, aveva nascosto persino a se stesso.
Hoseok si alzò di scatto dalla poltrona e prese delle chiavi in mano «Sali in macchina» obbligò Jimin a seguirlo verso la sua auto e a fare strada verso un luogo del tutto ignoto. All'interno della macchina, c'era un silenzio lento e sgradevole seguito da un caldo secco e insopportabile. Entrambe le guance di Jimin erano rosse dalle vampate e dall'imbarazzo, ma il più piccolo non azzardò ad aprire il finestrino accanto alla sua spalla. Durante l'intero tragitto il più piccolo non ebbe il coraggio di muovere alcun muscolo. Immobile come una montagna, Jimin osservò l'auto di Hoseok sfrecciare tra curve e dossi,il suo hyung sembrava apparentemente concentrato alla guida ma Jimin lo conosceva bene e sapeva ormai leggere tutte le sue smorfie.
Il suo migliore amico aveva in mente qualcosa e a giudicare dalla sua faccia non era nulla di buono.
Dopo alcuni minuti, Hoseok spense il motore della sua macchina e i due ragazzi si ritrovarono davanti a quella che esteriormente pareva essere una villa al quanto modesta. Immersa da un immenso prato verdeggiate e decorata da migliaia di fiori variopinti, con una macchina lucente posteggiata davanti al garage e con un'affacciata mozzafiato. «Riesci a vederlo?» gli chiese Hoseok «Cosa?» rispose Jimin con fare disorientato mentre guardava ciò che c'era fuori il finestrino.
«Guarda la seconda finestra a destra» Hoseok indicò col dito una larga finestra posta al secondo piano dell'abitazione «Cosa vedi Jimin?»
Quando Jimin alzò lo sguardo verso quella finestra, il suo battito cardiaco iniziò a rimbombargli nelle orecchie. Le mani iniziarono a tremargli sulle cosce e la miriade di colori che aveva intorno diventarono soltanto buio. Le farfalle che dapprima svolazzavano raggianti nel suo stomaco adesso stavano iniziando a divorarlo. «Quella è la sua ragazza,Jimin» Hoseok parlava ma Jimin non si voltava per ascoltarlo «E' stato con te e adesso è corso da lei, le sorride e finge che non sia successo nulla» Il più piccolo osservava agonizzante quel quadrato di vetro che rifletteva il suo più grande incubo. Min Yoongi accarezzava con dolcezza le guance color pesca della sua ragazza, la guardava con gli occhi pieni d'amore e le sussurrava qualcosa di idillico sui capelli d'oro. Le stesse mani che aveva sentito addosso poco prima e le stesse labbra che avevano torturato le sue adesso erano passate in un altro fiore. Come facevano le api.
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RESILIENZA
Fiksi Penggemar[yoonmin]❝Jimin era Gennaio, Yoongi era Giugno.❞ title cred: © blackhairblackdress