21. Izra'il

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20 anni prima

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20 anni prima...

Gli era dispiaciuto per Uriel. Certo, sotto alcuni punti di vista per lui era stato un bene, ma comunque non era contento della sua sorte. Non che qualcuno potesse farci molto; si era ribellato e se l'era cercata. Metatron non aveva avuto altra scelta se non condannarlo all'esilio eterno.

Era presente quel giorno. Non immaginava di ricevere un così grande onore in così poco tempo, ma certo non si tirò indietro. Era tra gli Angeli che Uriel aveva scelto di persona per prendere momentaneamente il suo posto. Stava lavorando insieme agli altri quando Metatron lo raggiunse nel giardino dell'Eden.

Era rimasto immobile diversi minuti,  a guardarli, senza dire niente. Tra le mani stringeva un ciondolo, un cristallo che racchiudeva al suo interno la Luce di Dio. Aveva passato lo sguardo su tutti loro, poi su era fermato su di lui.

Non era altro che un semplice Angelo minore, ma tra tutti quanti si era distinto, per questo Metatron gli chiese di seguirlo. Congedò tutti gli altri, che con l'espressione contrita di chi riceve un rifiuto, se ne erano andati, lentamente. Quando furono da soli, gli mise il ciondolo al collo, assicurandosi di chiuderlo.

Ricordava che subito dopo provò una sensazione di pace e tranquillità chr non sentiva da tanto tempo. Improvvisamente non gli importava più di nulla se non dei suoi doveri verso Dio. Avrebbe accettato ogni cosa. L'ansia e la preoccuoazione di non essere all'altezza del compiyo chr gli aveva affidato Uriel, svanirono.

Metatron gli disse di seguirlo, e lui lo fece senza obiettare. Non era un Arcangelo, era un semplice Angelo, quindi molte cose non gli erano date di sapere. Prima della Rivoluzione e la ribellione di Lucifero, nessuno aveva mai chiesto o fatto domande, o si era posto il problema di quel che accadeva.

Invece tra i suoi simili c'era sempre più fermento. E malcontento.

<<Ho bisogno del tuo aiuto.>>

Izra'il si limitò ad annuire. Certo, si chiese cosa mai potesse fare un semplice Angelo come lui per un Serafino. Poteva servirlo, ma aiutarlo non ne era convinto. Non esternò quei pensieri, la sua devozione lo spingeva a fidarsi ciecamente.

Arrivarono ai piedi della Torre dell'Universo, la sua imponenza incudeva in lui un timore reverenziale. L'unica parte che aveva visto era il piano terra, quello accesibile a tutti. Era il fulcro dell'intero Paradiso. Ogni giorno centinaia di Angeli si ritrovavano li, per studiare principalmente e pregare.

I giovani Angeli imparavano le arti magiche, a combattere utilizzando ogni tipo di arma. Sarebbero diventati dei perfetto guerrieri al servizio del Paradiso.

Quando entrarono dall'Arco principale, interamente costruito in cristallo, alcuni Cherubini erano intenti a smistare i gruppi di piccoli Angeli, bambini, che sarebbero diventati guerrieri o semplici studiosi. Non tutti gli Angeli erano fatti per il combattimento.

La Stirpe Di Lilith - Il Marchio Di Caino #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora