Charlotte sollevò lo sguardo dalla superficie scheggiata del tavolo della cucina, lo rivolse a Sharon ed inarcò il sopracciglio sinistro: era già abbastanza stressata senza che lei le addossasse altre colpe.
"Colpa mia? Che cosa sarebbe colpa mia?"
"Tutto quello che sta accadendo. Ci hai trascinati tu in questa situazione, perché non sei in grado di stare senza un uomo"
"Mi stai dando della puttana?" domandò la ragazza alzando la voce; Scott, a suo fianco, provò ad appoggiarle una mano sulla spalla destra per calmarla, ma lei lo scostò senza nemmeno voltarsi a guardarlo "Non ti permetto di dirmi questo. Io non sono una puttana e non volevo trascinare nessuno in questa storia. Io ho avuto una storia con Bucky perché lo amavo e lo amo ancora, non potevo sapere che sarebbe accaduto tutto questo"
"Lo amavi così tanto che sei andata a letto con Steve!" ribatté la nipote di Peggy Carter e Charlie, finalmente, capì quale fosse il vero punto della faccenda: non era tanto il fatto che fossero andati nel loro appartamento ad infastidirla, ma piuttosto le vecchie crepe del passato.
"Quando sono andata a letto con Steve non c'era nulla di confermato tra voi due. Non c'era nessuna storia e lo dimostra proprio il fatto che abbiamo fatto sesso. E poi ti devo ricordare che mi ha scaricata per te"
"Ed ha fatto bene. Si sarà reso conto di che razza di persona falsa e meschina che sei".
Charlie si scagliò contro l'altra giovane con un urlo, le afferrò una ciocca di capelli biondi ed iniziò a tirarli con furia, urlandole contro la propria innocenza; Sharon le graffiò il viso già ferito con le unghie di entrambe le mani, rispondendo con violenza all'aggressione.
"Io non sono una persona meschina"
"Steve mi ha raccontato tutto, mi ha detto quello che hai fatto all'uomo che dici di amare. Alle bugie con cui gli hai riempito la testa. Tu non lo ami, hai solo finto perché eri terribilmente disperata. Non è così? Tu ami un altro"
"Io amavo un altro, questa è una cosa che appartiene al passato. Ora m'importa solo di mio figlio e di Bucky"
"T'importa di un uomo che non ti ama e di un figlio che non sei stata in grado di crescere"
"Adesso basta!" gridò Natasha, intervenendo per evitare che accadesse il peggio "se continuate a gridare in questo modo qualcuno ci sentirà e le cose si metteranno male per tutti noi. Lasciate i rancori da parte, non è il momento adatto per litigare"
"Ha iniziato lei" ringhiò la più piccola spingendo lontano anche l'amica, perché non era intenzionata a fingere di non aver sentito le parole dell'ex Agente Tredici; stava per attaccarla nuovamente quando una porta si spalancò e tutti si voltarono a guardare Bucky che li stava fissando a sua volta con uno sguardo seccato.
"Volete finirla di fare tutta questa confusione? Natasha ha ragione, con tutto quello che sta accadendo mi sembra davvero il momento peggiore per litigare riguardo al fatto di chi ha rubato il ragazzo a chi. Non ce ne può fregare un cazzo se Sharon era già insieme a Steve quando tu ci hai fatto sesso, d'accordo? Bennetts, smettila di fare la vittima perché questa parte non ti si addice. E tu, Sharon, non sei nessuno per attaccarla in quel modo. Steve è un uomo adulto e può decidere di fare quello che vuole"
"Ehi, non rivolgerti a lei in questo modo" intervenne a sua volta Sam, scocciato, avvicinandosi al Soldato D'Inverno "Sharon non ti ha fatto nulla. Non si stava riferendo a te, non aprire bocca riguardo a lui, capito?"
"Io non l'ho attaccata"
"Si che lo hai fatto"
"Io non l'ho attaccata" ripeté una seconda volta il più grande, appallottolando le maniche della giacca fino ai gomiti "non l'ho offesa. Ho solo detto che il mio migliore amico è un uomo adulto, che può decidere liberamente quello che vuole fare"
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An Unexpected Host; Stars, Steel And Cross Bones (✔️)
FanfictionSECONDO LIBRO. Sono trascorsi due anni dall'ormai ribattezzata Civil War. Bucky Barnes, Steven Rogers, Sam Wilson, Clint Barton, Sharon Carter, Scott Lang e Wanda Maximoff sono scomparsi senza lasciare alcuna traccia. Charlotte Bennetts si è trasfer...