Charlotte e Natasha sciolsero l'abbraccio in cui erano ancora strette ed uscirono nella terrazza dell'attico, da cui si potevano ammirare le luci della città di New York, per parlare in tranquillità e senza il timore che qualcuno potesse udire le loro parole.
"Lo stai ancora cercando?" domandò la spia dopo aver dato un'altra occhiata in direzione della porta che conduceva all'interno.
"Non ho mai smesso di farlo per un solo momento"
"Tony lo sa?"
"No, assolutamente no. È ancora furioso per tutta la faccenda e non posso di certo dirgli che sto cercando disperatamente l'uomo che ha ucciso i suoi genitori. Non vuole sentire una sola parola su di lui. Ho provato a convincerlo, ho provato a dirgli che lui non ha fatto quelle cose volontariamente ma è sordo come un muro. Non so più cosa fare"
"Quindi James non sa nulla del padre?"
"No, non gli ho ancora detto che è vivo. Come posso farlo? Prima devo risolvere tutto questo con Tony. Non riesco nemmeno a mettermi in contatto con Steve, sono tutti spariti" mormorò la più piccola scuotendo la coda di capelli castani; sapeva perché il suo migliore amico la stava ancora evitando in quel modo, ma lei non era intenzionata ad arrendersi fino a quando non si sarebbe trovata faccia a faccia con almeno uno di loro.
Che fosse Bucky, Steve, Sam o Wanda.
"Ragazze, la festa è dentro, che cosa ci fate nella terrazza?" domandò Stark, nessuna delle due lo aveva sentito arrivare e si scambiarono una rapida occhiata per il timore che avesse potuto afferrare il senso del loro discorso; ma la faccia dell'uomo non era né seccata né infastidita, evidentemente credeva che si trattassero solo di argomenti tra donne e null'altro.
Dopo l'aperitivo il padrone di casa, il festeggiato e tutti gli altri ospiti presero posto a tavola e la cena per festeggiare il compleanno di James ebbe ufficialmente inizio; Charlie aveva preparato così tante pietanze che dopo le prime tre tutti erano già pieni, ma per fortuna c'era Tony che aveva un vero e proprio bidone della spazzatura al posto dello stomaco, perché sembrava che nulla fosse in grado di riempirlo del tutto.
Una volta terminate le pietanze Charlie andò un momento in cucina per mettere le candeline alla torta che lei stessa aveva preparato: torta al cioccolato con crema al burro, la preferita di suo figlio.
La serata stava procedendo nel migliore dei modi, eppure percepiva benissimo che c'era qualcosa che non andava, si sentiva la mancanza di una buona parte degli Avengers: mancavano Steve, Sam, Wanda e Clint.
Ma più di ogni altra persona mancava Bucky.
La giovane si lasciò scappare un sospiro dalle labbra socchiuse e solo quando sollevò lo sguardo si rese conto che c'era anche Tony, che se ne stava appoggiato allo stipite della porta e con le braccia incrociate nel petto; la maglietta attillata metteva in risalto i muscoli delle braccia e del petto in un modo quasi indecente e lei si ritrovò subito a pensare a come avesse fatto Pepper a troncare la loro relazione.
"Hai bisogno di una mano?"
"Sono solo delle candeline. Sono capace di farlo da sola"
"Insisto"
"D'accordo. Prendi dei piatti dentro quella credenza ed anche le bottiglie di spumante. Sta andando tutto bene, non credi?"
"Si. Charlotte, ti posso parlare?".
La candelina di cera blu che la giovane aveva in mano cadde nel ripiano del tavolo, deglutì a vuoto e sentì il miliardario raggiungerla da dietro, sentì il suo petto contro la propria schiena; la mano destra di Stark andò a toglierle l'elastico dalla volta chioma, che ricadde subito sulle spalle e sulla schiena, simile alla criniera di un leone.
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An Unexpected Host; Stars, Steel And Cross Bones (✔️)
FanfictionSECONDO LIBRO. Sono trascorsi due anni dall'ormai ribattezzata Civil War. Bucky Barnes, Steven Rogers, Sam Wilson, Clint Barton, Sharon Carter, Scott Lang e Wanda Maximoff sono scomparsi senza lasciare alcuna traccia. Charlotte Bennetts si è trasfer...