thirty-seven.

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Ho passato gli ultimi giorni a studiare.
Holly è tornata a casa, Camille non ha fatto altro che stare con Kristen, Rose non la vedo dalla sera della festa, il mio piano per riappacificarmi con Tyler è in alto mare e non ho visto Calum nemmeno una volta per rimanere chiusa in camera sommersa da libri... Ma soprattutto per scappare dalle mie responsabilità.

«Edythe, smettila di pensare ai tuoi problemi e fai il test.» sussurra Camille seduta al mio fianco nella grande aula piena di studenti.
«Non ci riesco...» mormoro.
«Fallo per la tua media perfetta.»
«Mi hai convinta.»

Finito finalmente il compito; io e Camille consegniamo nello stesso momento e usciamo assieme.
«Devi dire a Calum quello che è successo con Luke.» dice all'improvviso la mia coinquilina mentre camminiamo verso la caffetteria del campus.
Camille deve incontrarsi lì con Kristen ed io la sto semplicemente accompagnando.
«Possiamo non parlarne adesso? Ti prego.» rispondo abbattuta per poi scuotere la testa.
«Sai che devi farlo.»
«Sì, lo so Camille.»

«Cam!»
Una voce in lontananza richiama la nostra attenzione ed entrambe ci voltiamo.
È Kristen che, vestita di nero come al solito, corre verso di noi con un sorriso gentile stampato sulle labbra. Le due ragazze si abbracciano sotto ai miei occhi e Camille continua a tenere un braccio attorno a Kristen, anche quando si separano.
«Ciao Edythe.» mi saluta la mora. «Come stai?»
«Una meraviglia.» borbotto incrociando le braccia sotto al seno.
Camille alza gli occhi al cielo e le spiega che per me oggi è solamente una giornata storta.

Fosse solo oggi.

«Beh, io vi saluto, ci vediamo sta sera, Camille.» saluto la mia coinquilina e la sua fidanzata sforzando un sorriso e poi mi allontano.
Cammino lentamente verso il mio dormitorio calciando i sassolini che trovo durante il tragitto.
Luke, devo parlare con Luke.
O forse non dovrei parlargli mai più.
No, devo sapere perché mi ha baciata.

Il mio cervello comincia a macchinare vari scenari: il peggiore è quello in cui Calum mi lascia ed uccide Luke.
Non penso che potrebbe andare peggio di così.
Nel frattempo, continuo a camminare a testa bassa, persa nei miei pensieri e, appena alzo lo sguardo, mi trovo davanti Tyler.
Cosa dicevo sul fatto che non potrebbe andare peggio di così?
Io ed il ragazzo ci fissiamo negli occhi per alcuni secondi che sembrano ore prima che lui apra bocca.
«Hey...»
«Ah quindi ora mi rivolgi la parola?»
«Edythe...»
«Ci vediamo Tyler.» lo saluto frettolosamente cercando di dileguarmi.
«Aspetta!» esclama afferrandomi il polso. «Ti va di... Parlare?»
«Se devo essere sincera: no.»
«Mi dispiace.» asserisce senza spostare lo sguardo altrove.
Tyler è sempre stato più deciso di me in queste cose. «Avevo solamente bisogno di tempo per schiarirmi le idee.»
«E quindi qual è il verdetto?» chiedo in tono sarcastico senza riuscire a trattenermi dall'alzare gli occhi al cielo.
«Ti rivoglio nella mia vita Edythe.»

Il mio cuore comincia a battere velocemente.
«E Jenna...?»
Tyler sorride prima di rispondere. «È la donna migliore che abbia mai conosciuto, mi sono innamorato di lei, Ed.»
Riesco a percepire la dolcezza del suo tono e sono così felice in questo momento che non posso nemmeno a rimproverarlo per avermi chiamata "Ed".
Ormai non mi interessa più di altro, ho appena ritrovato il mio migliore amico.
Senza pensarci due volte, abbraccio il ragazzo difronte a me con tutta la forza che ho in corpo.
«Mi sei mancato da morire Tyler, non farmi mai più una cosa del genere, ti prego.»
«Te lo prometto Edythe.» il moro lascia un leggero bacio tra i miei capelli.
«La voglia che ho di abbracciarti è pari alla voglia che ho di prenderti a ceffoni.» gli faccio notare non appena ci separiamo, Tyler scoppia a ridere seguito da me.
Era questo ciò di cui avevo bisogno.
«Mi sei mancato da morire.» sussurro con un mezzo sorriso. Il mio amico annuisce e mi abbraccia di nuovo.
«Ora dobbiamo parlare.» asserisco separandomi da lui.
«Di che?»
«È successa una cosa alla festa di Capodanno.»
«È una cosa brutta?»
«Molto.»
«Andiamo Edythe, ho il dormitorio libero, ti serve una birra...»
«In realtà...» lo interrompo. «Ho deciso di non bere mai più.»
«E perchè?»
«Andiamo da te, ti racconto.» sospiro e cominciamo a camminare uno affianco all'altro.

Hoodie || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora