HELMUT ZEMO

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Charlotte socchiuse le labbra e due lacrime solitarie le scesero lungo le guance, rigandole il viso pallido e tirato; T'Challa fece cenno a tutti quelli presenti nel laboratorio di uscire, perché era un momento intimo, poi rimase in silenzio attendendo che fosse lei la prima a rompere il silenzio.

"Da quanto tempo si trova in questa cella?"

"Quasi tre anni"

"E perché è lì dentro? Che cosa gli è accaduto? Io so solo che ha perso il braccio sinistro..."

"No, non ti preoccupare, lui sta bene. È stata una sua decisione quella di farsi congelare. Ha detto che è la soluzione migliore per tutti fino a quando non verrà trovata una cura per quello che l'Hydra gli ha fatto"

"Anche io sto cercando una cura per quelle parole" mormorò Charlie tornando a fissare il volto di Bucky, poi spostò lo sguardo nel macchinario che monitorava le sue funzioni vitali "ma finora non ho trovato nulla che potesse essere utile"

"Vuoi rimanere da sola con lui per qualche minuto?"

"No, no, va bene così. Se non è un problema vorrei parlare subito con Zemo, non c'è un solo secondo da perdere"

"Vieni con me, la sua cella si trova nel piano più basso della struttura" rispose il giovane uomo, le fece cenno di seguirlo e lei obbedì, ma solo dopo aver lanciato un'ultima occhiata alla cella criogenica.



"È un piacere conoscerla, signorina Bennetts. Io sono l'Agente Everett Ross, venga, sarò la sua scorta" disse un uomo sulla quarantina, che indossava un abito elegante e che portava un auricolare nell'orecchio sinistro; la ragazza gli strinse la mano e si presentò a sua volta.

"Charlotte Bennetts. Ma tutti mi chiamano Charlie. Mi devo preoccupare?" domandò lei, sollevando il sopracciglio destro, mentre entravano in quello che era un ascensore; Ross premette uno dei tanti pulsanti, le porte si chiusero ed il mezzo si mise in funzione.

"Lei è una nostra ospite e vogliamo che torni a casa sulle sue gambe, non ci piacciono gl'incidenti di percorso"

"Sto per parlare con una persona pericolosa?"

"Diciamo che la sicurezza non è mai abbastanza in casi come questo. In due anni non ha mai dato segni di un particolare squilibrio mentale, il suo comportamento è sempre stato irreprensibile ma non sappiamo se è tutta una recita. Si trova dentro ad una cella di massima sicurezza, non gli manca nulla ma non può uscire in alcun modo. Ci sono sempre degni uomini armati fuori dalla porta blindata"

"Porta blindata? Questo non mi rassicura molto"

"Come le ho già detto: la sicurezza non è mai abbastanza. Dovrebbe considerarsi fortunato data la gravità del suo crimine, T'Challa è stato fin troppo misericordioso nei suoi confronti perché non credo che tutti gli avrebbero dato una cella così bella" commentò l'Agente sistemandosi la cravatta nera; le porte dell'ascensore si aprirono ed i due attraversarono un lungo corridoio, arrivando davanti a quella che era una porta di metallo, sorvegliata a vista da due uomini in divisa, armati.

"Zemo è dietro questa porta?"

"Si"

"Molto bene. Non ho bisogno di uno di loro, entrerò da sola"

"Ne è sicura?"

"Si, sono in grado di difendermi da sola"

"Noi resteremo qui fuori, in caso ci fosse la necessità di un intervento immediato. Potete aprire la porta" ordinò Ross ai due uomini che obbedirono subito; Charlotte chiuse un momento gli occhi, prese un profondo respiro, ed entrò nella cella.

An Unexpected Host; Stars, Steel And Cross Bones (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora