La Stirpe Di Lilith - Il Marchio Di Caino #Wattys2017

25. Purgatorio

Eccomi do nuovo qui. Vi chiedo scusa se non ho più aggiornato ma mi sono successe così tante cose che riassumerle sarebbe impossibile.
Mi sono trasferita, dopo una brutta lite con mio padre, quindi zero aiuti da nessuno. Ma io ed Alessandro ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto fronte a tutto quanto.
Sono stata senza internet, e per rientrare di parecchie spese, ho lavorato 13 ore al giorno. Nessun tempo per scrivere. Mi dispiace, ma proprio non ce l'ho fatta.
Non riuscirò più ad aggiornare spesso, ma farò del mio meglio promesso.
Spero che questo capitolo vi piaccia.

Era arrivato il momento di dire ad Eva che suo figlio era morto. Anzi, uno dei loro figli. Cercava sempre di ignorare l'affetto che lo legava a loro, ma aveva scoperto che era una cosa impossibile. Non sapeva per quale motivo volesse bene ai figli avuti da Eva, mentre per Lilith non aveva mai nutrito alcun sentimento. L'aveva sempre considerata solo un'arma e nient'altro.
Ma era da tempo che ignorava quella sensazione.
Completamente assorbito dalle vicende del Paradiso, non aveva dato troppo peso al senso di lacerazione all'interno della sua anima, come se qualcuno avesse strappato un pezzo del suo corpo e poi avesse cauterizzato la ferita col fuoco.

Era stato distratto dal nuovo potere che proveniva dalla Terra. L'intero Paradiso era in subbuglio, tutti l'avevano percepito. E i suoi timori trovarono conferma quando Raziel fece ritorno da solo

I Demoni camminavano sulla Terra, a piede libero, ben protetti da incantesimi di occultamento. E quel che era peggio, è che non si sarebbe mai aspettato di sentire il resto.
Lilith era uscita direttamente dalla porta dell'Inferno, con una Lama in grado di uccidere per sempre gli Angeli.

E quel che era peggio, è che del Vampiro in lei non rimaneva alcuna traccia. Doveva essere accaduto qualcosa. Ancora poteva sentire le parole di Raziel mentre descriveva il tipo di potere che avvertiva in lei.

《Una cosa mai vista. Che cos'è Metatron? Non è un Demone, sembra il potere di Dio stesso, quando ti ci avvicini. Ma non è un Angelo, un essere dalle ali nere come la notte.》

Aveva inviato alcuni Angeli sulla Terra, guidati da Raziel, perché aveva percepito ondate di potere che non avrebbero dovuto esserci. E aveva trovato la fonte, alla fine.

Per questo non aveva avuto tempo di prestare attenzione a quel particolare dolore. I suoi dubbi trovarono conferma quando Izra'il aveva detto che si, l'anima di Abele era passata nei fiumi dell'Eden. Ma l'albero della vita lo aveva rifiutato. Ovviamente, il nuovo Arcangelo della Morte non aveva avuto idea del motivo. Magari Uriel ci sarebbe arrivato, al posto suo, e questo pensò, era un bene se si era Ribellato. Izra'il aveva semplicemente ipotizzato che fosse a causa del Sigillo che rendeva la stirpe di Eva speciale.

Solo lui conosceva la verità.

Per Metatron era stato uno shock. D'altronde, chissà cosa si era aspettato di sentire, erano dei Nephlim di fatto, e in Paradiso le loro anime non erano ammesse. Una restrizione che lui stesso aveva imposto, e che gli si era ritorta contro. Eccolo lì, il disegno Celeste, che prendeva forma in modo perfetto sotto i suoi occhi.