«Edythe la sveglia!!»
Sento urlare Camille dal bagno mentre la sveglia che ho impostato sul cellulare, fa partire una canzone a caso.
«Mh...» borbotto prima di mettermi seduta e stiracchiarmi accompagnata da un lungo sbadiglio.
In un attimo sono fuori dal letto, ci metto poco di solito a prepararmi per andare a lezione.
«Okay... Camille, ho bisogno che tu pulisca la stanza oggi pomeriggio!» urlo alla mia coinquilina e, nel frattempo, finisco di farmi la borsa.
«E perchè mai?»
La fulmino con lo sguardo. «Perchè negli ultimi giorni ho pulito sempre e soltanto io.»
«Va bene, va bene.» acconsente sospirando.
«Grazie mille, a sta sera!» e detto questo, mi precipito fuori dalla stanza.
Ma appena metto piede fuori, comincio a camminare velocemente non curandomi delle persone che spalleggio.
«Sei veramente ovunque.»
«Cosa?»
Non appena mi volto, mi ritrovo davanti Calum con un sorriso smagliante.
«Scusami, vorrei restare a parlare ma ho lezione.» cerco di freddarlo con fretta.
«Sì ma-»
«Mi spiace Calum, me lo dirai un'altra volta.» lo interrompo cominciando a correre verso l'aula.Non appena arrivo, mi rendo conto di essere in anticipo, quindi, con uno sbuffo, mi accomodo in un posto qualunque.
Inizio a riguardare gli appunti dell'ultima lezione quando il telefono comincia a vibrarmi nella tasca dei jeans.
«Rose?»
«Sei un infame.»
«Ma che ho fatt- oh, dovevamo andare in classe assieme...»
«Hai idea di quanto tempo ti abbia aspettata, Edythe? Adesso sono in ritardo!»
«Sta sera ti offro una pizza.»
«Non puoi raggirarmi in questo modo.»
«Vuoi dirmi che non vuoi una pizza gratis, Rose?»
«Questo non l'ho mai detto.»***
Il tempo a volte fa paura.
Il fatto che ad un certo potrei svegliarmi ed avere un lavoro ed una famiglia, mi spaventa, ma è pur sempre il mio obiettivo.Fortunatamente, adesso nella caffetteria con Ashton, il tempo sembra essersi fermato.
«Non l'ha fatto davvero.»
«Oh sì invece. Alla festa del ringraziamento Michael ha veramente lanciato il tacchino fuori dalla finestra perchè era convinto fosse ancora vivo.»
«... E lo era?»
«Ma... No, che diamine! Mia mamma l'aveva appena tirato fuori dal forno!»
«Ah.»Io ed Ashton stiamo avendo un'accesa conversazione su come lui ha passato il giorno del ringraziamento qualche anno fa e su come, ovviamente, Michael Clifford abbia commesso qualche pazzia.
«Comunque...»
Il tono di Ash diventa immediatamente più serio ed io lo fisso negli occhi. «Hai per caso, uh, raccontato a qualcuno di ciò che è succeso l'altra notte?»
Spalanco gli occhi; beh, forse non avevo esattamente pensato alle consequenze nel dirlo a quella pettegola di Rose.
«Ehm...» tossisco sentendo un groppo in gola. «In realtà potrei averlo detto a qualcuno...»
«A chi?»
Beh, non sembra arrabbiato... Solamente curioso.
«Ad un paio di persone.» rispondo con fare vago. «A parte questo, cosa prendi? Io ho bisogno assolutamente di un cappuccino!» affermo con un finto sbadiglio.
Ho già detto che cambiare argomento è la mia specialità?
«Oh, sì anch'io, Calum mi ha tenuto sveglio tutta la notte.» dice passandosi una mano sul viso.
In effetti ho notato prima quelle grosse borse sotto agli occhi, ma sono troppo gentile per farglielo notare.
«Che ha fatto?»
«Ma nulla di che.» risponde scocciato. «Ha solamente rotto le palle, come al solito.» scrolla le spalle.
Sto per chiedergli di più su Calum ma una cameriera interrompe bruscamente la nostra ordinazione.
«Che prendete?» domanda annoiata mentre mastica una gomma con la bocca aperta, terribilmente fastidioso.
«Due cappuccini...?» ordina Ashton prima di guardare nella mia direzione per una conferma, allora annuisco e sorrido leggermente.
«Quella ragazza è veramente maleducata.» ridacchia non appena la cameriera si allontana con i nostri ordini.
Scuoto la testa, Ashton può far suonare pacifica pure un'offesa.
«Già... Ma cosa stavi dicendo su Calum??» chiedo nuovamente.
È un argomento che mi interessa, non posso farci niente.
«Niente è che- Aspetta, mi spieghi perchè sei così incuriosita da Calum?» alza un sopracciglio.
Sto per rispondere con l'ennesima bugia ma la cameriera di poco fa, torna al nostro tavolo con la solita aria di superiorità.
Io ed Ashton ringraziamo educatamente comunque, qualcuno deve pur esserlo, no?
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Hoodie || Calum Hood
Fanfiction«La prima volta che ci siamo incontrati ero paralizzato, trattenevo il respiro, ma fin dall'inizio sapevo che avevo trovato l'altra metà del mio cuore.» *** Incredibile come sia cominciato tutto con una stupida felpa.