LONDON

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Peter, Nicholaj e Nadja avevano progettato un piano di fuga dopo aver origliato la discussione tra Steve e Tony: non erano intenzionati a rimanere un solo momento in più nella Stark Tower sapendo che il loro amico rischiava la vita in ogni istante; erano intenzionati a trovare un modo per arrivare a Londra e scoprire quale fosse la vecchia libreria di cui il Capitano aveva parlato.

Quando le lancette dell'orologio di Parker segnarono la mezzanotte, tutti e tre scesero nel garage e si avvicinarono all'Audi R8 del miliardario.

"Chi guida?" domandò la ragazza, dato che nessuno di loro aveva la patente.

"Lo faccio io" rispose Nicholaj, aprendo la portiera e sedendosi nel posto del guidatore; gli altri due giovani non ebbero il tempo di entrare nella macchina che le luci dell'enorme garage si accesero all'improvviso, rivelando la figura di Tony Stark, a braccia incrociate e con le sopracciglia aggrottate in un'espressione seria, contrariata.

"Dove avete intenzione di andare? Aspettate, lasciatemi indovinare... Avete sentito tutto quello che io e Rogers ci siamo detti ed adesso volete giocare a fare i piccoli eroi, vero? Correggetemi se sto sbagliando"

"Tu non hai intenzione di intervenire" disse Nadja, per nulla intimorita dall'uomo "e noi siamo stanchi di questo"

"Oh, si, certo. Andate pure. Ho solo una domanda: una volta a Londra, se riuscite ad arrivarci, come pensate di trovare la libreria? E come pensate di sconfiggere l'uomo che vi ha quasi ucciso ed ha rapito James? Ve lo siete già dimenticati?"

"Non ce lo siamo dimenticati, ma siamo pronti a rischiare la nostra vita per salvarlo"

"Tu sei innamorata, ecco perché parli in questo modo" rispose Stark, con un ghigno, di fronte a quella che era una ragazzina alla sua prima cotta adolescenziale; lo sguardo della giovane non si staccò mai dagli occhi scuri dell'altro, ma le sue guance cambiarono velocemente colore, in una muta conferma.

"Noi ce ne andiamo"

"Voi non andate da nessuna parte. Se provate ad uscire dal garage ci sono le mie armature pronte a fermarmi. Ho garantito a Fury che mi sarei occupato di voi e così farò"

"Perché non ci vuoi aiutare?" gridò Nicholaj, uscì dalla macchina e sbatté con forza la portiera, sfogando tutta la sua rabbia; anche se lui e James avevano avuto diversi scontri e litigi non voleva vedere il suo corpo privo di vita, sfigurato dalle torture.

Lui per primo sapeva ciò che l'Hydra era in grado di fare.

"Siete solo dei ragazzi. Andate in camera vostra, non vi devo alcuna spiegazione"

"Signor Stark" intervenne Peter, prendendo parola per la prima volta "ho capito che il padre di James le ha fatto un torto, ma qui non si tratta di lui. Si tratta della vita del nostro amico"

"Lui non mi ha fatto un torto, ha ucciso i miei genitori. La faccenda è ben diversa".

Stark voltò le spalle al piccolo gruppo, facendo capire che la discussione per lui era finita; ai tre ragazzi non rimase altro che ritornare all'attico.

"La credevo diversa" mormorò Parker, scuotendo la testa; Tony non rispose ma quando rimase da solo il suo sguardo andò in automatico alla moto che aveva regalato a Jamie, al ragazzo che considerava come il figlio che non aveva mai avuto.

Si avvicinò al mezzo a due ruote e sfiorò il telo che lo copriva.



L'amico di Scott mantenne la parola e procurò per tutti dei documenti falsi in pochissimo tempo, senza volere nulla in cambio dato che era un favore da fratello a fratello.

An Unexpected Host; Stars, Steel And Cross Bones (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora