eight.

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Il resto del pomeriggio lo passo a studiare e la sera arriva in fretta assieme all'appuntamento con Hunter.

«Camille non sei contenta?» chiedo alla mia coinquilina mentre esco dalla mia camera indossando un vestito con gonna larga , nero che arriva fino al ginocchio e delle calze del medesimo colore.
Almeno non ho scelto i pantaloni rosa fosforescente.
«Per cosa?»
«Sta sera sono via e ti lascio scopare con la tua amichetta!» esclamo alzando e abbassando le sopracciglia.
Camille mi guarda come se volesse uccidermi prima di parlare.
«Primo, si chiama Kristen.» mi ricorda con fare da saputella. «Secondo, vado da lei tra poco quindi della casa libera non me ne frega niente, e terzo, dove vai?»
«Esco con Hunter.» rispondo fiera del fatto che un ragazzo così bello mi abbia chiesto di uscire una seconda volta.
«Come hai intenzione di risolvere la faccenda con Tyler?»
Ed ecco come smontarmi in un nano secondo; a Camille ho ovviamente raccontato che Tyler è innamorato di me e, sorpresa delle sorprese, anche lei ne era già a conoscenza.
Quindi forse Rose aveva ragione, l'hanno notato tutti tranne me.
«Non voglio pensarci adesso.» ammetto massaggiandomi le tempie. «Voglio solamente uscire e distrarmi con Hunter, solo questo.» sospiro.
Camille mi guarda ed annuisce.
«D'accordo... Divertiti.» mi rivolge un sorriso leggero non appena afferro la borsa.
Mentre esco dalla stanza, penso agli occhi verdi e dolci di Hunter, come potrei non divertirmi con un ragazzo del genere?

«Hey ti stavo venendo a prendere Edythe!» la voce gentile e pacata del ragazzo al quale stavo pensando, mi fa sobbalzare.
«Hunter.» lo saluto con un cenno del capo ed un sorriso, ma il moro non ci pensa due volte prima di stritolarmi in un abbraccio.
Il mio rapporto verso il contatto umano è nettamente migliorato, questa è una cosa molto positiva.
«Sono così felice di vederti.» mormora, ed io non posso fare a meno di sorridere ancora di più.
«Allora, andiamo a cena fuori oppure no?» ridacchio afferrandogli la mano con cautela, come se avessi paura che Hunter possa ritrarsi da un momento all'altro.
Ma non lo fa, anzi, stringe la mia mano ancora più forte.
«Certo!» esclama. «Ho chiamato un taxi se non ti dispiace, non ho ancora una macchina.»
«Non preoccuparti.» rispondo.

E da lì, so che passerò una splendida serata con un ragazzo a dir poco meraviglioso.

***

Il ristorante in cui Hunter mi ha portata era a dir poco meraviglioso e lui ha saputo intrattenermi al meglio.
È veramente una persona intelligente e piena di talento, lui sì che è perfetto per me.

Avendo i dormitori troppo lontani tra loro, io ed Hunter ci salutiamo davanti al cancello del campus.
Con un sorriso da ebete, mi avvio verso la mia camera.

Ma ovviamente, la fortuna non è mai dalla mia parte ed il caso vuole che io abbia dimenticato le chiavi in camera mia.
Sto per bussare ma poi mi ricordo che Camille è dalla sua ragazza.
Mi infilo le mani tra i capelli disperata; perchè tutte a me?

Comincio a pensare.
Potrei chiedere a Rose... E invece no, lei è fuori con Luke, me ne ero completamente dimenticata.
E di sicuro non ho intenzione di dormire con la sua coinquilina squilibrata in giro per la stanza.
Una volta l'ho vista giocare a baseball con una palla da basket.
In camera sua.
Io con quella affianco non ci dormo neanche per sogno.

Comincio a fare avanti e indietro davanti alla mia porta, rivalutando tutte le possibilità.
Per un attimo penso a Tyler ma poi mi dico che non sarebbe una buona idea dormire con il ragazzo che mi ha appena confessato i suoi sentimenti.
Rimane solo una persona: Ashton.

Tiro fuori immediatamente il telefono dalla borsetta e compongo il numero del mio amico.
Dopo due squilli risponde.
«Ash? Ash ho bisogno di aiuto!»
«Non adesso Edythe!»
Alzo un sopracciglio per il tono basso che sta usando. «Perchè qual è il proble-»
«Sono fuori con una ragazza Edythe.» mi interrompe.
«Cavolo. Ti prego dimmi che uno dei tuoi coinquilini è a casa.»
«Sì.» risponde distrattamente. «Dovrebbero esserci Calum e Michael.» aggiunge.
«Ho bisogno di usufruire della tua camera per questa notte.» gli dico con tono supplichevole. «Ti spiegherò domani.» gli prometto sperando che accetti.
«Uhm, certo, ma adesso vado.»
«Dormo nel tuo letto oppure-» troppo tardi, ha messo giù, sbuffo e metto via il cellulare.
Grazie Dio per aver creato Ashton Irwin e le sue fossette.

Hoodie || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora