thirty-eight.

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È passato un mese dalla festa di Capodanno e quasi nulla è cambiato.
Io e Calum siamo ancora la stessa coppietta imbarazzante.
Camille sta ancora con Kristen, anche se con alti e bassi.
Ashton sta ancora con Leah e se la porta letteralmente dappertutto.
Michael si sente con mia cugina ogni tanto, ma per adesso salta da un letto all'altro.
Luke ed io siamo ancora amici, a Calum va bene purché non rimaniamo da soli nella stessa stanza, è abbastanza protettivo.
Tyler ed io siamo tornati ad essere i migliori amici di un tempo e riusciamo sempre a trovarci per stare un po' assieme.
L'unico punto di domanda rimane Rose, lei è l'unica persona con la quale non ho ancora risolto le cose.

Adesso mi trovo fuori dal mio dormitorio; sono qui ad aspettare Calum perchè questa sera andiamo fuori a cena.
Sono emozionata, Calum non è il tipo da appuntamenti e cose del genere, ma lo sta facendo per me.
Lo vedo arrivare con la sua solita camminata sicura e disinvolta mentre finisce la sua sigaretta e, appena è abbastanza vicino, gli lascio un veloce bacio sulla guancia.
«Sei in ritardo.» gli faccio notare. «Non è che ti sei fermato di nuovo a rompere il naso a Luke?»
«No.» ribatte Calum lanciandomi un'occhiataccia. «Questa volta è toccato al suo cranio.» scherza dandomi una spallata.
Io scoppio a ridere e scuoto la testa.
«Non ridere.»
«Zitto Hood e salutami come si deve.»

Calum non se lo fa ripetere due volte, butta la sigaretta a terra spegnendola con la punta delle sue converse nere per poi afferrarmi il viso fra le mani e lasciarmi un lungo bacio sulle labbra.
I nostri corpi si separano ma i nostri occhi non si mollano nemmeno per un attimo.
Baciare Calum è sempre come la prima volta: sento il sapore del pericolo in bocca e dell'amore.

«Stavo pensando ad un cosa...» dico dopo averlo preso per mano ed aver cominciato a camminare.
«Cioè?»
Sorrido. «Un giorno voglio vederti suonare il basso.»
Calum spalanca gli occhi ed alza un sopracciglio. «Come mai questa richiesta?»
«È da quando mi hai raccontato che suonavi il basso che sogno di vederti, e magari di sentirti pure cantare.» rispondo con fare sognante.
I musicisti sono un punto debole per tutti, andiamo.
«Ma mi hai scambiato per Beyoncé?»
«Dai Calum!» gli mostro il mio sguardo supplicante cercando di smuoverlo anche solo un tantino.
«Ma-»
«Farò tutto ciò che vuoi.»
La sua espressione cambia immediatamente diventando più maliziosa.
«...Tutto ciò che vuoi, con la mia approvazione.» gli concedo con occhi sospettosi.
Calum sbuffa per poi finalmente arrendersi.

«Grazie! Grazie! Grazie!» esclamo alzandomi in punta di piedi per baciarlo con trasporto.
«Se avessi saputo prima che questa sarebbe stata la tua reazione, avrei detto sì fin da subito.» mormora il moro contro le mie labbra facendomi ridere.
«Sei un idiota Calum.»
«Forse.» sorride furbo.
Prendiamo la sua macchina, durante il viaggio chiacchieriamo, parliamo di come vorremmo sviluppare il nostro futuro.
«Beh tu potresti sposarti con Luke ed avere dei figli con lui.» dice all'improvviso Calum con tono sprezzante.
Io scuoto la testa con esasperazione. «Cal, quante volte te lo devo ripetere che non mi piace Luke? L'unica persona con cui vorrei avere una famiglia sei tu.»

Ci fermiamo ad un semaforo.
Calum volta il capo verso di me fissandomi sorpreso e solo in quel momento mi rendo conto delle parole che sono uscite dalla mia bocca, ed arrossisco.
«Te li immagini?» mi chiede il moro ed io, in risposta, alzo un sopracciglio.
«Tanti piccoli Hood che camminano per casa nostra.»
«Davvero vorresti avere dei figli??» domando speranzosa.
Calum ed io siamo grandi, tra poco finiremo il college, troveremo un lavoro e forse staremo ancora assieme.
Io lo spero tanto.
«Io amo i bambini, Edythe.» risponde lui con un sorriso sincero. «Voglio due femmine e un maschio.» aggiunge.
«Hey!» ribatto. «Con calma, vorrei ricordarti che le gravidanze le devo fare io, quindi per adesso cominciamo con uno.» ridacchio.
Calum annuisce divertito, però sobbalziamo entrambi non appena sentiamo un clacson dietro di noi.
«Cazzo, è verde.» dice il mio fidanzato riferendosi al semaforo.
Così, ripartiamo in direzione del ristorante dove abbiamo prenotato.

Hoodie || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora