23. Fidarsi

293 36 28
                                    

Ecco qui un nuovo capitolo, cari lettori e lettrici.

Lo riscrivo qui per sicurezza. Più che altro perché ho visto che non tutti hanno letto è.é

Ho aggiunto sul primo libro un capitolo in cui se volete potete andare a scrivere una piccolissima recensione (più di una se volete) che descriva il libro, o che sia anche solo una vostra impressione sulla storia, su uno dei personaggi. Qualsiasi cosa anche un piccolo pensiero.

Perché?

Ho deciso di inserire le più belle nel retro del cartaceo, quindi andate e sbizzarritevi....o vi picchio u.u 

Per il resto, Buona Lettura!

La cosa che colpì Caino più di tutte quando vide sua sorella, Lilith, fu la gravidanza inoltrata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La cosa che colpì Caino più di tutte quando vide sua sorella, Lilith, fu la gravidanza inoltrata. Li aveva sentiti parlare, e aveva anche ascoltato Iblis mentre descriveva lo scontro che avevano avuto con degli Angeli, di fronte alle porte per l'Inferno. Lei aveva ucciso tutti gli Angeli presenti nonostante fosse incinta. Senza il minimo sforzo e senza che la cosa costituisse un problema per il bambino. O la bambina. Oppure per lei.

E non l'aveva vista lamentarsi nemmeno durante le lunghe marce degli spostamenti del popolo Nomade. Avrebbe potuto volare, ma lei camminava in mezzo alla sua gente, risollevando gli animi di tutti. Per loro era veramente una Dea. A differenza di Iblis, che manteneva per quasi tutto il tempo il suo aspetto umano, lei non si preoccupava di nascondere le sue ali, sfoggiandole con orgoglio. Lui non la vedeva così, forse perché era cresciuto credendo che ci fosse un solo, unico Dio. Magari lei era solo un Angelo molto potente, il più forte di tutti, ma non una Dea. L'arma che Metatron gli aveva dato, era per lei. E se fosse stata davvero una Divinità, niente avrebbe potuto ucciderla.

E poi, si sentiva estremamente a disagio vicino a lei. Sapeva di dover provare qualcosa che somigliasse ad un legame fraterno, ma non ci riusciva. Lei era perfettamente in grado di scrutare la sua anima, leggere tutto, anche quello che lui stesso ignorava. Sapeva la verità assoluta di ogni cosa, e questo lo spaventava. Ma non sarebbe mai andato contro di lei. Poteva averne timore, ma sapeva che erano dalla stessa parte.

Il loro obiettivo comune era Metatron, senza ombra di dubbio, ma lui dubitava sulla strada che lei voleva percorrere. Non sapeva quanto lui ne sarebbe uscito incolume da tutto quanto. In ogni caso, era certo che lo avrebbero sfruttato in qualche modo.

Erano accampati dal pomeriggio, perché Lilith aveva iniziato a sentire le prime contrazioni, e presto sarebbe nato il bambino. Di solito, le persone di un villaggio rimanevano in silenzio, ammutoliti dalle urla della partoriente, ma nemmeno un fiato usciva dalla tenda in cui si trovava Lilith, assistita dalle figlie di Ertha. Quelle ragazze, anche se molto giovani, erano anche delle abili guaritrici, ed erano in grado di assistere qualsiasi donna durante il parto.

Il che, avrebbe fatto comodo quando avrebbero dovuto partorire loro, pensò Caino. Più pensava alla gravidanza di Xandra e Deana e più non riusciva in nessun modo a sentire un qualche tipo di legame con i bambini che sarebbero nati. Si sentiva solo ingannato.

La Stirpe Di Lilith - Il Marchio Di Caino #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora